Torna il “Festival della Tuscia”, dove la storia si fa arte (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – Dal prossimo 21 settembre fino al 6 ottobre si articolerà la terza edizione del Festival della Tuscia, ideato dell’assessore alla Bellezza del Comune di Viterbo Vittorio Sgarbi.

Presentato il programma questa mattina in conferenza stampa presso la sala del consiglio di Palazzo dei Priori, alla presenza della sindaca Chiara Frontini, il sindaco di Bolsena Andrea Di Sorte, Fabio Belli in rappresentanza di Tuscia Terme, Massimo Spada direttore artistico del Festival e Manuel Mechelli capo di gabinetto della Provincia di Viterbo.

Il Festival, tra giorni sarà presentato anche a Roma, alla presenza del suo ideatore.

In sala presente donna Claudia Ruspoli, che accoglierà il 25 settembre un concerto presso Palazzo Ruspoli a Vignanello.

 In 16 giorni ci saranno 12 appuntamenti ospitati in dimore prestigiose, sei i comuni coinvolti: Viterbo, Bolsena, Vignanello, Caprarola, Ischia di Castro e Vallerano, percorrendo oltre 100 chilometri nei territori che nei secoli sono stati protagonisti della civiltà etrusca e cuore del Rinascimento Italiano.

Il debutto sarà a Viterbo il 21 settembre con due concerti, alle 18:30 presso il palazzo Brugiotti e alle 20:30 nel Santuario Santa Maria della Quercia.

È la sindaca Frontini a salutare i presenti:

“Il Festival inizierà da Viterbo, perché la nostra città deve essere elemento propulsore e soprattutto deve coinvolgere il più possibile il territorio. Per questo ringrazio tutti i sindaci che hanno aderito al festival   ed hanno investito nell’iniziativa”.

“È difficile, in questi periodi fare cultura, ha spiegato il sindaco di Bolsena Di Sorte, ma iniziative del genere ci fanno essere competitivi sul piano turistico e ci stimolano a fare sempre meglio.

Il Festival ha un’importante peculiarità, s’inserisce in un momento dell’anno dove c’è carenza di appuntamenti perché a ridosso dell’estate, pertanto ottima idea visto che si parla spesso di destagionalizzazione”.

Il direttore artistico ha illustrato tutto il programma musicale soffermandosi in particolare su alcune iniziative parallele: Serena Dandini, sarà presente al Teatro dell’Unione il 5 ottobre per la presentazione del suo ultimo libro “La vendetta delle Muse”; il 6 ottobre, ultima giornata della rassegna, alle 12:00 a Tuscia Terme, conversazione con Vittorio Sgarbi con “Gli invisibili”.

Manuel Mechelli, ha portato i saluti del presidente della Provincia Alessandro Romoli, fuori Viterbo per impegni istituzionali, rinnovando il suo impegno per la divulgazione sul territorio di eventi culturali.

Al termine della conferenza Fabio Belli, ha sottolineato da imprenditore che la Tuscia non è molto conosciuta come territorio. Queste iniziative, come il Festival, devono essere promosse e sostenute per favorire questa divulgazione.

Il programma

La rassegna si apre sabato 21 settembre a Viterbo, dove a Palazzo Brugiotti (ore 18), il musicologo e giornalista Sandro Cappelletto, in conversazione con Valerio Sebastiani, è protagonista di una riflessione sul “tempo nella musica”, un tema che ha influenzato la composizione e l’interpretazione musicale attraverso i secoli. Alle 20.30, sempre a Viterbo, presso la Basilica di S. Maria della Quercia – costruita nel XV secolo e famosa per i suoi affreschi e il suo soffitto ligneo, tra i santuari mariani più importanti delle cristianità – l’attesissimo concerto del Tallis Scholars diretti dal suo fondatore Peter Phillips. L’ensemble britannico, che vanta oltre cinquanta iconiche incisioni discografiche e che lo scorso anno ha festeggiato metà secolo di attività concertistica, affronta un programma di musica sacra che include opere come il Miserere di Gregorio Allegri e la Messa a quattro voci da cappella di Monteverdi, oltre a brani di Marc’Antonio Ingegneri, Antonio Lotti e Giovanni Pierluigi da Palestrina.

 Domenica 22 settembre alle 20.30, sempre a Viterbo presso la Sala Regia, nota per gli affreschi che celebrano la storia della stessa città, un trio composto eccezionalmente per il Festival – il violoncellista Ettore Pagano, tra i volti più interessanti della scena contemporanea, insieme alla violinista Giulia Rimonda e al pianista Massimo Spada, raffinato esecutore, docente e Direttore Artistico della rassegna – esegue la Sonata in si minore di Respighi e il Trio in la minore Op. 50 di Čajkovskij, composto in memoria del caro amico Nikolai Rubinstein.

