Turismo d’Italia

di VINCENZO CENITI- IN HOTEL SOLO COL SUPER GREEN PASS Dal 10 gennaio 2022 Green pass rafforzato per alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere, centri congressi, servizi di ristorazione all’aperto, impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici, piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto, centri culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto. Inoltre il Green pass rafforzato è necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Il decreto prevede anche che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso. La quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid  nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo. Fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso. Aai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso. Infine, si prevede che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza sopradescritta consegua all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.

TURISMO ULTIMA CHIAMATA    Capodanno ci ha messo il carico da novanta. Per il turismo (alberghi soprattutto) la variante Omicron è stata  una mazzata che ha causato in queste ultime settimane milioni di disdette, diffondendo timori e incertezze sul futuro. Speranza, morale e incassi sotto zero. In allarme le principali confederazioni di settore, Federalberghi in testa il cui presidente Bernabò Bocca ha commentato  “La situazione del turismo è in netto peggioramento e non solo nelle città d’arte. Tra positivi, persone in isolamento fiduciario, paurosi, persone che si fanno il tampone e scoprono di essere positivi non c’è più nessuno in giro, è difficile trovare gente libera di muoversi”.  Problemi anche per la montagna dove si registra una brusca frenata della domanda. In bilico le prossime settimane bianche. Per non parlare della domanda estera praticamente azzerata dalla ripresa dei contagi in Europa. Di conseguenza, forti contrazioni della spesa turistica. Occorre un piano strategico a livello governativo per evitare chiusure  irreparabili. Siamo all’ultima chiamata. Soprattutto interventi in favore delle imprese riducendo i costi fissi, facilitando l’accesso al credito,  prorogando la casa integrazione come fortemente sostenuto dal ministro Garavaglia.  C’è anche bisogno di forti contributi a fondo perduro e rapide semplificazioni burocratiche.  L’ennesimo allarme è stato lanciato da Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi che ribadisce: “Oltre 27.000 aziende, 200.000 lavoratori, sono stati lasciati completamente soli ad affrontare la più grande crisi che l’economia del turismo abbia mai visto. Non si può reggere a questo ulteriore stop dopo due anni di crisi. L’assenza del turismo internazionale pesa come un macigno sui bilanci delle aziende e ancora oggi non sappiamo se dal 1° gennaio sarà ancora disponibile la cassa integrazione. Per questo chiediamo al Governo un tavolo urgente per il settore che definisca una serie di misure di supporto che permettano la sopravvivenza delle aziende nei prossimi mesi”.

BONUS DA RIVEDERE Stop  al bonus vacanze e al bonus terme. Non verranno più rinnovati, Il primo lascia  in dote 300 milioni di euro non utilizzati. Il secondo circa 35milioni. I risparmi dovrebbero essere reimpiegati nel turismo come sostenuto dalle varia forze politiche. Qualcosa non avrebbe funzionato in fase di attuazione, complice ovviamente il Covid. Restano in ogni caso, come già commentato in queste news, i 150milioni di euro per turismo, spettacolo e automobili.  Entro i primi di marzo i ministeri dello Sviluppo, della Cultura, del Turismo e dell’Economia dovranno definire le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse. Il commento unanime è che si tratta di interventi irrisori a fronte di un settore cui sono legate le sorti di molte e vitali filiere economiche. Torniamo a ripetere – come già Uniointurismo ebbe a dire in audizione al ministro Garavaglia – che il governo deve affrontare una volta per tutte  il “Caso turismo” con una politica incisiva a tutto campo che coinvolga tutte le forze  politiche nella convinzione che per un paese come l’Italia questo comparto per le sue implicazioni economiche, sociali ed ambientali è  uno dei migliori   propellenti di sviluppo.   .

“PIZZICA” ALL’EXPO DI  DI DUBAI La Puglia s’è fatta sentire all’Expo di Dubai con alcuni eventi culturali e musicali di fine anno promossi dalla Fondazione Notte della Taranta. In particolare il 31 dicembre scorso nella All Wasl Plaza si è esibito sullo sfondo di magnifiche immagini della regione, il tradizionale “Tamburello” dal Gargano al Salento, cui è seguito un countdown a ritmo di pizzica nel padiglione Italia che ha scelto la Puglia per dare il benvenuto al nuovo anno. L’Orchestra Popolare ha scandito  l’attesa della mezzanotte con un concerto di Consuelo Alfieri (voce, organetto e tamburello), Salvatore Cavallo Galeanda (voce e tamburello), Giuseppe Astore (violino), Attilio Turrisi (chitarra battente), Leonardo Cordella (organetto) e Carlo De Pascali (tamburello) su musiche ancestrali della tradizione popolare araba e salentina. Hanno danzato  Lucia Scarabino, Serena Pellegrino, Ludovica Morleo, Stefano Campagna, Fabrizio Nigro e il coreografo Mattia Politi. Mentre il cielo di Dubai si è colorato dei fuochi d’artificio lanciati dal Burj Kahlifa.
MARCHE DA RIPENSARE  Leggiamo con  curiosità alcune riflessioni di Ubaldo Renzi, già membro di segreteria dei distretti industriali italiani, sul futuro delle Marche, regione ancora martoriata dal terremoto del 2016. Ci fa osservare che nel post Covid si devono abbandonare politiche di immobilità e di “normalità” per  sostenere piuttosto un risveglio creativo-talentuoso dei marchigiani con mosse e visioni dirompenti come la creazione di una macroregione Toscana-Umbria-Marche in sostituzione dei superati livelli distrettuali. Sulle macroregioni Unionturismo sì era già espresso in passato con atteggiamenti favorevoli, stante l’eccessiva frammentazione territoriale che in Italia ritarda e condiziona le politiche su vasta scala. Riguardo al turismo, Ubaldo Renzi propone  il superamento dei campanili, supportati spesso da una miriade di associazioni che non approdano di fatto a sinergie operative malgrado ogni lodevole intenzione Si impone a suo giudizio una rigorosa, competente ed obiettiva valutazione del potenziale storico-culturale del territorio per attutire gli squilibri tra le fasce settentrionali e meridionali della regione. Considerazioni in parte  condivisibili,  in parte opinabili  che dovrebbero in ogni caso nutrirsi di dati scientifici concreti ed unitari che mancano (non solo nelle Marche)  e che potrebbero essere forniti da un Osservatorio regionale, pregiudiziale ad ogni intervento, come più volte auspicato dalla vice presidente Unionturismo Barbara Cacciolari.

