Tumori del polmone, un meeting interaziendale per definire un percorso di presa in carico uniforme dei pazienti dell’Alto Lazio

VITERBO – Si è tenuto ieri, in modalità web, un meeting interaziendale nell’ambito dei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) per la diagnosi e il trattamento tumore del polmone.

L’input dell’organizzazione dell’incontro multidisciplinare è partito dall’équipe oncologica di Belcolle. Da subito, l’iniziativa ha riscontrato l’adesione convinta da parte dei colleghi di Rieti e della Roma4.

Alla riunione hanno preso parte Francesco Facciolo, direttore della unità operativa complessa di Chirurgia toracica degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (IFO), i direttori delle unità operative dell’Oncologia e della Radioterapia della Asl di Rieti, Anna Ceribelli e Mario Santarelli, il direttore della Uosd di Oncologia della Asl Rm4, Mario D’Andrea, nonché i rappresentanti di tutte le strutture che costituiscono la Lung unit della Asl di Viterbo (Oncologia, Radioterapia, Radiologia, Anatomia patologica, Genetica medica).

Nel corso della riunione multidisciplinare sono stati discussi sia gli aspetti clinici dei pazienti, sia gli aspetti organizzativi per l’esecuzione delle varie decisioni cliniche intraprese.

È stato un momento importante per tutti i pazienti neoplastici residenti nell’Alto Lazio – spiega il direttore della Oncologia di Belcolle, Enzo Maria Ruggeri -, perché da questa riunione abbiamo verificato la presenza delle condizioni necessarie per la realizzazione di progetto più ampio che ha lo scopo di uniformare i percorsi diagnostico-terapeutici di molte neoplasie in tutto il Lazio Nord. E, soprattutto, di consentire alle strutture oncologiche di completarsi a vicenda nel caso in cui alcuni servizi non siano disponibili nella Asl di residenza del paziente, evitando gli spostamenti verso altre strutture regionali o extraregionali”.

Nel caso specifico delle neoplasie polmonari, ad esempio, la convenzione tra la Asl di Viterbo e la Chirurgia toracica dell’Istituto tumori di Roma garantisce una rapida valutazione chirurgica per la diagnosi e/o l’eventuale intervento chirurgico, senza che il paziente debba recarsi presso quell’Istituto se non sia assolutamente necessario. In quel caso, questo avviene sempre sotto la supervisione del centro vicino al proprio domicilio.

Le patologie per le quali è in corso di realizzazione lo stesso modello organizzativo sono le neoplasie cerebrali, per le quali già esiste una Rete interaziendale neuro oncologica tra le Asl di Viterbo e Roma4, le neoplasie dell’apparato genito-urinario, della mammella e del colon retto.

 

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