Turismo d’Italia

di VINCENZO CENITI-

ENIT NUOVO  LOGO NUOVE PROSPETTIVE L’Enit si rinnova. Le nuove prospettive che si sono aperte in questi ultimi tempi sui mercati internazionali vengono simboleggiate dal nuovo logo presentato alla recente Bit di Milano che vede  il ritorno dell’acronimo “Enit”, comunicato con un font semplice, dal tradizionale colore azzurro della comunicazione “corporate”. In questo acronimo, con un gioco di forme, brilla il contorno di una stella che dà lustro al 1919, anno di fondazione dell’ente e che rievoca un simbolo storicamente di conoscenza. Si tratta della stella che guidò Enea in Occidente. Il font scelto, tra l’altro, riprende filologicamente l’emblema Enit del 1954. L’Enit, che nel suo logo aveva inserito un simbolo di amicizia tra i popoli, assolveva quindi anche al ruolo di mediatore e  di amicizia tra i popoli attraverso la divulgazione della conoscenza, abolendo sospetti e pregiudizi.  La regia di questo restyling è stata affidata alla consulenza creativa di Iabicus mentre il brand design all’agenzia PG&W, sotto la direzione creativa di Fabrizio Pato Donati e l’Art Direction di Guglielmo Oselladore. Nei prossimi giorni sarà adottato un nuovo marketing framework che, guardando al 2030, orienterà l’azione di Enit per ottenere progressi concreti sui fattori di competitività del sistema turistico. Si intensifica intanto la collaborazione tra Enit e Netflix per rafforzare il legame tra la produzione audiovisiva in Italia e la promozione turistica con l’obiettivo di creare sinergie e mettere in campo azioni per la promozione del sistema Paese, rafforzando la percezione positiva del brand Italia ed ampliando la conoscenza della ricchezza e della diversità culturale e del lifestyle del Paese. Film e serie tv rappresentano infatti un volano per l’immagine dell’Italia nel mondo e hanno il potenziale di attrarre turismo nel nostro Paese.  Si collaborerà pertanto alla realizzazione di progetti per valorizzare le destinazioni turistiche italiane, in particolare quelle meno conosciute, presso il pubblico internazionale. Pronto anche il nuovo sito Italia.it,  inserito nel programma turismo del Pnrr. Nel mese di ottobre, sarà la volta della app mobile dedicata all’Italia, che renderà ancora più facile e intuitivo viaggiare nel Belpaese. La app proporrà infatti percorsi su misura, itinerari e soluzioni salva tempo sulla base della disponibilità dell’utente. Inoltre, all’interno dell’app sarà presente un wallet per conservare biglietti, prenotazioni e quant’altro e un innovativo sistema di loyalty con badge Ntf a disposizione.

LE PAROLE VINCENTI: AMBIENTE E SOSTENIBILITA’    Due  notizie da non sottovalutare. La prima riguarda l’iter che sta compiendo la riforma della Costituzione  al cui art. 9 (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della Nazione” ) viene aggiunto il comma  “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni”. La parola ambiente viene aggiunta anche nell’art. 41, allorquando si parla dell’iniziativa economica privata  che non può arrecare danno “alla salute, all’ambiente”. Il relativo disegno di legge di riforma è stato approvato definitivamente alla Camera e si avvia alla sua formalizzazione. La seconda notizia è che cento ragazzi dai 12 ai 18 anni e oltre 20 ministri da 47 Paesi di tutto il mondo, tra loro anche due russi e due ucraini, saranno i protagonisti della 1^ edizione dell’Unwto Global Youth Tourism Summit, in programma dal 27 giugno al 3 luglio a Sorrento. Tema: il futuro del turismo sostenibile dalla prospettiva young, per lasciarsi ispirare ed orientare sulla nuova visione del travel di domani della generazione Z. “I giovani si legge in una nota – sono  una risorsa per il Paese. Un approccio multilevel alla domanda e all’offerta turistica consentono di sperimentare un sistema efficace di avanguardia del viaggio attivando una proiezione in avanti dell’esperienza turistica. Una mobilità che si muove attraverso strumenti. I giovani sono Travel Bragging, si circondano di community di persuasione, sono avventurosi e intraprendenti, vogliono stupirsi di ciò che li attende a destinazione”. “Il Global Youth Tourism Summit è una piattaforma unica per celebrare e responsabilizzare la prossima generazione di leader del turismo. Aiuterà a costruire un’eredità duratura, fornendo ai giovani le competenze e le conoscenze di cui hanno bisogno per trasformare il turismo non solo nelle loro comunità ma ovunque”, commenta il segretario Generale Unwto Zurab Pololikashvili. L’apertura del summit sarà dedicata alla presentazione di una ricerca global sull’impatto del Covid sui ragazzi e sul loro  modo di pensare al turismo.