BALNEARI. TAVOLO  TECNICO A META’ GENNAIO    Il campanello d’allarme suonato con la sentenza del Consiglio di Stato sui balneari (no allo stop della proroga delle concessioni sino al 31 dicembre 2033) sta avendo esiti concreti, Nei giorni scorsi il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, quello del Mise Giancarlo Giorgetti e Maristella Gelmini degli Affari Generali hanno incontrato una rappresentanza dei balneari guidata da Maurizio Rustignoli presidente della Fiba-Conesercenti. Risultato, entro la metà di gennaio si arriverà ad una soluzione condivisa anche con l’Ue. Fiduciosi i balneari “Abbiamo ribadito al governo – ha detto Rostignoli –  la necessità di raggiungere una soluzione condivisa con il coinvolgimento delle Regioni, nella consapevolezza che la sentenza del Consiglio di Stato comporta un cambiamento delle attuali norme..Il tavolo tecnico servirà a valutare le misure più idonee a tutelare le imprese, gli investimenti fatti negli anni da aziende di carattere familiare e l’occupazione”. Come si ricorderà la legge di Bilancio 2019 aveva concesso una proroga al rinnovo delle concessioni fino al  2033. Dopo si sarebbe potuto procedere agli appalti europei come indicato nella Bolkestein del 2006. Questo aveva tranquillizzato le 30mila famiglie che si occupano del comparto. Il Consiglio di Stato ha invece sentenziato diversamente. Per Febbraio è previsto il parere motivato di Bruxelles relativo alla procedura di infrazione comunitaria. Da parte del Governo c’è la volontà di approvare un disegno di legge entro la fine di Gennaio per dirimere ogni questione,  ma prima c’è da approvare la  mappatura del demanio marittimo che sotto il profilo burocratico non sarà una passeggiata.

ENIT. ASSUNZIONE  DI  PERSONALE L’Enit-Agenzia nazionale del Turismo ha aperto le procedure di selezione pubblica per l’assunzione a tempo determinato di 120 unità di personale non dirigenziale. I bandi sono stati pubblicati sul sito del ministero del Turismo e prevedono il reclutamento full time di 70 risorse (di vario profilo professionale) con inquadramento livello 2 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti del settore turismo – aziende alberghiere; e di 50 risorse (profilo professionale assistente) con inquadramento di livello 3. Gli interessati possono inoltrare le candidature fino alle 23:59 del 7 gennaio 2022. La domanda di ammissione al concorso deve essere presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (SPID), compilando l’apposito modulo elettronico sul sistema “Step-One 2019”. BOLLANI. DUE ORE DI  SALUTARE ANTICOVID A VITERBO     Che sia un fuoriclasse te ne accorgi subito. Da come si muove, da come veste, da come parla, da come sta zitto. Nel caso di Stefano Bollani da come i polpastrelli delle dita sfiorano come piume la tastiera del pianoforte. Il sold out al concerto di Capodanno al teatro Unione di Viterbo era annunciato. La novità del pubblico in presenza ha fatto subito notizia, anche per esorcizzare il Covid. Poi per circa due ore  è stato un fiume di musica da ogni continente, coinvolgente, a volte travolgente, cui il pubblico ha fatto da sponda con fragor di mano, refrain ad alta voce,  risate e applausi, secondo il copione di un dialogo attore-pubblico vecchia maniera, attualizzato  però da acume ed eleganza. Valga per tutti la sua interpretazione della parodia in toscano della famosa  With Or withot you degli U2 che ha sortito una “Unione” di intenti, nel canto e nell’ascolto, congeniale peraltro al  nome dello storico teatro viterbese.  Nel  bis finale  Bollani ha amabilmente estorto al pubblico una manciata di titoli  (Ape maia, Grazie Roma, Summertime, Dimmi quando tu verrai, Besame mucho …) che ha magistralmente trasformato in un pot-pouri esilarante di improvvisazioni Applausi convinti. .

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