Turismo d’Italia

di VICENZO CENITI

 CONTRIBUTI HOTEL. QUANDO E COME   Il webinar sul credito d’imposta e sul contributo a fondo perduto (decreto 29 dicembre 2021) per la riqualificazione delle imprese turistiche organizzato la settimana scorsa da Federalberghi in collaborazione con il ministero del Turismo chiarisce tempi e modalità. Dal 21 febbraio sarà possibile verificare il  funzionamento della piattaforma. Invitalia pubblicherà le linee guide e sarà possibile scaricare i moduli da compilare. Dalle ore 12,00 del 28 febbraio, invece, la piattaforma sarà operativa e sarà possibile inserire le proposte. E’ importante affrettarsi  perché nella concessione degli incentivi si seguirà l’ordine cronologico delle istanze. La piattaforma resterà aperta per 30 giorni. Nella domanda basta presentare dettagliatamente l’idea progettuale che si vuole realizzare, allegando le dichiarazioni richieste. Non serve dunque il progetto approvato da parte delle autorità competenti o il documento tecnico. Inoltre, non sono necessari particolari codici ateco relativi al settore del turismo, ma è richiesta l’iscrizione al registro delle imprese nell’accezione più ampia, purché si tratta comunque di un soggetto che opera a livello di impresa nel settore turistico ed è regolarmente iscritto al Registro delle imprese commerciali con tale qualifica. Una catena alberghiera che ha sede in varie città può presentare domanda solo per una sede, mentre se la struttura dispone di piscina, campi da tennis, stabilimento termale o balneare che fanno parte del complesso ricettivo, basta presentare un’unica domanda. Le istanze possono essere presentate anche dai rifugi montani. I lavori devono iniziare entro 6 mesi e consegnati entro due anni, in caso contrario l’incentivo verrà revocato. Possibili rifinanziamenti in caso di eventuali recuperi per richieste non accolte.

TURISMO DI RITORNO DETTO DELLE RADICI   Una volta si chiamava “Turismo di ritorno” ed era rivolto a stimolare con suggestioni promozionali le comunità italiane all’estero per invogliarle a trascorrere le vacanze nel borgo natìo. Ricordo che negli anni Sessanta-Settanta si favorirono con varie iniziative pro-Italia non solo siffatte comunità,  ma anche chi aveva frequentato le zone italiane come soldato  nella seconda guerra mondiale. Oggi le condizioni sono diverse, ma si vuole comunque incoraggiare il “Turismo delle radici” secondo la nuova terminologia cui sarebbero interessati circa 80milioni di potenziali fruitori. A questi è rivolta la campagna promozionale messa in atto con i fondi del Pnrr dalla Farnesina e dal ministero della Cultura grazie alle indicazioni di un apposito tavolo tecnico sul Turismo avviato qualche anno fa in collaborazione con regioni, enti locali, centri accademici e di ricerca, enti museali e biblioteche, operatori turistici e comunità di italiani all’estero. Ritrovare le radici permetterà una riscoperta dei luoghi di provenienza, consentendo agli “emigrati” di riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.

FIRENZE STAZIONE DI PRIMA CLASSE Non solo arte, storia ed eno-gstronomia. Firenze eccelle anche per la sua stazione ferroviaria a due passi dal centro e dalla chiesa monumentale di Santa Maria Novella da cui prende nome e prestigio. Secondo la piattaforma Omio (sito web di viaggi) , la stazione del capoluogo toscano è la più funzionale tra le venti selezionate in tutta Italia. E’  totalmente accessibile, dispone di una lounge per i passeggeri dell’alta velocità e la vicinanza con il centro città e offre ai suoi visitatori la più totale comodità. Sul secondo gradino del podio si piazza la stazione di Roma Termini con il più alto punteggio per quanto riguarda i servizi: parcheggio, noleggio auto, deposito bagagli e molto altro. Anche la stazione di Napoli Centrale si classifica nella top 3 facendosi apprezzare  per l’alto numero di servizi disponibili come Wi-Fi gratuito, il parcheggio e il trasporto pubblico. Le stazioni di Venezia Santa Lucia, Bergamo, Padova e Verona Porta Nuova si distinguono per la loro puntualità: più del 93% dei treni che partono da queste stazioni sono in orario. Non bene le due stazioni meneghine. Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi sono quelle con la più alta percentuale di ritardi. I risultati di tutte le altre stazioni, così come la metodologia e tutte le fonti possono essere trovate su: www.omio.it/stazioni-dei-treni.

