Università Unimarconi

Turismo d’Italia

di VINCENZO CENITI –

Unionturismo ricevuta di Garavaglia. Martedì scorso il ministro del Turismo Garavaglia ha ricevuto Unionturismo  per commentare  alcuni dei principali  temi che interessano l’associazione, erede della storica Asatur  tra gli ex  enti turistici d’Italia. In primis la Governance che a livello nazionale deve essere assunta dal Consiglio dei Ministri con una politica del turismo a tutto Governo, dal momento che il comparto è un fenomeno trasversale cui sono più o meno interessati tutti dicasteri, nessuno escluso, dall’Interno, agli Esteri, alla Cultura, allo Sviluppo Economico, alle Politiche Agricole, alla  Ecologica, alle Infrastrutture, alla Salute e  via discorrendo. Tra le varie tematiche, particolare attenzione ad una nuova classifica alberghiera (anche in attuazione del PNRR), alle nuove modalità di mobilità, alla necessita che le guide turistiche siano legate al territorio (la guida nazionale non può compiutamente soddisfare le esigenze della domanda turistica), alle Terme senza equivoci tra attività sanitaria e Spa, ai distretti turistici che possono riaggregare territori uniti da comuni vocazioni, al turismo scolastico, alla drammatica situazione dei balneari  i cui imprenditori hanno diritto  di essere risarciti degli  investimenti effettuati negli ultimi anni, all’erosione delle coste per i fattori climatici che compromette una delle principali risorse del Paese, alla rivitalizzazione delle arre terremotate, ai rapporti con le Regioni. “Il ministro – ha detto il Segretario Vincenzo Ceniti a nome anche del presidente Unionturismo Gianfranco Fisanotti impossibilitato ad essere presente – ha manifestato interesse ed apprezzamento per l’impegno storico di Unionturismo e per le proposte presentate, peraltro riassunte in un dossier che è stato consegnato agli  uffici del ministero”. Soddisfazione anche da parte della vice presidente Barbara Cacciolari cui stanno particolarmente a cuore le sorti di molte popolazione di centro Italia colpite dal terremoto che stentano a riorganizzare la vita economica e sociale, malgrado le tante  promesse a livello governativo. A tale riguardo ha proposto  al ministro Garavaglia l’istituzione di un Osservatorio permanente dedicato alle regioni colpite dal sisma per monitorare costantemente l’offerta, sostenerla e favorire d’intesa con le istituzioni e i privati la rinascita del territorio.

TICKET A VENEZIA. CERTEZZE E TIMORI.  A Venezia dal 1° Giugno 2022 dovrebbe entrare  in vigore il Regolamento per l’istituzione e la disciplina del contributo di accesso con qualsiasi vettore alla Città antica e alle isole minori della laguna, Lo ha deciso nel giorni scorsi il consiglio comunale della città lagunare. Il sindaco Luigi Brugnaro è dell’avviso che il turismo prospererà nuovamente tra le calli veneziane, già prese d’assalto negli ultimi mesi estivi del 2021. Ogni anno Venezia viene invasa da più di 30 milioni di turisti che creano veri e proprio imbuti in ogni zona della città diventando spesso invivibile per i residenti. La proposta del ticket risale al 2019 e non venne attuata per il timore di veder ridurre il movimento turistico. La tassa non sarà applicata a determinate categorie di persone e varierà di prezzo a seconda del giorno e del periodo. Potrà essere pagata in anticipo tramite carte di credito o bonifici sul portale del comune “Venezia unica” o nei gazebo che verranno allestiti a piazzale Roma. Il contributo è fissato in 6 euro per tutti i giorni dell’anno che scenderanno a 3 nei giorni in cui l’affluenza calerà, per risalire poi a 8 e 10 nei giorni di bollino nero e rosso quando la città per il periodo o per i particolari eventi, verrà presa nuovamente d’assalto. I controlli dovranno essere effettuati su bus, auto, treni, navi e battelli. Non pagheranno i residenti della città e del Veneto,  chi risiede in albergo pagando già la tassa di soggiorno, i bambini fino a 6 anni, i possessori della carta “City pass Venezia unica”, i disabili e i soggetti che arrivano per visite mediche, i tifosi che sbarcano per manifestazioni sportive, chi va ai funerali, i volontari e forze dell’ordine, i familiari di chi ha in affitto un appartamento e i parenti di chi è residente. Tali categorie di persone saranno assoggettate all’obbligo di presentare un’autocertificazione, facendo richiesta di esenzione su un portale telematico al quale si potrà avere accesso tramite il sito del Comune di Venezia, per ottenere un codice di esclusione che dovrà essere presentato ogni qual volta verrà richiesto dal personale preposto ai controlli. Il sistema, altamente tecnologico, che dovrà essere pronto il prima possibile per essere testato, secondo le stime, per il primo anno farà incassare solo 2 milioni e mezzo di euro alla città lagunare, per poi salire a 13 milioni di euro già dal 2023.

SOSTEGNI AL TURISMO TUTTO INCLUSO   Richieste sacrosante quelle degli operatori del turismo organizzato  in seguito al Covid. Intanto la proroga  della Cig (Cassa integrazione) ed l’applicazione degli intervento previsti dal Pnrr. Non solo. Anche destinazione al settore delle risorse destinate ai bonus vacanza non spese. Parole e assicurazione del ministro Garavaglia nell’incontro dei giorni scorsi con le principali federazioni di categoria. Il settore del turismo organizzato (fatturato di oltre 13 miliardi nel 2019) ha visto un crollo a 3 miliardi nel 2020 e chiuderà il 2021 in una situazione ancora peggiore, sui 2,5 miliardi di ricavi, con una riduzione superiore all’80%. Secondo la Fiavet le agenzie di viaggi rappresentano un valore per l’intera filiera del turismo e se in un momento di incertezza come questo non si comprende questo valore, si offre ai nostri competitor internazionali un’opportunità per soppiantare un pezzo importante del nostro tessuto produttivo, divorando la nostra offerta. “Se lo Stato ignora questa urgenza – sottolinea la presidente Ivana Jelinic –  si rischia di svendere l’industria più bella che abbiamo a chi potrà permetterselo” .

