Turismo, Assoturismo-CST: “Estate di ripartenza, 198,8 milioni di pernottamenti, +15,5% su 2021”

VITERBO – “Ma l’aumento dei costi energetici riduce drasticamente i margini”. Trainano gli stranieri (+35,4%), in crescita anche se sotto le attese la domanda italiana (+5,1%). I livelli pre-pandemia sono ancora lontani (-6,9% sul 2019). Buone le previsioni per settembre”.

Un’estate di netta ripresa, anche se le attese di inizio stagione – purtroppo – sono rimaste disattese e l’aumento dei costi energetici ha ridotto drasticamente i margini delle attività ricettive. Per l’estate 2022 l’industria del turismo aveva sperato di riallinearsi ai livelli del 2019, ma l’ondata di contagi di fine giugno, il caro carburanti, il caos negli aeroporti e l’impennata dell’inflazione hanno in qualche modo indebolito la domanda.

In base alle informazioni raccolte, si rileva una crescita delle presenze del trimestre estivo (giugno-luglio-agosto) pari al +15,5% sul 2021. Per la componente nazionale l’aumento è del +5,1%, mentre per la componente straniera sale al +35,4%. In termini assoluti i turisti registrati nelle strutture ricettive sono circa 49 milioni, per un totale di 198,8 milioni di pernottamenti, con un calo del -6,9% rispetto al 2019.

È questo lo scenario che emerge dall’indagine di Assoturismo Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 1.694 imprenditori della ricettività.

Il trimestre appena concluso ha dunque segnato il ritorno alla “normalità” delle vacanze estive e un importante consolidamento della crescita dei flussi turistici. Risultati rilevanti sono emersi per gli stranieri, sebbene ancora sotto i livelli del 2019 (-20,2%). Le imprese ricettive hanno ospitato prevalentemente turisti tedeschi, ma anche dalla Francia, dai Paesi Bassi, dalla Svizzera, dal Belgio, dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. Gli aumenti più significativi sono stati registrati soprattutto nelle regioni del Nord Ovest (+18,5%), del Nord Est (+16,8%) e del Centro (+16,2%). Per le regioni del Sud e Isole la crescita stimata è del +10,3%.

Nel complesso, tra stranieri e italiani le località marine e montane hanno segnato una crescita del +11% circa rispetto al 2021, +21,9 per le imprese delle località dei laghi, +20,5% per il turismo rurale e collinare, +18,1% per le aree termali. Però, il recupero più significativo è stato quello delle città e dei centri d’arte, le destinazioni più penalizzate dall’emergenza sanitaria: rispetto allo scorso anno la crescita dei pernottamenti è del +31%.

Archiviato il trimestre estivo, l’interesse degli imprenditori è ora sul prolungamento della stagione anche nel mese di settembre. In valori assoluti, la variazione attesa per settembre 2022, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è di oltre +2,7 milioni di pernottamenti, per un totale di 44,3 milioni. A segnalare maggiore ottimismo le imprese delle città d’arte con un +15,9% di prenotazioni.

A commento dell’indagine di Assoturismo – CST il Presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina dice: “Le bollette di luce e gas sono praticamente triplicate e questo ha ridotto di molto i margini per le imprese del turismo, dato che i pacchetti per la stagione estiva sono stati venduti prima degli aumenti. Il quasi ritorno del turismo ai livelli pre-pandemia è sicuramente una buona notizia ma senza interventi concreti a sostegno delle imprese, migliaia di strutture ricettive e attività del comparto non potranno più sostenere la spesa per l’energia e saranno costrette a chiudere”.

Rispetto all’indagine svolta da Assoturismo – CST interviene Vincenzo Peparello, Presidente Confesercenti Viterbo e Responsabile Area Turistica Regionale

che commenta:

L’indagine rispecchia anche l’andamento nel Lazio e nella provincia di Viterbo. In questo momento gli operatori guardano a settembre e si spera che in questo periodo ci sia un prolungamento, come abbiamo sempre auspicato, anche perché sempre più turisti scelgono questo mese. Si tratta soprattutto di un turismo di individuali per quanto riguarda gli italiani e comunque di un turismo più attento alla qualità della vita. Sono turisti disposti a spendere anche di più e che sono interessati ad un turismo esperienziale ed enogastronomico. Tutti fattori importanti che sono ben rappresentati nell’offerta del Lazio e della nostra provincia. Rispetto alle prenotazioni per il mese di settembre – continua Peparello – da notare la presenza di turisti provenienti anche da regioni non confinanti. Importante, inoltre, per questo periodo di fine stagione, l’intervento della Regione Lazio dell’Assessorato al Turismo con “Più Notti, Più Sogni” che regala un pernottamento o due pernottamenti in più a chi se ferma un giorno o due giorni in più nel Lazio. Anche in questo caso, come sempre, è la cartolina tornasole di accogliere bene i turisti e fornire un’offerta dei servizi impeccabile in modo che possano ritornare e fidelizzarsi. Comunque – conclude Vincenzo Peparello – speriamo anche in una serie di interventi immediati da parte del Governo rispetto al caro bolletta. Ormai da diverso tempo questi rincari rischiano di vanificare anche la ripartenza del turismo, non solo quello interno ma anche quello straniero”.

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