Torna il cinema a Viterbo con il “Nuovo Cinema Paradiso”

di REDAZIONE-

VITERBO- Dopo circa 10 anni di assenza, il cinema fa il suo ritorno a Viterbo con l’apertura della stagione cinematografica il 3 ottobre al Teatro San Leonardo. L’iniziativa è promossa dal Bistrot di via Cavour di Vanessa Sansone e Giuseppe Berardino, che gestiscono il teatro.

Il film scelto per inaugurare questa nuova avventura cinematografica è “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, scelto dopo una votazione sui social che ha visto il film primeggiare su altre opzioni, come “Interstellar” di Christopher Nolan e “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Miloš Forman.

Il cinema al Teatro San Leonardo prevede una programmazione settimanale con film diversi legati a specifiche tematiche, un tema diverso ogni mese per tutto l’anno. Inoltre, sono previste proiezioni speciali in occasione di anniversari, eventi speciali e manifestazioni locali. Ad esempio, l’8 ottobre, in concomitanza con CioccoTuscia, sarà proiettato “Chocolat” diretto da Lasse Hallström, con Juliette Binoche e Johnny Depp.

La prima proiezione, martedì prossimo, sarà introdotta da Giuseppe Berardino, e dopo il film, ci sarà un cineforum moderato da Eliana Masulli e dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti Lorenzo da Viterbo. Questi studenti, tra i 23 e i 25 anni, sono responsabili della direzione artistica del cinematografo e contribuiranno a selezionare i film in programma. Ogni mese avrà un filone tematico diverso, come “I Sognatori” per ottobre, che tratterà il tema della ricerca di sé attraverso i sogni.

Il progetto è stato reso possibile anche grazie al contributo della Regione Lazio, che ha finanziato il rinnovamento delle sale cinematografiche, teatri e biblioteche. L’azienda che gestisce il Teatro San Leonardo ha utilizzato i finanziamenti per acquistare un proiettore e uno schermo. Il teatro offre 200 posti, e il costo del biglietto è di 5 euro più 1 euro di diritti di prevendita. I biglietti sono disponibili presso il Bistrot di via Cavour, all’Underground di via della Palazzina e sul sito internet di Archeoares.

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