GUIDE TURISTICHE . REGIONALI  O  NAZIONALI?   La questione sulle guide turistiche si fa sempre più controversa tra chi auspica una territorialità a livello nazionale e chi invece propende per una competenza limitata al territorio di esercizio di tipo  locale o regionale. Intorno alla prima tesi si raccolgono le guide che prediligono la competenza alla territorialità intesa come luogo in cui si è sostenuta l’abilitazione. Dicono che chi si abilita in Val d’Aosta  può lavorare anche in Basilicata. Con buona pace per la competenza aggiungiamo noi. Altri sono invece dell’avviso che la guida turistica debba svolgere le funzioni del genius loci, ovverosia di colui in grado di trasmettere al potenziale visitatore le atmosfere del luogo, gli umori della sua storia, il senso delle opere d’arte, le tradizioni culinarie e folcloriche dei borghi (mai tanto evocati come in questi tempi), l’ironia degli aneddoti e via dicendo. A parte queste considerazioni, c’è bisogno in ogni caso di una legge di riordino della materia con direttive quadro di livello nazionale per opportune legislazioni di carattere regionale. Essenziale in ogni caso la perfetta conoscenza delle lingue straniere e delle materie legate allo svolgimento del lavoro, storia, arte, ed altro. Queste argomentazioni sono state peraltro rappresentate da Unionturismo al ministro Garavaglia, in una recente audizione, che ha condiviso gli orientamenti ed assicurato di trovare  in sede legislativa le giuste soluzioni, che dovranno anche vedersela con la Bolkestein che alcuni anni fa  – con qualche disattenzione dei precedenti governi – ha permesso  il via libera in ogni angolo d’Europa a guide sedicenti tali dei vari Paesi. Le conseguenze sono state a dir poco  imbarazzanti, sia perché gli operatori nostrani si sono trovati improvvisamente ad avere a che fare con colleghi di altre nazioni e sia perché gli addetti alla vigilanza  non avevano gli strumenti necessari (comprese le difficoltà per la lingua) per controllare e sanzionare. Purtroppo la materia non è stata mai presa seriamente in considerazione ed oggi se ne avvertono le conseguenze.    

BALNEARI.  OK ALLE GARE, MA …  Proteggere i balneari (pane e lavoro non solo per 30mila stabilimenti, ma anche per gestori di campeggi e ristoranti in aree demaniali) e nello stesso tempo evitare ulteriori sanzioni europee per disapplicazione della Bolkestein in ballo dal 2006. Un esercizio di equilibrio per il Governo che la settimana scorsa nell’emendamento al disegno di legge sulla concorrenza si è espresso a favore della Bolkestein con alcune chiose per tutelare le imprese più familiari. Ecco i dettagli: indennizzo al concessionario uscente per gli investimenti compiuti, divieto di proroghe  e rinnovi automatici, riconoscimento di know how sulla gestione, lotta al caro-ombrellone,’obbligo di consentire l’accesso al mare e un tetto al numero delle concessioni in modo da favorire i piccoli imprenditori. La recente sentenza del Consiglio di Stato non dava scampo. Entro il 2023 tutte le concessioni balneari scadranno e si dovrà pertanto provvedere ai rinnovi rispettando i principi della concorrenza. Tradotto, arenili a gare di livello europeo. Alcuni paletti li avrebbero dovute  mettere i governi precedenti, quando si poteva leggere la direttiva Bolkestein con più attenzione,  come hanno fatto Spagna e Portogallo. E’ anche vero che molti concessionari si sono avvalsi delle negligenze governative del passato per utilizzare i beni demaniali a canoni irrisori. Ma la colpa non è loro, semmai delle Stato che non ha stabilito compensi più adeguati. Il CdM  ha cercato di  riparare salvaguardando le imprese, soprattutto quelle a conduzione familiare, che si sono impegnate finanziariamente facendo peraltro crescere nel mondo l’immagine-mare dell’Italia  C’è sempre comunque da risolvere la questione delle mappature le cui procedure affidate alle Regioni sono ancora in itinere. Dure le reazione delle associazioni di categoria. Per il presidente Assobalneari Fabrizio Licordari si consentirà  ai Paesi Ue di fare shopping in Italia. La parola ora al Parlamento. Il ministro Garavglia ha assicurato intanto di andare alla moviola per valutare nel dettaglio le varie situazioni. La via parlamentare scelta dal Governo è già una garanzia e porterà ad alcuni miglioramenti,come  l’individuazione di un periodo transitorio “adeguato” .  

PRECISAZIONI PER ESONERO CONTRIBUTI    L’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per le imprese operanti nei settori del turismo, degli stabilimenti termali, del commercio, del settore creativo, culturale e dello spettacolo che reclutano nuovo personale previsto dal decreto Sostegni ter , mira ad agevolare  l’occupazione e viene quindi accolto con favore. Occorre tuttavia ricordare  che tale provvedimento è limitato al periodo dei contratti stipulati e comunque fino ad un massimo di tre mesi per le assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale nei settori del turismo e degli stabilimenti termali. In caso di conversione dei detti contratti in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, l’esonero è riconosciuto per un periodo massimo di sei mesi. Requisiti fondamentali per accedere alle agevolazioni dovranno essere, al momento dell’assunzione, Durc (Documento unico di regolarità contributiva) regolare, rispetto degli obblighi di legge e della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, rispetto dei contratti collettivi e del diritto di precedenza.

A VENEZIA RITORNA LA PIOGGIA DI  CORIANDOLI  Il Carnevale di Venezia si toglie i cerotti del Covid e torna ad esplodere. Fino ad oggi già 100mila presenze, 55 mila delle quali la domenica dl 13 febbraio. Rispetto al sabato precedente c’è stata una crescita di circa 18mila ospiti arrivati in laguna dalla diverse città della regione. Circa 25 mila sono stati gli stranieri, la maggior parte dei quali ha dormito in città. Il 23,58% sono turisti francesi, seguiti da inglesi (12,97%), spagnoli (12,89%) e tedeschi (7,24%). . .

 

 

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