Turismo d’Italia

di VINCENZO CENITI- 

CAPUTI.  IN  ITALIA PER VIVERE MEGLIO Ogni tanto qualcuno ci fa tornare coi piedi per terra e raffredda quel generoso ottimismo sollecitato  dai dati di una domanda turistica in crescita che si sta avvicinando a quelli del 2019.  Se pensiamo che nel 2020 – ci ricorda Massimo Caputi presidente di Federterme Confindustria  in un articolo apparso la settimana scorsasul Messaggero – l’allora governo nella stesura del Pnrr assegnò alle imprese turistiche  320milioni su 325 miliardi di euro  (1,36/per mille), c’è da domandarsi quale “damnatio” incomba sul settore. Ci è voluta la gestione di Draghi a rendere meno ridicola la somma, portandola a 2,2 miliardi di euro (un per cento), pur sempre una miseria. E per fortuna che quel governo confermò la presenza del ministero nella compagine governativa, oggi consacrata peraltro dal nuovo Esecutivo senza impropri apparentamenti.  Siamo tuttavia a reclamare una più avveduta attenzione al nostro comparto, come sta facendo,  tra mille difficoltà, l’attuale ministro Santanchè.  Pensiamo solo che nei prossimi giorni partirà il bando per la qualificazione delle strutture turistiche (Dl 152/2021) con fondi appena sufficienti per circa 200 domande sulle migliaia previste.  Confidiamo – aggiunge Caputi – che ls revisione della “lista della spesa” ipotizzata dalla Meloni possa assegnare al turismo i fondi necessari per il suo rilancio sul piano mondiale, dopo le glorie dei decenni passati con incomimg da primati.  Nell’articolo si solleticano anche più attenzioni alla formazione degli addetti all’offerta  e alla destagionalizzazione che attraverso il “pianeta terme” potrebbe trovare concrete occasioni di attuazione.  “Abbiamo elaborato con lo studio Ambrosetti – ha aggiunto Massimo Caputi – un progetto di turismo sanitario e del benessere (come accade in Spagna) sostenendo e rilanciando territori ricchi di competente sanitarie, sistemi termali e  del benessere: la gente vuole vivere di più ma soprattutto meglio e l’Italia sarebbe il luogo ideale per questo prodotto”. .

IMMACOLATA. VACANZE DA QUATTRO MILIARDI   Si intensificano le indagini sui comportamenti dei potenziali turisti per ricavarne indicazioni e previsioni, utili a chi offre alloggio, servizi di ristorazione, opere d’arte, manifestazioni, borghi, monumenti, aree camper, parchi ed altro. Gli orientamenti sono noti: i tanti condizionamenti economici consigliano ai più mobilità circoscritte all’interno dell’Italia, con viaggi all’estero rinviati a tempi migliori. A confermarci queste tendenze è stavolta la ricerca dell’Istituto ACS Marketing Solutions,  per conto di Federalberghi, effettuata tra il 23 ed il 28 novembre scorso su un campione rappresentativo di oltre 3mila soggetti. Il mega ponte in atto (8-11dicembre) mette in movimento circa 12milioni di persone. Gli italiani (ricominciano a prenotare con largo anticipo), scelgono  di viaggiare in Italia e nella maggioranza dei casi nella propria regione, sono parsimoniosi nello shopping e desiderano  il relax, la buona compagnia, le visite ai patrimoni naturali e paesaggistici e alle città d’arte del Belpaese. Movimenti più contenuti a Natale,  anche perché il 25 dicembre e  il 1° gennaio 2023 cadono di domenica. “Alla tendenza già consolidata di restare in Italia – fa osservare il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – si aggiunge la rinnovata curiosità di  conoscere meglio il proprio territorio. Si evidenzia inoltre un ritorno all’antico: a giudicare dai dati, gli italiani hanno ricominciato a prenotare con un certo anticipo, strutturandosi in modo molto più solido prima di affrontare una vacanza e dimostrando maggiore determinazione nella realizzazione del viaggio”. Quanto spenderanno?  Mediamente circa 435 euro a persona (comprensivi di  trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) per un giro di affari complessivo di circa 4 miliardi di euro.  .

SANTANCHE’ ENIT DA POTENZIARE  Il ministro del Turismo Santanchè ha avuto nei giorni scorsi un incontro  con le Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato per illustrare le linee programmatiche del suo dicastero, manifestando subito qualche riserva sull’Enit (recentemente è stato sostituito l’Ad). “L’Ente Nazionale Italiano per il Turismo  – ha detto – deve diventare il braccio operativo delle politiche del governo, come accade per tutte le altre agenzie europee. Non va tutto bene e va reso più funzionale. Quanto al sito –  ha aggiunto –  il migliore è quello spagnolo. Noi dobbiamo impegnarci a fare di più. Il punto dirimente sono le Regioni che devono darci i contenuti per riempirlo di dati, altrimenti non sarà mai efficace. Siamo molto aiutati dai fondi del Pnrr che hanno messo a disposizione cifre adeguate per poter lavorare e costruire uno strumento informatico  degno della leadership dell’Italia. L’Enit farà la sua parte”. Il portale Italia.it  – ha annunciato la Santanchè – è tornato al ministero del Turismo e sarà funzionale nel suo nuovo format dal prossimo mese di marzo.

