Turismo d’Italia

a cura di VINCENZO CENITI  –

IL MIBACT PENSA AI BORGHI. E IL TURISMO?
C’è poco feeling tra gli operatori del turismo e il Mibact. Gli interventi “rilancio” non soddisfano poiché il settore non è al centro della politica di Governo come il suo Pil pretenderebbe. Cerca di moderare la sottosegretaria Anna Laura Orrico “Stiamo lavorando per rilanciare un’economia del turismo e della cultura diffusa, attraverso la creazione un circuito virtuoso in grado di connettere le grandi città d’arte e i piccoli centri storici. Pensiamo ad un festival che rilanci il tema dei borghi, affinché non siano visti solo come mete turistiche ma come spazi di rigenerazione, come luoghi in cui costruire attraverso la cultura e le buone pratiche modelli di sviluppo sociale ed economico equilibrati, attenti alle comunità locali ma anche a quelle temporanee che si creano di volta in volta grazie a viaggiatori e turisti”. Va tutto bene, ma il turismo viaggia sui altri binari: sgravio fiscali alle imprese, agevolazioni alla domanda organizzata a livello globale, comunicazioni aeree, crociere,  luxury , digitalizzazione. L’Italia stenta a reggere il passo.

BONACCORSI.  PROCEDURE SEMPLIFICATE                                                                                    La sottosegretaria al Turismo Lorenza Bonaccorsi ricorda che nel decreto “Rilancio”  c’è un fondo cospicuo per il ristoro della mancata imposta di soggiorno che è stato di 100 milioni e verrà ulteriormente incrementato.  Il Mibact sta lavorando ad una norma sulle locazioni turistiche per definire anche la distinzione nelle locazioni turistiche tra attività imprenditoriale e non imprenditoriale. Riguardo al bonus vacanze si cercherà di semplificare le procedure con l’Agenzia delle Entrate ed Abi.

VACANZE ITALIANE
Brevi e vicine a casa, all’insegna di mare, enogastronomia, benessere e itinerari green, mentre continua implacabile la crisi delle città d’arte. E soprattutto ci sono ancora tantissimi indecisi, cosa davvero inedita per questo periodo dell’anno ma assolutamente comprensibile rispetto a quello che è successo con la pandemia. Per l’osservatorio Confturismo Confcommercio e Swg le mete privilegiate sono Puglia, Toscana e Sicilia. Città e luoghi d’arte, di solito in vetta alle preferenze, languiscono al quarto posto fra le preferenze degli intervistati, menzionate dal 15% contro il 22% dello scorso anno. Per il 7% che invece opterà per mete estere, la scelta non può che restringersi al panorama europeo dove a Grecia, Francia e Spagna, già in auge lo scorso anno, si aggiunge come new entry l’Austria che sostituisce l’Inghilterra, normalmente presente fra le destinazioni top dell’era pre-Covid. L’elemento che più colpisce è inoltre la “qualità” della vacanza programmata: quasi 4 intervistati su 10 pensano di fare una vacanza breve, di 2 o 3 giorni, non lontano da casa, e diventano 1 su 2 se si contano anche quelli che ipotizzano vacanze di almeno una settimana, ma sempre senza spostarsi molto dalla residenza abituale. Ci sono anche quelli che per le vacanze chiederanno  un prestito. Secondo i dati di Younited Credit lo farà quasi il 10% degli italiani per sostenere la spesa del viaggio.

GUIDE TURISTICHE SUL PIEDE DI GUERRA
Queste le domande ai ministri del Lavoro e del Turismo da parte  dell’associazione Guide Turistiche Italiane. “Quando ci saranno provvedimenti specifici per tutta la filiera, dato che non esiste solo il turismo balneare o montano ma anche quello delle città d’arte e di prossimità? Perché, dopo anni di domeniche ai musei gratis e di promozione del turismo di massa, oggi, che i musei sono deserti, non viene offerta la gratuità a tutti? I Ministri sanno come funziona la libera professione e la gestione di una Partita Iva?”.

La verità è che nel DDL Rilancio la categoria non viene neanche menzionata. E aggiungono che l’apertura dei musei a singhiozzo non consente una programmazione su tutto il territorio nazionale. Riguardo alle modalità per i versamenti del bonus di mille euro a fondo perduto si rasenta l’assurdo. Andrebbero erogati a chi nel secondo bimestre 2020, ha avuto un calo del reddito superiore al 33 per cento rispetto al 2019. “Pare che chi fa i provvedimenti non sappia che le fatture vengono saldate a 30, 60, spesso 90 giorni. Si continua a ragionare come se avessimo un reddito mensile, uno stipendio cui fare riferimento, ma non è così. Oltre a non avere ammortizzatori sociali ci tocca sottostare ad un principio di cassa che per noi è del tutto insensato”.Secondo GTI, la situazione è grave e demotivante. Già a marzo avrebbe dovuto essere proclamato lo stato di crisi del turismo. Non si è fatto, e va bene, ma ora serve una urgente programmazione e una presa d’atto delle molteplici figure impegnate nel turismo. Invocarlo come ‘ricchezza’ non basta. “Il turismo è lavoro e noi guide turistiche, professionisti del turismo, viviamo di questo”.

