di REDAZIONE-
Un grave incidente aereo ha colpito la Corea del Sud stamattina, con lo schianto di un volo della compagnia low-cost Jeju Air proveniente da Bangkok. Il disastro è avvenuto durante l’atterraggio all’aeroporto di Muan e ha causato la morte di almeno 120 persone.
Il volo JJA-2216, un Boeing 737-8AS in servizio dal 2009, trasportava 181 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. L’aereo, secondo le ricostruzioni preliminari, ha subito una collisione con degli uccelli che ha provocato la rottura del carrello. Immagini trasmesse dai media sudcoreani mostrano il velivolo colpire un ostacolo alla fine della pista, avvolto immediatamente dalle fiamme. I 
soccorritori hanno trovato la carcassa dell’aereo quasi completamente carbonizzata, con molti passeggeri espulsi dall’impatto.
Il bilancio iniziale di 96 vittime è stato poi aggiornato a 120 morti. Solo due membri dell’equipaggio sono sopravvissuti. La situazione rende difficile l’identificazione dei corpi a causa delle condizioni in cui si trovano i resti.
Il presidente sudcoreano ad interim, Choi Sang-mok, ha convocato un incontro d’emergenza e ha ordinato il massimo impiego di risorse per gestire la situazione. Le prime ipotesi indicano che il disastro sia stato causato da una combinazione di collisione con uccelli e condizioni meteorologiche sfavorevoli. Tuttavia, saranno necessari ulteriori accertamenti per confermare le cause.
La compagnia aerea, una delle principali low-cost sudcoreane, ha espresso profondo cordoglio e si è impegnata a collaborare pienamente con le autorità. Questo rappresenta il primo incidente mortale nella storia della Jeju Air, fondata nel 2005.
Nonostante la rarità di simili tragedie nel Paese, la Corea del Sud ha vissuto in passato episodi drammatici. Tra i più gravi, l’incidente del 2002 a Busan con 129 vittime e l’abbattimento di un aereo della Korea Air nel 1983, che causò la morte di 269 persone.
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