VITERBO – “La notizia della morte di Satnam Singh, il bracciante agricolo deceduto a seguito di un incidente dove ha perso la mano, è una di quelle notizie che ci lasciano sgomento, indignazione e dolore-è quanto afferma il commissario di Noi Moderati della provincia di Viterbo Sergio Caci – ci stringiamo nel cordoglio della comunità di Latina, dei familiari ed amici di Satnam Singh- continua Caci- ma la politica non può fermarsi ad apprendere notizie di tragedie, ma deve svolgere la sua Mission, quella di gestire e migliorare, la qualità della vita delle persone.
Nella provincia di Latina, così come in quella di Viterbo, questa è la stagione dove essendoci molto lavoro nelle campagne, ricomincia la triste piaga del caporalato. L’anno scorso proprio a Montalto di Castro abbiamo assistito al decesso di un bracciante agricolo morto mentre raccoglieva cocomeri- ricorda il commissario di Noi moderati della provincia di Viterbo- vanno bene sit in e manifestazioni anche di sdegno e solidarietà, ma subito dopo è doveroso investire in politiche concrete di contrasto del fenomeno. Mi sto mettendo a lavoro per la creazione di un bollino qui in provincia di Viterbo, per valorizzare tutte quelle aziende che producono senza sfruttamento, senza caporalato. Credo che a parte i bollini che attestino che i prodotti siano bio e a km zero, sia importante attestare anche un marcio di filiera eticamente pulita. Sono a mio avviso azioni utili nel contrasto di un fenomeno che ogni anno balza agli onori della cronaca. Basta morti nelle nostre campagna basta prodotti sporchi del sangue dei braccianti” conclude il commissario della provincia di Viterbo lanciando già una serie di incontri con le aziende agricole della zona che lavorano senza caporalato.
“Faremo un cartello di aziende che oltre alla qualità sposano il concetto etico del lavoro. Un bollino che spinga anche i consumatori a premiare chi non sfrutta il lavoro dei braccianti”.
Sergio Caci
Commissario Noi Moderati Provincia di Viterbo
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