di VINCENZO CENITI-
ENIT. ROBERTA GARIBALDI SOSTITUISCE L’AD ALBEGGIANI La politica continua a complicare la vita al massimo ente di promozione turistica del nostro Paese, l’Enit, il cui amministratore delegato Giuseppe Albeggiani, nominato da appena tre mesi è stato sostituito da Roberta Garibaldi consigliera del ministero riguardo al comparto enogastronomico. Da quanto riporta il sito dell’Enit, già al momento del suo insediamento, Albeggiani aveva messo al primo posto, tra gli obiettivi del suo mandato, la riorganizzazione della struttura. Si legge in una nota che aveva illustrato al consiglio di amministrazione le linee guida per riorganizzare la struttura e riqualificare le professionalità in funzione degli importanti investimenti previsti dal Pnrr. Il motivo della sostituzione sembra essere attribuito a contrasti, sorti alcune settimane fa, con lo stesso ministero, relativamente alle deleghe attribuite e alle modalità di applicazione. Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università di Bergamo, da più di 20 anni si occupa di turismo, in ambito accademico e istituzionale. Svolge attività di ricerca, formazione e consulenza, seguendo progetti applicati per lo sviluppo delle destinazioni e delle reti di turismo in Italia e nel mondo. È autore di numerosi libri e articoli scientifici. Da diversi anni si è dedicata, in particolare, al turismo enogastronomico, curando il Rapporto Annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano. E’ relatore ai principali convegni a livello mondiale, da Unwto – agenzia per il turismo delle Nazioni Unite- al World Economic Forum di Davos. E’ membro di numerosi comitati scientifici ed associazioni nazionali ed internazionali. Albeggiani non condivide il provvedimento e sembra deciso ad impugnarlo. “Il 17 giugno scorso – ha scritto – sono stato nominato amministratore delegato dell’Enit, posizione creata ad hoc grazie a un nuovo statuto dell’ente approvato dal ministero del Turismo. Dopo 3 mesi e 21 giorni ho appreso da pec inviata dall’ufficio del Capo di Gabinetto Gaetano Caputi e indirizzata al cda dell’Enit della mia sostituzione con la signora Roberta Garibaldi. Questa ‘sostituzione’ totalmente immotivata, mi coglie di sorpresa e rappresenta un cambio di rotta a 360 gradi della visione sempre condivisa con il ministro Garavaglia cui l’ente è sottoposto . La cosa che più mi addolora è quella che mi impedisce non dico di portare a termine il mandato, ma nemmeno di sviluppare quel lavoro di riorganizzazione e ripascimento delle professionalità che mi era stato espressamente richiesto e a cui mi ero dedicato con passione ed entusiasmo .
MUSEI IN LIBERTA’ Visita libera ai musei. Siamo tutti contenti. Ampia soddisfazione da parte di Franco Gattinoni presidente della Federazione Turismo Organizzato. “La misura, contenuta nell’ultimo decreto ‘Capienze’ – ha detto – abbinata agli allargamenti per gli altri luoghi della cultura, fa sì che tante nostre bellezze tornino pienamente fruibili anche a beneficio dei gruppi di turisti stranieri che vogliono godere l’Italia in tutto ciò che ha da offrire. Ora è il momento di riguadagnare la normalità pure sui viaggi internazionali in piena sicurezza. Il Regno Unito ha appena deciso di rimuovere svariati Paesi africani dalla sua red list. Noi attendiamo il 26 ottobre, giorno successivo al termine fissato nell’ordinanza del ministero della Salute, per dare agli italiani quella libertà di movimento che manca ormai da un anno e mezzo”. .
LA CARTA DELLA BELLEZZA A Città della Pieve, in Umbria, si è ripartiti dalla bellezza. Un momento di confronto tra istituzioni, imprese e associazioni per valorizzare il ruolo dell’Ecosistema della Bellezza per la ripartenza della nostra economia. L’evento del 16 Ottobre scorso promosso dal Comune, Federturismo Confindustria Banca Ifis ed Enit, ha avuto come punto focale la ricerca su ‘L’economia della Bellezza’, elaborata dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, che analizza il contributo complessivo delle tre dimensioni che compongono l’ecosistema della bellezza del nostro Paese: il patrimonio storico, artistico e culturale, e quello naturalistico e paesaggistico, nonchè i servizi ad essi collegati (trasporti e hospitality) e la produzione dei settori del made in Italy design-driven. Un ecosistema che, complessivamente, contribuisce al Pil italiano per il 17,2% e comprende 341.000 imprese per un fatturato complessivo annuo di 682 miliardi di euro. I risultati verranno raccolti nella “Carta della Bellezza”, che sarà siglata alla presenza del ministro del Turismo. Nella stessa giornata del 16 Ottobre, presso Palazzo della Corgna, a Città della Pieve, è stata inaugurata la mostra sui 100 anni dell’Enit.
