Tra gaming e metaverso, i trend digitali in Italia

Gaming e metaverso, due realtà che messe insieme possono rivoluzionare l’intero settore dell’intrattenimento. La definizione di “metaverso” era già stata pensata qualche decennio fa in libri di fantascienza: si parla di una specie dimensione alternativa che giace sulla rete e che si può fondere tranquillamente con la dimensione dei videogiochi. Meta Platforms Inc. ha già assunto migliaia di esperti informatici per costruire il metaverso e presto anche Microsoft e Apple legheranno i propri nomi a questo fenomeno. Con le tecnologie presenti oggi è già possibile impiegare la vista e l’udito in questa realtà, tuttavia lo scopo ultimo è quello di far sì che tutti i sensi dell’uomo possano interagire con il metaverso, tatto compreso. Da anni si sente parlare di avatar, ma in futuro disporre di un proprio rappresentate all’interno del metaverso non dovrebbe essere utopia.

Il vantaggio per il comparto dei videogame è evidente. I propri movimenti compiuti nella realtà possono essere emulati nel metaverso, rendendo il giocatore il protagonista stesso del videogioco. Con queste premesse, anche presenziare a un concerto diventa un’esperienza del tutto nuova. La divisione del territorio virtuale fa già gola a molti: nel metaverso si possono comprare terreni o isole artificiali. Insomma, così come sui social si cura un’identità virtuale parallela a quella della vita quotidiana, nel metaverso si va creando una vita digitale con tutti i crismi della civiltà moderna.

Di recente è stato prodotto da We are Social un report relativo alle tendenze digitali italiane. Lo smartphone si rivela essenziale per gli amanti dei videogiochi in Italia, in quanto permettono l’accesso ad attrazioni di svariato genere. Che si tratti di combinazioni di mosse per gli sparatutto o di strategie del gioco alle slot online, o altri aspetti delle sale da gioco virtuali, tutto fa capo al touchscreen, che permette di impartire comandi alle app attraverso molteplici soluzioni. Il mobile gaming attira il 62% della popolazione fino ai 65 anni, d’altro canto il 97,3% degli italiani possiede almeno uno smartphone e il dato aumenta di anno in anno.

In Italia si superano le 6 ore giornaliere nell’utilizzo di servizi che necessitano della rete. Soltanto il 4,2% dei gamer fa uso dei gameshow in realtà virtuale. Ancora prima che si iniziasse a vociferare del metaverso, dunque, l’esigenza dello stesso appariva più che evidente. Nel prossimo futuro la virtual reality crescerà ulteriormente e sfrutterà a maggior ragione le nuove tipologie di connettività che sono alle porte, come il 5G. Il metaverso si presenta quindi come una versione di Internet fondata sulla realtà virtuale. Basti pensare che i negozi online sono pronti a trasformarsi in shop riprodotti graficamente al computer, nei quali sarà consentito entrare col proprio avatar per compiere acquisti.

In molti avranno notato che in questi mesi la società che gestisce Facebook e Instagram ha cambiato il suo nome diventando “Meta”, in riferimento all’espansione globale verso il metaverso. Il collegamento alla rete avverrà ben presto soprattutto attraverso la virtual reality. Come Mark Zuckerberg, anche Anche Epic Games, madre di Fortnite, sta iniziando a investire sullo sviluppo di videogiochi in questo senso. Nel giro di pochi anni la parola “metaverso” diverrà sempre più di uso comune.

I.P.

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