Turismo d’Italia

di VINCENZO CENITI –

 Superbonus. No agli hotel. Doccia fredda per gli albergatori che speravano di fruire del superbonus per le loro strutture ricettive. Contrariamente all’ultima bozza discussa in cabina di regia gli incentivi sono stati bloccati.  La decisione viene giudicata come un segnale preoccupante e conferma la cronica incapacità da parte dei governi di considerare il turismo come un’industria strategica del Paese.  Comunque nulla è perduto dal momento che c’è ora il passaggio parlamentare della conversione del decreto. Delusione anche da parte di Federalberghi dal momento che il “il superbonus è uno strumento fondamentale per poter effettuare nei prossimi anni quegli investimenti necessari a mantenere adeguata l’offerta italiana”. Per Federturismo, “si tratta di un grande passo indietro per un Paese che, come ha dichiarato lo stesso premier Mario Draghi, dipende per il 14% del suo PIL proprio dal turismo. Poter riconvertire e riqualificare le strutture ricettive con uno strumento efficace come l’ecobonus 110% avrebbe consentito di rilanciare l’offerta italiana nel mondo allineando gli standard qualitativi alle esigenze internazionali e utilizzando i fondi del PNRR in un’ottica di co-investimento per la parte riguardante la digitalizzazione e la transizione ecologica” Delusa anche Assoturismo..“.Una misura che dava la possibilità di ammodernare le strutture, di far trovare pronte le nostre imprese per la sfida della ripartenza. Perché di vera e propria sfida si tratta. E invece ci tagliano le ali, eliminando uno dei provvedimenti che abbiamo chiesto con maggiore forza. La ripresa del turismo passa anche e soprattutto dalla ristrutturazione delle strutture turistiche e ricettive, oggi più che mai necessaria. Ci auguriamo che il governo torni sui suoi passi ed estenda l’utilizzo del bonus anche alle strutture alberghiere”. Garavaglia attenua i rancori degli albergatori per la loro esclusione dal Superbonus e annuncia uno stanziamento di 1,8 miliardi nel Recovery per operazioni di riqualificazione e miglioramento delle strutture ricettive  Promette anche un personale interessamento quando si discuterà in Parlamento le conversione del decreto.

LAVA  SEMPRE PIU’ FOTOGENICA    Turismo  emozionale alle stelle. Non diminuisce la voglia degli  amanti del brivido di passare una vacanza  vicino alla bocca di un vulcano per ammirare la lava ardente quando erutta con tutto quello che ne consegue. Da dieci anni a questa parte il  ‘turismo dei vulcani’ è letteralmente esploso, alimentato in parte dai social e dai cosiddetti ‘cacciatori di lava’ che cercano luoghi fotogenici e pittoreschi per i loro scatti. Ma i rischi sono tanti. Le eruzioni spesso producono gas velenosi che possono danneggiare i polmoni. Tra il 2010 e il 2020 almeno 1.143 persone hanno perso la vita a causa delle esplosioni vulcaniche. Ma questo non ha scoraggiato i temerari. La loro tendenza potrebbe  aumentare con il termine della pandemia.

ORA ET RIPOSA    E’ partito il progetto “Ora viene il bello” promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana fino al 17 settembre con il ‘Pellegrino Dei’, pellegrinaggio verso il Santuario più importante della Diocesi dove verrà celebrata la Santa Messa. L’obiettivo è quello di  suscitare  esperienze generative di turismo e ospitalità religiosi, di pellegrinaggi e cammini di fede, attivando collaborazioni virtuose con enti, associazioni e imprese per la valorizzazione e il rilancio dei territori. Trascorrere un soggiorno in santuario o in un monastero è una occasione unica che abbiamo più volte sperimentato. Camere spartane, colazioni “fai da te”, pranzi al sacco a contatto con la natura,  momenti di preghiera e di raccoglimento, cene fraterne con spettacoli ed esibizioni di sano dilettantismo.  “È una grande opportunità di rigenerazione della speranza – sottolinea Stefano Russo segretario generale della Cei – che le comunità possono mettere in campo accompagnando i cercatori di luce del nostro tempo a vivere esperienze capaci di far riprendere fiato alla vita di ciascuno”.. .