DA RIVEDERE IL PIANO STRATEGICO  DEL TURISMO  Il ministro Garavaglia e i Governatori delle Regioni in occasione dalla Bit hanno rinsaldato intese e collaborazioni sul piano della promozione. Dopo gli stravolgimenti causati dalla pandemia, si pensa di riscrivere ad ottobre il Piano Strategico del Turismo per dare forma e concretezza a questi buoni propositi di collaborazione tra i due livelli di governo. “Negli ultimi due anni – ha commentato il  ministro – a causa della pandemia il turismo ha subito stravolgimenti eccezionali e pertanto abbiamo concordato con le Regioni  di tracciare di nuovo le linee strategiche della promozione del brand Italia, adeguando lo strumento di programmazione alle rinnovate esigenze del mercato turistico” ..

NEL LAZIO C’E’ ANCHE ROMA Slogan provocatorio e stimolante degli anni Novanta, uno dei tanti coniati dalla regione Lazio dal Settanta ad oggi per dare risalto al territorio laziale che ha sempre sofferto l’ombra del cupolone.. Ora che miracolosamente il “minore” ha trovato più chance di affermazione, il cosìddetto “resto del Lazio” alza la testa e guarda con più pretese a posizioni di riguardo. Gli oltre 300 mq dello stand regionale alla Bit di Milano conclusasi nei giorni scorsi sono una risposta autorevole a questo obiettivo che la Regione pone al primo posto della sua campagna promozionale. In realtà il Lazio, proprio perché assembla territori residuali di regioni limitrofe (Toscana Umbria, Abruzzo e Campania) propone un’offerta molto variegata – dalla Maremma, alla campagna felix napoletana e  ai picchi dell’Appennino – .e soprattutto legata al campanile di una folla di borghi che traggono humus da popolazioni pre romane (non solo gli etruschi) che ne hanno costituito l’ossatura. Senza contare le suggestioni eno-gastrononiche di una campagna che  per decenni ha fatto da damigella a quella più acclarata di Roma. Terra dunque di necropoli, castelli, musei, abbazie, palazzi di varie epoche, marine assolate, laghi, eventi, cinema, terme, sport,  accoglienze (72mila aziende). A differenza di altre regioni ha una marcia in più: può contare su un’attrazione mondiale come Roma..

ARENA DI VERONA VERSO  QUOTA  CENTO Il prossimo anno fa Cento. Cento stagioni liriche dal 1913. Cento ragioni per festeggiare. Traguardo prestigioso che fa dell’Arena di Verona un’eccellenza made in Italy di livello mondiale, sostenuta ogni sera da un tifo da stadio con oltre 13mila spettatori. Il cartellone di quest’anno (99^ stagione) dal 17 giugno al 4 settembre. mette sul palco più grande del mondo Carmen di Bizet (17, 24, 30 giugno; 14, 21, 31 luglio; 11, 14, 27 agosto), Aida di Verdi (18, 23 giugno; 3, 8, 16, 24, 28 luglio;  5, 21, 28 agosto;  4 settembre),  Nabucco di Verdi (25 giugno;  1, 7, 10, 23,. 29 luglio; 18 agosto;           3 settembre), La Traviata di Verdi (2, 9, 15, 22, 30 luglio; 6, 20 agosto;  1 settembre), Roberto Bolle and Friends (20 luglio), Turandot di Puccini (4, 7, 10, 13 , 19, 26 agosto; 2 settembre), Carmina Burana (12 agosto) e Domingo in Verdi Opera Nighjt (25 agosto).  In cabina di regia aleggia il nume tutelare, Franco Zeffirelli che ha firmato tutti gli allestimenti tranne quello del Nabucco (Arnaud Bernard).  Sul podio dell’orchestra e coro areniani Marco Armillato, Daniel Oren, Alvise Casellati, Francesco Ivan Ciampa, Jordi Bernàcer e  Placido Domingo (unica data evento). Sulla scena un collier di mostri sacri: Anna Netrebko, Lyudmyla Monastyrska, Latonia Moore, Ekaterina Semenchuk, Murat Karahan, Fabio Sartori, Yusif Eyvazov, Amartuvshin Enkhbat, Ferruccio Furlanetto, Ildar Abdrazakov. Lisette Oropesa, Angel Blue, Luca Salsi, Ludovic Tézier, Francesco Meli, Freddie de Tommaso, Michele Pertusi e decine e decine di voci tra ritorni e nuove speranze. Va ricordato che la Fondazione Arena di Verona  ha vinto il premio del ministero della Cultura come migliore iniziative Art Bonus dal titolo “67 Colonne per l’Arena di Verona”. Per Cecilia Gasdia, Sovrintendente e direttore artistico, questo ritorno, dopo i momenti tristi, è puro ossigeno. La luna di Turandot che brilla nella notte di Pechino, invocata dal popolo e dalle voci bianche dei piccoli bonzi, è un segnale che “ tutto  fiorirà, tutto splenderà” come prima, soprattutto ora che è vicino il prestigioso centenario del 2023..

 

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