Tragedia nel Carcere di Mammagialla: detenuto strangolato durante una Lite

di REDAZIONE-

VITERBO- Si chiamava Alessandro Salvaggio, il detenuto morto ieri sera al carcere di Mammagialla, dopo una lite con un suo compagno di cella, di origine straniera, che l’avrebbe strangolato. L’uomo, 49enne, è deceduto poco dopo le 22 di ieri sera.

La lite, originatasi per motivi finora ritenuti futili, è rapidamente degenerata, culminando in un attacco violento in cui  il detenuto straniero avrebbe strangolato Salvaggio, provocandone la morte per asfissia.

Il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe) ha reagito all’evento, evidenziando gravi preoccupazioni sulla gestione del carcere. Secondo il Sappe, il sistema penitenziario sarebbe “totalmente fuori controllo” da almeno due anni, con la polizia penitenziaria priva di autorità e delegittimata. Il sindacato sostiene che la mancanza di regole e autorità ha creato un ambiente in cui episodi di violenza come questo possono verificarsi.

Il Sappe critica apertamente la gestione del carcere, sottolineando che gli interventi avrebbero dovuto essere mirati e tempestivi. Ora, con questa tragica perdita, si sottolinea la necessità di affrontare seriamente i problemi strutturali e di sicurezza all’interno delle istituzioni carcerarie. Il sindacato conclude esprimendo la preoccupazione per il futuro, chiedendo quando si interverrà per evitare ulteriori eventi nefasti e sottolineando la responsabilità di affrontare la situazione attuale per garantire sicurezza sia per i detenuti che per il personale penitenziario.

Presunzione di innocenza: La presunzione d’innocenza è un principio giuridico secondo il quale un imputato non è considerato colpevole sino a che non sia provato il contrario. Nella dottrina giuridica italiana il principio è declinato più propriamente come presunzione di non colpevolezza, perché il processo «è il mezzo mediante il quale alla presunzione d’innocenza si sostituisce quella di colpevolezza». Il principio impedisce di trattare da colpevole, mediante un’anticipazione della pena, colui che è ancora in attesa della sentenza definitiva di condanna.

 

 

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