MODENA CREATIVA   Il Comune di Modena si è candidato formalmente a diventare Città creativa Unesco per le Media arts, inviando al ministero degli Esteri e alla commissione nazionale Unesco il progetto elaborato nell’ambito di un percorso iniziato lo scorso dicembre. Il Network delle Città Creative, attivo dal 2004, coinvolge una rete di 246 città di 72 paesi nei cinque continenti. L’obiettivo è promuovere conoscenza, cooperazione e progetti tra le città che hanno identificato nella cultura e nella creatività i propulsori del loro sviluppo.La valutazione della commissione nazionale Unesco sui progetti presentati in Italia è attesa per le prossime settimane. Si tratta del primo passaggio per arrivare, se sarà superato, alla presentazione in sede internazionale a Parigi. Le linee guida della candidatura di Modena, sono la contaminazione di generi e linguaggi differenti, con progetti che riguardano il rapporto tra le innovazioni e le trasformazioni digitali con la musica, la danza, le arti figurative e visive, il teatro; le trasformazioni urbanistiche della città, con la creazione di nuovi contenitori culturali; l’attenzione alla cultura digitale come strumento utile per la una maggior fruizione delle attività culturali .

GREEN PASS. CHIARIMENTI il Green Pass italiano è una certificazione che dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid-19 o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo. I documenti rilasciati fino ad oggi (di avvenuta vaccinazione, guarigione dal covid ecc.) hanno valore di Green Pass nazionale. Non c’è differenza con quello europeo ( Digital Covid Certificate) che entrerà in funzione dal il 1 luglio e che si baserà su un QR, code associato a un codice identificativo univoco a livello nazionale e leggibile da tutti gli Stati Ue. Il Green Passa italiano per i vaccinati  è rilasciato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione.  Negli altri casi è rilasciato dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. Il risultato negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico. Il Pass serve per spostarsi tra le regioni in fascia di colore differente da quella gialla, ossia arancione e rossa, ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo. Servirà per partecipare a feste e banchetti di nozze dal 15 giugno nelle regioni in zona gialla e dal 31 maggio in quelle in fascia bianca. In futuro è possibile che serva per presenziare ad altri eventi, come i concerti, ma anche per andare in discoteca. Al momento non è sufficiente avere il Green Pass per muoversi liberamente fuori dal territorio nazionale. O comunque non solo. Ogni paese ha le proprie regole, che sono diverse anche all’interno dell’Unione europea. La durata del Green Pass per i vaccinati è stata portata da 6 mesi a 9 mesi a far data dal completamento del ciclo vaccinale. È stato deciso di rilasciare la certificazione contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino, con validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale. La durata della certificazione in caso di guarigione è di 6 mesi, mentre se si attesta l’effettuazione del tampone negativo, il certificato ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test. Il Passa è necessario anche per i minori, per i quali però non è prevista per ora la vaccinazione. I minori dovranno fare un tampone o avere l’attestazione di guarigione da Covid. Il pass è gratuito. I costi sono quelli dell’effettuazione del tampone in caso che non si sia né guariti né vaccinati. .

UNIONTURISMO SU RETE NETVISION  Giovedì scorso Rete Netvision ha mandato in onda una intervista condotta da Ketty Carraffa cui hanno partecipato Umberto Solimene presidente di Femtec (Federazione Mondiale di Termalismo e Climatoterapia)  e Vincenzo Ceniti segretario di Unionturismo su alcuni argomenti di attualità circa la ripresa in sicurezza del turismo con particolare riguardo per quello termale. Affrontati vari problemi: mobilità, nuove prospettive per la domanda e l’offerta turistica, le forme di comunicazione, il ruolo degli operatori e delle pubbliche istituzioni.

 BENVENUTI AL SUD  Maria Grazia Cucinotta, di buon lignaggio siciliano, ci sussurra Quante volte lo hai sognato… il suono del mare, il profumo del pane e dell’olio, il filo dell’arte e della storia che ti conduce in un borgo, il chiacchiericcio che ti attira in una piazza, il suono di una campana, la seduzione di un concerto dal vivo, la meraviglia delle arti antiche, il piacere di leggere un libro sulle scale di una chiesa, la fragranza del caffè e il rito del cibo in uno dei posti più amabili e ricchi di cultura al mondo…ieri lo hai sognato, oggi puoi farlo!”. Il seducente invito è inserito nello spot audio-video della durata di 1’07” che punta a promuovere l’offerta turistica del brand Italia all’estero, in particolare verso il Meridione. L’iniziativa promozionale (sulla pagina Facebook del Ministero del Turismo) è del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Lo spot sarà veicolato presso le sedi diplomatiche italiane all’estero.

 

 

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