Turismo d’Italia

di VINCENZO CENITI-

AFFITTI BREVI. LA LEGGE ENTRO NATALE Affitti brevi alle strette per mettere ordine ad una materia da troppo tempo senza regole. Chi sarà sprovvisto del Codice identificativo nazionale (Cin) concesso dal ministero del Turismo, rischia sanzioni da 800 a 8mila euro e per la sua mancata esposizione si parte da 500 fino a 5mila euro. Per chi affitta in forma imprenditoriale, la mancanza di segnalazione certificata di inizio attività (Scia) è punita con una multa da 2mila a 10mila euro. Multe anche per chi non si adegua agli obblighi di sicurezza: da 600 a 6mila euro per le unità immobiliari sprovviste di dispositivi di rilevazione del gas e del monossido di carbonio, nonché di estintori portatili. Saranno i Comuni a provvedere ai controlli e alle verifiche e ad applicare le sanzioni amministrative relative al nuovo Cin per gli affitti brevi. Al Comune andranno i proventi delle multe, che verranno destinati a finanziare investimenti per le politiche in materia di turismo e interventi concernenti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, per contrastare l’evasione nel settore delle locazioni per finalità turistiche, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza effettueranno specifiche analisi del rischio, orientate, prioritariamente, all’individuazione di soggetti da sottoporre a controllo che concedono in locazione unità immobiliari ad uso abitativo, prive del codice identificativo nazionale. Il decreto entra nella fase finale. Voto definitiva alla Camera il 12 dicembre. .
CONFINDUSTRIA ALBERGHI. TASSE ESAGERATE SUGLI HOTEL L’assemblea Confindustria alberghi dei giorni scorsi ha ribadito la necessità che il settore dell’hotellerie ha bisogno di una visione condivisa che accompagni la crescita e il cambiamento. -. “Il Pnrr – ha sostenuto il presidente Maria Carmela Colaiacovo – è andato nella giusta direzione con Ifit e Fri-Tur (incentivi imprese turistiche), ma le risorse si sono rivelate insufficienti come noi avevamo denunciato all’epoca della prima stesura del piano. La complessità inoltre di alcune misure sta dilatando i tempi delle verifiche con il rischio che vengano poi a mancare i tempi per l’esecuzione delle opere… Il carico fiscale cui sono sottoposte le aziende alberghiere è esagerato.. I livelli raggiunti dall’Imu non sono più sostenibili. E’ necessaria una sostanziale rimodulazione dell’imposta che tenga conto del fatto che l’immobile alberghiero è un bene strumentale dell’impresa. Allo stesso tempo bisogna ripensare anche alla Tari che grava in modo iniquo e insostenibile sugli alberghi che sono costretti a pagare sui mq anziché sui rifiuti effettivamente prodotti”.
DESTAGIONALIZZAZIONE. IL RUOLO DEL TURISMO ORGANIZZATO Gli agenti di viaggio rivendicano il loro ruolo nella promozione di questa o quella destinazione poiché hanno gli strumenti per farlo. “Riguardo al ticket di Venezia – ha detto Franco Gattinoni presidente del Fto – noi orientiamo i flussi verso nuove destinazioni meno conosciute e contribuiamo alla destagionalizzazione. Facciamo leva sulla programmazione e vendiamo il prodotto Italia in tutto il mondo, intercettando in anticipo i trend globali di mercato. Contro l’overtourism e il ‘mordi e fuggi’ le agenzie di viaggi lavorano per alzare le permanenze e per favorire i big spender, dunque a beneficio delle qualità”. Riguardo ai bus turistici nei grandi centri storici (non solo Roma) la Federazione chiede di non discriminare le aziende dei trasporti che alleggeriscono il traffico dei mezzi privati. “Bisogna consentire loro – aggiunge il presidente della Fto – una corretta operatività attraverso una regolazione chiara e stabile degli accessi e dei transiti nelle località turistiche. E sempre in tema di gestione dei gruppi stiamo lavorando con le istituzioni di riferimento per una semplificazione delle procedure di affidamento dei viaggi di istruzione che generano flussi costanti fuori dai periodi di picco”.

