Turismo, Confesercenti: “Dati positivi per la Tuscia fra turismo e gastronomia”

VITERBO – Come anticipato nella tradizionale conferenza di fine anno, il turismo anche nel viterbese registra un aumento significativo con il Turismo di Ritorno. Il Lazio, grazie anche all’attrattiva di Roma, è tra le prime regioni scelte dai turisti. Nella nostra provincia i luoghi più gettonati dai turisti sono le città d’arte con la città di Viterbo, Civita di Bagnoregio, Ronciglione che ha ottenuto quest’anno il prestigioso riconoscimento come Borgo dei Borghi e Bolsena tra le dieci città in Europa più belle segnalate sulla rivista Forbes.

Si assiste quindi al Turismo di Ritorno soprattutto a livello nazionale per le città d’arte minori grazie anche alle campagne promozionali e così anche per tutti i suggestivi borghi della Tuscia. Il clima, in questo periodo, porta inoltre a preferire le località termali e i laghi.

 E’ positiva la cifra di chi ha trascorso il Natale in famiglia e conseguentemente è aumentata la spesa dedicata alle cene e ai pranzi che porta beneficio sui consumi propri. La scelta è caduta quindi su prodotti locali di qualità e di eccellenza. Per quanto riguarda il cenone di San Silvestro, otto famiglie su dieci lo trascorreranno dentro le mura domestiche e si sposteranno per raggiungere parenti ed amici. Aumentano così gli acquisti delle eccellenze agroalimentari regionali e locali.

In questo momento particolare molte strutture ricettive alberghiere hanno riaperto proprio in occasione del veglione di fine anno e si registrano anche prenotazioni di gruppi di media e piccola entità provenienti da fuori regione. Normalmente negli alberghi ci sarà anche una serata danzante con la musica dal vivo. Si rivede quindi un bel ritorno, specialmente sul lago di Bolsena, per questi due giorni.

Da sottolineare che i ristoranti aperti sono comunque in numero minore rispetto agli scorsi anni, ma quelli aperti per il veglione saranno premiati Cala anche il costo del cenone di San Silvestro con prezzi più abbordabili poiché la media è di circa 80 euro anche se vi sono menù a partire da 55 euro e con un massimo di 120 euro che rispecchia la media nazionale.

Per il cenone di fine anno nei ristoranti, saranno presentati piatti tipici della tradizione della cucina della Tuscia dove non mancheranno le lenticchie di Onano con i cotechini locali e poi carne, formaggi, salumi locali, i piatti a base di pesce di mare e di lago (fra cui l’anguilla del lago di Bolsena) e i condimenti con olio extra vergine dop Canino e Tuscia. Infine i dolci artigianali tradizionali e gli eccellenti vini doc e Igt della provincia viterbese. I veglioni avranno un costo un po’ più aumentato rispetto all’anno passato a causa dei rincari.

Da sottolineare che da anni molte persone decidono di frequentare i paesi e le città dove ci sono gli eventi in programma per il Capodanno riversandosi nelle piazze dopo essere stati al ristorante. Un segnale positivo per la Tuscia per l’intero settore ricettivo.

Per quanto riguarda i viaggi: più del 90% degli italiani si spostano verso un turismo interno, il 9% si recherà all’estero fra Capodanno e la Befana per circa tre o quattro giorni di permanenza.  Sono circa 200mila gli italiani che hanno scelto di viaggiare all’estero per le vacanze di Capodanno e di farlo con un pacchetto acquistato in agenzia di viaggio. Anche se i numeri sono leggermente in calo, a causa soprattutto del caro-prezzi e dei timori legati ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, sono in tanti a scegliere la sicurezza di un viaggio organizzato da tour operator e agenzie.

I viterbesi che invece viaggeranno fra Capodanno e l’Epifania sceglieranno le destinazioni in linea con i dati nazionali ovvero la Spagna, per il corto raggio, l’Egitto, per il medio raggio, e gli Stati Uniti, per il lungo raggio. A seguire Francia e Regno Unito per le mete più vicine all’Italia, Finlandia e Norvegia per il medio raggio, Caraibi e Thailandia per i viaggi intercontinentali. Risultati interessanti anche per destinazioni europee come Austria, Repubblica Ceca, Germania, Portogallo, Olanda, Polonia, Islanda e Svezia.

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