Tra inverno e primavera: i Giorni della Merla e la Candelora

di MARIELLA ZADRO-

Quando si parla di clima e previsioni meteorologiche, è difficile trovare un climatologo che ci possa spiegare con semplici parole i fenomeni atmosferici.
Si parla di posizione della Terra, irraggiamento solare, latitudine, longitudine…tutti concetti tecnicamente complessi.
Certo è, che il 29,30,31 gennaio, sono considerati dalla tradizione popolare, i giorni più freddi dell’anno.
Cercando chiarimenti sull’argomento, troviamo tra i racconti, protagonista una merla. Un uccellino che proprio in questo periodo si fa sentire con il suo canto melodioso, perché è in cerca di posti riparati e sicuri per organizzare il nido, che presto accoglierà i pulcini.
Infatti, la troviamo mamma preoccupata, che per recuperare il cibo, cade dentro un comignolo e si sporca con la fuliggine.
Di storia in storia, la merla da bianca che era, diventa scura e fa discutere da almeno mille anni.
Anche il sonno poeta Dante, a distanza di 700 anni, prende spunto da queste storie e nel XIII canto del Purgatorio, nel girone degli invidiosi, incontra Sapia, una nobildonna senese che dice di se stessa: “Savia non fui, avvegna che Sapia fossi chiamata, e fui delli altrui danni più lieta assai che di ventura mia”. Vedendo i suoi concittadini senesi, ma avversari politici, messi in fuga dai fiorentini durante una battaglia sul Colle Valdesia si rivolge a Dio con queste parole: “Ormai più non ti temo! come fè il merlo per poca bonaccia”.
Considerando le previsioni pubblicate dai media, per i prossimi giorni, si prevedono correnti fredde affluire da Est Nord-Est per altri 10 giorni, siamo nella norma.
Ma se poi, vogliamo rispettare la tradizione, bisognerà attendere il 2 febbraio festa della Presentazione di Gesù al Tempio, nota anche come Purificazione di Maria, meglio conosciuta come la “Candelora” che prevede la benedizione di ceri e candele.
Confidando nell’antico proverbio:” Pe la Cannelora, dall’inverno semo fora…ma se piove o tira venno, dall’inverno semo drento”
In fondo, a conti fatti, saranno solo 3 o 5 i giorni molto freddi, è preferibile pensare, sempre secondo la leggenda: “ Se i giorni della merla sono freddi, la Primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo”.

 

 

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