TURISMO. I  PROGRAMMI  DEL NUOVO MINISTRO  Il colloquio del ministro Santanchè con le Commissioni riunite delle due Camere, tenutosi al Senato la settimana scorsa, si è incentrato sul ruolo strategico che ha il turismo nell’ambito dell’economia nel nostro Paese. Secondo il ministro bisogna intervenire  con coraggio e ambizione su più fronti, dalla mobilità alle infrastrutture, dalla ricettività all’accoglienza, la promozione di nuovi territori, la formazione degli addetti con scuole di alto profilo professionale. Almeno 20  sono i settori su cui puntare, a cominciare dal turismo congressuale. E poi la montagna, le crociere, il ciclo e il mototurismo. Senza dimenticare i balneari, con le 30mila aziende, quasi tutte a carattere familiare e il turismo religioso. Per tutti la parola d’ordine deve essere “destagionalizzare”. “Dobbiamo  arrivare anche in Italia, ad un turismo che funziona 12 mesi su 12”. Intanto al Consiglio d’Europa si apre l’agenda turismo 2030 con una tabella di marcia fino al 2050, e a tale proposito la Santanchè ha aggiunto “L’Italia non si farà trovare impreparata. Ma le risorse devono aumentare sensibilmente ed essere orientate alla capacità di creare crescita in questo settore rispetto ai concorrenti stranieri”.

GUIDE TURISTICHE. LEGGE DI RIORDINO  IMPROROGABILE    La legge di riordino della professione di guida turistica è stato il tema dell’incontro tenutosi a Roma nei giorni scorsi tra il ministro Santanchè e i rappresentanti delle sette sigle nazionali di guide turistiche operanti in Italia. Il presidente dell’Agta, Isabella Ruggiero, in particolare, ha espresso l’apprezzamento per il rapido completamento della squadra del ministero del Turismo (Capo di Gabinetto, Consiglieri del ministro, Ufficio legislativo) che è di buon auspicio per la stesura e l’approvazione della legge. “La nuova normativa è attesa da quasi 10 anni – ha aggiunto la Ruggiero – e costituisce un obiettivo ormai ineludibile e improrogabile, inserito per fortuna dal Governo Draghi nel Pnrr. Il vuoto normativo ha causato non solo il blocco delle nuove abilitazioni, ma anche il fiorire dell’abusivismo in tutte le sue forme e limitazioni sempre più gravi alla professione. E’ necessario uno spirito costruttivo da parte di tutte le parti in gioco, che dovranno essere disposte a fare un passo indietro per arrivare a una soluzione condivisa, che sia la migliore realisticamente realizzabile”. Durante il colloquio l’Agta ha illustrato i principi fondamentali da inserire nella legge che deve avere una definizione chiara e completa della guida, del suo ruolo e delle attività a lei riservate, il fine sia turistico che didattico delle visite, il diritto di esercitare la professione in tutti i siti pubblici senza limitazioni monopolistiche da parte di direzioni, concessionari, gestori o qualsivoglia affidatario, l’innalzamento dei criteri di accesso tramite laurea magistrale, la verifica delle competenze con esami seri, la necessità di un esame di Stato come per le altre professioni normate, la revisione totale delle regole per il riconoscimento delle abilitazioni emesse da altri Paesi e delle regole per la prestazione occasionale temporanea e infine un impianto sanzionatorio efficace.

MUSEI. IL 90% DELLE  OPERE D’ARTE  GIACE NEI  DEPOSITI Incentivi fiscali per le produzioni artistiche nazionali e riforma del Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo). Sono due obiettivi focali del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, oltre a quello di assicurare più spazi museali per la visibilità delle molte opere ancora non esposte   (il 90%  giace nei depositi: ben 5 milioni di pezzi, contro i 480 mila esposti).. Nel suo incontro con le Commissioni Cultura di Camera e Senato della settimana scorsa, il ministro ha ribadito che l’assoluta priorità consiste nell’attuazione del Pnrr. Ha poi segnalato le criticità sui  progetti per la valorizzazione dei borghi e per l’assenza di figure tecniche nei piccoli comuni,  Il controllo della realizzazione degli interventi del Pnrr dovrebbe essere affidato all’unità, guidata da un generale dei carabinieri, che ha curato il Grande progetto Pompei. Riguardo al Fus, ha aggiunto, che il Fondo cambierà non solo il nome, ma anche gli scopi, per premiare chi è in grado di reperire fondi diversi da quelli pubblici e per valorizzare il tessuto artistico nazionale. In merito ai tanti tesori artistici chiusi per mancanza di personale, aggiungiamo noi, sarebbe utile consolidare con il Touring Club Italiano l’iniziativa “Aperti per voi” avviata con successo alcuni ani fa. .

NATALE. CENE E PRANZI  A CASA?  Notizie preoccupanti da Roma. Un romano su due resterà a casa per il cenone di Natale e per la cena di Capodanno. Lo dice la Confcommercio. Colpa dei rincari che hanno fatto aumentare i prezzi sia per i consumatori, che per i titolari dei ristoranti. che subiranno una contrazione della domanda di almeno il 20%. In ogni caso più penalizzati saranno i locali periferici .meno frequentati dai turisti.  .

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