BORGHI IN SALUTE Borghi sempre più amati dagli italiani che cercano occasioni di relax con il paesaggio, le sane abitudini di una volta, la buona cucina, il turismo lento. Il Piano Nazionale dei Borghi mette in campo un miliardo di euro. Ogni regione sceglierà un borgo da riqualificare come progetto pilota al quale andranno 20 milioni. Se ne è parlato a Lubec nell’incontro internazionale dedicato allo sviluppo e alla conoscenza della filiera dei beni culturali che si è chiuso alcuni giorni fa al Real Collegio di Lucca con oltre 2mila partecipanti tra presenze e collegamenti in streaming. A parlare del “Piano” è stata Angelantonio Orlando, dirigente della struttura del ministero della Cultura.
Le risorse saranno suddivise in 800 milioni per la riqualificazione dei piccoli borghi e 200 per incentivi e sostegno alle imprese artigianali. In particolare, 420 milioni saranno destinati a 21 borghi pilota (20 milioni ciascuno), uno per regione e province autonome da questi individuati. Le linee guida saranno pubblicate a Novembre ed entro il primo trimestre 2022 le regioni dovranno presentare al Mic il progetto di riqualificazione; la scadenza per il decreto che assegnerà le risorse è giugno 2022. Altri 380 milioni andranno a 229 piccoli centri. Il bando verrà pubblicato a Novembre e le candidature dovranno arrivare entro febbraio. Nella due giorni di Lubec un focus è stato dedicato anche al tema del welfare culturale. “La cultura – viene ribadito dalla direttrice della manifestazione Francesca Velani – è una determinante della salute e del benessere della comunità: una evidenza sancita dall’Oms che ha spinto alcuni territori italiani a promuovere una riflessione per rafforzare l’alleanza tra cultura e salute a livello regionale”. A Lubec si sono incontrate Le Marche, l’Emilia Romagna con Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, il Piemonte e la Toscana per confrontarsi sui prossimi passi da fare per dotarsi di linee guida utili a strutturale politiche interregionali e nazionali tra questi due mondi.
CARRERAS A VITERBO Josè Carreras, uno dei famosi “Tre Tenori” che ha contribuito insieme a Placido Domingo e Luciano Pavarotti a diffondere nel mondo l’amore per la lirica, è stato ospite di Viterbo per tutta la settimana scorsa, impegnato – come presidente di giuria del concorso internazionale di canto “Premio Fausto Ricci”- ad ascoltare e selezionare un centinaio di giovani cantanti di ogni parte del mondo dei 200 iscritti. Il concorso giunto alla nona edizione è anche finalizzato all’allestimento di un’opera lirica (Don Pasquale di G. Donizetti), con alcune voci finaliste del Premio, che verrà prodotta e rappresentata a Viterbo la prossima primavera e replicata ad Orvieto, Chiusi, Civitavecchia e Rieti nell’ambito delle attività del Distretto Culturale Etruria Meridionale. Trasferte anche a Novara e Sassari. Notevole l’apporto degli studenti del Liceo Artistico “F. Orioli” di Viterbo per la confezione dei costumi e del liceo Musicale “Santa Rosa” di Viterbo per alcune parti in orchestra. L’esecuzione dell’opera verrà coordinata da Mario Dradi – peraltro patron del concerto dei “Tre Tenori” anch’egli presente a Viterbo – esperto di eventi di rango internazionale e collaboratore di Carreras in Italia. Gli organizzatori, riuniti nell’associazione musicale “XXI Secolo” presieduta da Giuliano Nisi con il direttore artistico Fabrizio Bastianini, si avvale tra altro della collaborazione del consolato di Viterbo del Touring Club.