Il 23 settembre ci si sposta a Rocca Monaldeschi (ore 20.30), costruita nell’anno mille per volontà di papa Adriano IV a Bolsena, dove il Quartetto Klem esegue il Quartetto d’archi n. 4 di Beethoven, il Quartetto n. 1 ‘Sonata a Kreutzer’ di Janáček, ispirato alla novella di Tolstoj, e il Quartetto n. 3 del compositore russo Alfred Schnittke.

 Mercoledì 25 settembre (ore 20.30) nel Comune di Vignanello a Palazzo Ruspoli, l’appuntamento è con il recital del pianista Alexander Malofeev, giovane prodigio e già vincitore del premio per giovani musicisti al Concorso Čajkovskij, che affronta un imperdibile programma lirico e virtuoso: Drei Klavierstücke D 946 di Franz Schubert, l’Andante spianato e Grande Polonaise brillante Op. 22 di Chopin e la Fantasie Op. 28 di Skrjabin.

 Filippo Gorini, pianista italiano, imposto all’attenzione internazionale vincendo il prestigioso Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, in trio con Andrea Cicalese (violino) e Maria Elisa Aricò (corno) il  26 settembre (ore 20.30) nel magnifico Palazzo Farnese di Caprarola, una delle più importanti opere dell’architettura rinascimentale italiana, è protagonista di  concerto interamente dedicato a Johannes Brahms, con la Sonata n. 3 per violino e pianoforte in Re minore Op. 108 e il Trio per violino, corno e pianoforte in Mi bemolle maggiore Op. 40.

 Il 27 settembre si torna a Viterbo dove l’acustica naturale dell’Abbazia di S. Martino al Cimino esalterà i suoni caleidoscopici della flautista olandese Lucie Horsch, acclamata a livello internazionale per la sua straordinaria abilità nell’interpretare il repertorio barocco. Vincitrice numerosi premi, tra cui l’Edison Klassiek Award e nominata Artista Classico dell’Anno ai Classic BRIT Awards. Il programma, eseguito insieme al Quartetto Vanvitelli, esplora il ricco repertorio barocco con brani di Dario Castello, Nicolas Chédeville, Andrea Falconieri, G.P Telemann, Jacob van Eyck, Giovanni B. Buonamente, Tarquinio Merula e Vivaldi.

 Tra gli eventi di rilievo, sicuramente va citato quello del 28 settembre al Teatro dell’Unione di Viterbo uno dei più antichi teatri della Tuscia (1844), con il recital della pianista Beatrice Rana – tra i nomi italiani più riconosciuti nel mondo – che include opere di straordinaria bellezza come le Romanze senza parole di Felix Mendelssohn, la Sonata n. 2 Op. 2 di Brahms, e due capolavori cameristi di Ravel come Gaspard de la nuit e La Valse.

 Il 29 settembre (ore 18.30) a Viterbo presso il Palazzo della Provincia arriva il Sestetto Stradivari, rinomato ensemble internazionale composto da prime parti e membri dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, esegue due opere dei grandi maestri del repertorio: il Sestetto per archi in La maggiore Op. 48 di Dvořák e il Sestetto n. 1 Op. 18 di Brahms.

 Domenica 3 ottobre a Vallerano, il Santuario della Madonna del Ruscello, un vero gioiello architettonico del XVII secolo, ospita il recital di Stephen Waarts, violinista americano noto a livello internazionale per sua straordinaria maturità musicale e la profondità esecutiva, vincitore del Concorso Menuhin nel 2014, ospite regolare delle principali orchestre del mondo. Il programma prevede la Partita n. 2 in re minore BWV 1004” di Johann Sebastian Bach, con la celebre Ciaccona, insieme alla Passacaglia di Heinrich Ignaz Franz Biber e alla Sonata per violino solo SZ.117 BB 124” di Béla Bartók.

 Il Festival, come ogni anno, accoglie anche voci del pensiero e della critica e dopo quella di Cappelletto, il 5 ottobre (ore 18.00) nel Foyer del Teatro dell’Unione di Viterbo, la scrittrice e conduttrice Serena Dandiniconverserà con Fabio Canessa, che offrirà una riflessione sul suo libro “La vendetta delle muse”.

 L’ultima giornata della rassegna, il 6 ottobre, si apre alle 12.00 a Tuscia Terme di Viterbo con “Gli invisibili”, la conferenza a cura di Vittorio Sgarbi che in conversazione con Fabio Canessa dedicherà  alle figure artistiche poco conosciute dal grande pubblico ma di grande rilevanza storica un approfondimento. Alle 18.30 presso l’imponente fortezza medievale Rocca Farnese di Ischia di Castro, il duo composto da Erica Piccotti(violoncello) e Gian Marco Ciampa (chitarra classica) esegue un programma ritmico e passionale che include brani di Astor Piazzolla (tra cui Adios nonino“, Invierno porteñoOblivion e Escualo), Isaac Albéniz (Mallorca Op. 202), Manuel De Falla (Asturiana e El Paño Moruno) e Enrique Granados (Danza Española ‘Andaluza’ Op. 37 n. 5).

 

 

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