ANCORA PROBLEMI PER IL RICETTIVO Risorse risparmiate, risorse destinate al turismo. Anche Federalberghi è su questa lunghezza d’onda. I conti sono allarmanti sostiene il presidente Bernabò Bocca. Il settore ricettivo chiuderà il 2021 con una perdita di quasi 10 miliardi di euro. Nei due anni (2020 e 2021), la perdita è di circa 24 miliardi di euro. “Un intervento diretto e immediato in favore del comparto ricettivo – precisa – è quindi senza dubbio da preferire alla creazione di un fondo che avrebbe tempi di erogazione molto lunghi e destinatari incerti, rischiando anche di sussidiare categorie che hanno beneficiato di risorse ingenti, talvolta superiori alle perdite effettivamente subite. Chiediamo quindi al Governo e al Parlamento – conclude Federalberghi – che i residui dei buoni vacanza vengano utilizzati per assicurare la copertura degli emendamenti alla legge di bilancio che propongono di esonerare le imprese turistico ricettive dal pagamento della seconda rata Imu 2021 e prorogano sino al 31 dicembre 2021 il credito d’imposta sugli affitti” ..

GLI APPALTI BLOCCANO IL TURISMO  SCOLASTICO                                                                                                   Le incertezze Covid mettono in allarme le agenzie di viaggi che normalmente si occupano di turismo scolastico. Per ripartire chiedono di confrontarsi con il Miur e di uscire dalla logica degli appalti pubblici. Il vulnus è proprio questo.  Il settore – si legge in una nota –  non può essere regolato dal codice degli appalti che obbliga a procedure farraginose per partecipare ai bandi. Senza contare  le condizioni non conformi contenute nei contratti, come il divieto di subappaltare i servizi, l’obbligo di fideiussione o la pretesa di bloccare i prezzi per 120 giorni. Tempi duri anche per chi organizza soggiorni linguistici all’estero. Si sostiene che il ministero degli Esteri scoraggia di viaggiare se non per motivi necessari, cosicché gli istituiti sono bloccati dal promuovere soggiorni studio. Si è cercato – sostengono gli addetti al lavori – di intessere rapporti online, ma spesso le scuole non sono attrezzate e anche a casa, con i genitori in smart working, non è sempre facile avere computer disponibili.

L’AUSTRIA “RIAPRE” DOPO IL LOCKDOWN    Guardiamo anche a casa degli altri.. In Austria il 12 Dicembre scorso è terminato il lockdown dopo una ventina di giorni (era stato avviato il 19 Novembre) per limitare la diffusione dei contagi Covid.  Le misure adottate hanno avuto l’effetto sperato, per cui il Paese ha deciso di riaprire gradualmente territori e attività.. L’Austria inizierà progressivamente la stagione turistica invernale con l’apertura di ristoranti e alberghi nelle regioni Tirolo, Vorarlberg e Burgenland; dal 17 dicembre nelle regioni Salisburghese, Stiria, Carinzia, Alta Austria e Bassa Austria e dal 20 dicembre nella capitale Vienna.“Con le aperture graduali, si tiene conto delle situazioni a livello regionale. “Così – si legge in una nora dell’Ente Nazionale Austriaco per il Turismo – ì i viaggi turistici nel periodo prenatalizio saranno possibili prima in alcune regioni federali che in altre”. Le aperture avverranno con misure di sicurezza ben ponderate e focalizzate sul benessere e la salute degli ospiti e degli operatori del settore. I dettagli delle misure saranno aggiornati e disponibili sul sito di Austria Turismo.

VITERBO. CAMBIA CASA  LA PREZIOSATAVOLA  DI  SEBASTIANO DEL PIOMBO In vista dell’apertura del nuovo Museo di Palazzo dei Priori a Viterbo con la prima dotazione delle due tavole di Sebastiano del Piombo (Pietà e Flagellazione) già al Civico di piazza Crispi, il Touring Club organizza una conferenza “propiziatoria” con proiezione di foto sulla tavola della Pietà  per sabato 18 dicembre prossimo alle ore 17, nella chiesa di Sant’Ignazio (XVII sec.) in via Saffi. Una location insolita,  poco conosciuta dai viterbesi di nuova generazione, oggi custodita dalla comunità Ortodossa di Viterbo. Relatore della conferenza Marco Zappa, artista viterbese e docente alla Nuova Accademia di Belle Arti di Roma e Milano che già si è occupato dell’opera in precedenti ed analoghe circostanze sempre per iniziativa del Touring. La Pietà (1516-17) venne commissionata dal chierico Giovanni Botonti per essere sistemata nella chiesa di San Francesco di Viterbo dove è rimasta per tanti  anni prima di essere assegnata al Museo Civico. Secondo gli storici si tratta di una delle più antiche collaborazioni tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo che ruppero in seguito il fecondo sodalizio per una serie di malintesi e sfavorevoli circostanze. Nel 2017 la preziosa tavola è stata esposta alla National Gallery di Londra per la mostra “Michelangelo e Sebastiano. Un incontro di idee”.

 

 

 

 

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