TURISMO A DICEMBRE. OK QUELLO DOMESTICO Ponte Immacolata allegro con brio, Natale allegro moderato. Nel ponte dell’8-10 dicembre secondo Acs Marketing Solutions si mettono in moto oltre 13milioni di italiani. L’indagine commissionata da Federalberghi, rileva che le prenotazioni sono state effettuate per il 43% con largo anticipo. Comunque, vacanze del tutto domestiche (96,3%), principalmente nella propria regione o in regioni limitrofe. Solo il 3,7% (5,9% dello scorso anno) ha scelto destinazioni estere, solitamente concentrate nelle grandi capitali europee. La spesa media complessiva a persona per il “ponte” è di circa 432 euro, con un giro di affari di 4 miliardi e 461 milioni di euro (+7,6% rispetto al 2022). Riguardo a Natale , Assoviaggi rileva per l’outgoing una frenata d’arresto già da ottobre per la guerra in Medio Oriente. Dopo un anno di crescita, per adv e t.o. i livelli 2019 non sono ancora stati raggiunti. Tuttavia, l’andamento del booking rispecchia quello del 2022. Tra le mete top, Zanzibar, Oceano Indiano, Stati Uniti, Thailandia. In recupero America Latina, Canarie, Egitto, seguite dalle Capitali europee. Bene anche i mercatini di Natale in Italia». Per la Fiavet il trend di prenotazioni non è ottimale: il 28% degli adv dichiara di non averne; il 60% poche, l’8% nella media del periodo. Per Capodanno il 70% ne ha poche. “Il 74% dei viaggiatori – si legge in una nota – sceglie pacchetti con durata minore per Natale. Per Capodanno la percentuale scende al 60; l’8% opta per una vacanza più lunga.

CERVINIA IL NOME RESTA Non sembra sia stata una bella idea quella di avviare le procedure per il cambiamento del nome di Cervinia in Le Breuil. Inopportuna per molti, tra cui il ministro del Turismo Daniela Santanchè che paventa il pericolo di danneggiare l’immagine di una zona ormai affermatasi a livello internazionale. Perplessità anche da parte della popolazione del comune di riferimento Valtournence per i conseguenti disagi sul piano amministrativo. Le decisione di cambiare nome da Cervinia a Le Breuil risale all’aprile scorso per iniziativa della giunta comunale di Valtournence con l’ok della Regione. Doveva essere cancellata la denominazione introdotta nel 1934 che da quelle parti non è stata mai condivisa. Ora tutto è rientrato e tutto ritorna come prima: resta Breuil-Cervinia.

LE MARCHE SEDUCONO ANCHE COL TARTUFO Il profumo del tartufo ci porta nelle Marche a Pieve Torina, nell’alto Maceratese, dove il 9 e il 10 dicembre prossimo l’Unione Montana della Marca di Camerino propone la 2^ edizione de ‘Le Terre del Tartufo’, per promuovere il pregiato tubero insieme alle altre eccellenze delle aree interne: formaggi pecorini, salumi (ciauscolo), mistrà Varnelli, zafferano dei Sibillini, miele, prodotti da forno, vini ed altro che si possono acquistare al Palasport di Pieve Torina, quartiere generale dell’iniziativa. Ospiti d’onore i rappresentanti della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato e la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, due tra le più importanti manifestazioni del panorama nazionale. Quella di Pieve Torina è anche l’occasione per un piacevole week end a contatto con un insolito paesaggio e alcune attrattive come la la Pieve romanica di santa Maria Assunta , la parrocchiale di San Giovanni Battista di impianto medioevale con affreschi del XIV sec. e il santuario di santa Maria di Caspriano. La tradizione racconta che nel vicino eremo dei Santi (S. Angelo de Prefolio), su un tratturo della transumanza, hanno sostato i santi Pietro e Paolo.

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