FERENTO SESSANT’ANNI DOPO
Tutto cominciò la sera del 22 luglio 1960 con la manifestazione per l’arrivo a Ferento della fiaccola etrusca  in concomitanza con le Olimpiadi di Roma. Per l’occasione la cavea del Teatro venne  completamente sterrata e ripulita, le gradinate livellate e le arcate messe in sicurezza. Sugli spalti si contavano quella sera 1300 spettatori pronti alla standing ovation per la più  importante performance culturale-sportiva a Viterbo del dopoguerra.  In attesa che il tedoforo facesse il suo ingresso nell’emiciclo (la fiaccola era nelle mani di Roberto Trippanera e precedentemente in quelle di Carlo Maria Scipio), sul palco si esibiva il Corpo di Ballo romano di Villa Giulia in due coreografie: “Evocazione Etrusca” e “Giuochi”. In platea sedevano l’ambasciatore Usa in Italia James David Zellerbach con alcuni  rappresentanti del corpo diplomatico, autorità locali e giornalisti di varie testate nazionali ed estere.
Sono passati sessant’anni esatti da quell’avvenimento che ha segnato l’inizio dell’attività teatrale a Frerento. Tra qualche giorni prende avvio la stagione 2020 grazie al provvidenziale sodalizio tra una manager di teatro di buon lignaggio come Patrizia Natale e l’associazione Archeotuscia di Viterbo  che assicura a Ferento e al suo Teatro un  mese ricco di appuntamenti e attenzioni, dal 25 luglio al 18 agosto. Molte novità post Covid, che ci privano della platea e della notte. Ma  non è un problema. Gli orari degli spettacoli sono anticipati alle 19,30, gli attori si muovono nella cavea ed il  pubblico (max 400 spettatori) è assiepato e distanziato sulle gradinate  illuminate dalla luce  crepuscolare del sole tra le antiche pietre.
L’Archeotuscia con i suoi volontari ci fa trovare tutto in ordine  e pulito (soprattutto il basolato del decumano) per utili visite guidate che precedono di un’ora l’inizio di alcuni spettacoli. L’intento di valorizzare il sito archeologico tra i più imponenti della Roma imperiale c’è tutto. Cartellone per più gusti. Il teatro tradizionale propone Twain,  Pirandello e Aristofane.  Del primo vedremo il ritratto ironico dei nostri progenitori (Il diario di Adamo e di Eva con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti) che sono privati del loro paradiso terrestre per convivere in una camera da letto dove i contrasti si esasperano e la differenza tra uomo e donna emerge in tutta la sua drammaticità. Si illudono di poter essere le due metà della mitologica mela. Dovranno per forza riunirsi, ma per farlo non basterà una vita. Sebastiano Lomonaco (Io e Pirandello) chiarisce “Sulla scena non c’è solo Pirandello: a sfilare nel viaggio delle emozioni e dei ricordi sono i miei quarant’anni di carriera. Lo spettacolo si sarebbe anche potuto intitolare Io, Pirandello, i tragici greci, Pietro Grasso e Arthur Miller, ovvero tutti quegli autori di riferimento per me sia come essere umano e sia come artista. Il titolo sarebbe stato lunghissimo e dunque ho sintetizzato questo concetto semplicemente in Io e Pirandello, anche a causa della mia lunga e intensa frequentazione teatrale con le sue opere, ”Nella  Lisistrata di Aristofane (Marisa Laurito) il tema della guerra prevarica sugli altri: emancipazione femminile,  pacifismo, condizioni della donna. La regia ne mette in evidenza gli orrori con un originale gioco musicale. I personaggi sono impegnati a trovare l’antidoto per la pace che alla fine sono l’amore e il sesso.
In programma anche la danza, la musica di banda, i canti popolari e alcuni monologhi. Quello di Mario Brancaccio è sugli “Infiniti mondi” di Giordano Bruno. Gianfranco Jannuzzo  racconta la “sua” Sicilia, Debora Caprioglio si mette nei panni di  Elena il personaggio del romanzo “Il Piacere” di d’Annunzio.  Giuseppe Zeno rievoca il  patto tra Faust e Mefistofele. C’è anche un lavoro di Dario Fo (Coppia aperta, quasi spalancata) condotto da Antonio Salines e Francesca Bianco. Due appuntamenti con il giornalista Giuseppe Rescifina: il primo su Fellini-Sordi ad un secolo dalla loro nascita. Il secondo sul viaggio di Mozart in Italia. Programma completo www.teatroferento.it.. Info. 393.9041725. Biglietteria 328.7750233.

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