Turismo d’Italia

di VINCENZO CENITI-

A COLLOQUIO CON MALLEGNI  ESPERTO TURISMO  DI  FI Quattro chiacchiere con Massimo Mallegni, operatore turistico, albergatore a Marina di Pietrasanta e responsabile Turismo di Forza Italia. “Una sciagura la modifica del titolo V della Costituzione del 2001 che ha consegnato mani e piedi il turismo alle regioni con la conseguente abolizione degli enti turistici territoriali (Apt)”. Questo l’incipit. Polemico anche sull’abolizione delle province che ha consolidato l’accentramento regionale. Riguardo al turismo i territori sono oggi senza punti di riferimento in un comparto che genera il 12% del Pil. “Chi è l’assessore al Turismo del Laio?” Si fa fatica a saperlo. La domanda è provocatoria per dimostrare la scarsa rappresentanza del turismo in molte giunte regionali.  Macroregioni? Se ne dovrebbe  parlare più spesso dal momento che il Pnrr-infrastrutture coinvolge vasti territori. Sarebbe utile coordinare, semplificare e  defiscalizzare.  “Un controsenso – ha aggiunto – il ruolo di livello nazionale delle guide turistiche dal momento che sono i portavoce del territorio locale, la vera ricchezza del brand Italia.  Va incoraggiato il turismo dei ricchi che porta benessere e ricadute su ristoranti, shopping, servizi ed altro. Bene il sottobosco di ricettività all’aria aperta, nei borghi, nei villaggi turistici, negli ostelli, nelle case vacanze, ma occorre sostenere la domanda luxury con alberghi stellati. E’ quella che crea indotto e fa crescere la circolazione monetaria. Siamo i primi al mondo – ha aggiunto – per risorse artistiche, ma gestiamo l’offerta nel suo complesso con scarsa professionalità”.

CAPITALE DELLA CULTURA 2025,  IN LIZZA 16 COMUNI   Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), la Città Metropolitana di Reggio Calabria, Enna, Lanciano (Chieti), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Otranto (Lecce), Peccioli (Pisa), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone), Spoleto (Perugia) e Sulmona (L’Aquila).Queste le 16 città che hanno presentato al ministero della Cultura la manifestazione d’interesse per partecipare al titolo di Capitale italiana della Cultura per l’anno 2025. .Hanno tempo fino al 13 settembre per preparare il dossier di candidatura che sarà sottoposto alla valutazione di una commissione di sette esperti nella gestione dei beni culturali e dovrà contenere un progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del cronoprogramma e delle singole attività previste. Entro il 15 novembre 2022 la commissione definirà la short list delle 10 città finaliste e la procedura di valutazione si concluderà entro il 17 gennaio 2023. Il titolo di Capitale italiana della Cultura, voluto dal ministro della Cultura Dario Franceschini, viene conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto. Procida detiene il titolo per il 2022, Bergamo e Brescia saranno Capitali italiane della Cultura per il 2023 e la città di Pesaro assumerà il titolo nel 2024. . .

CARMEN INFIAMMA L’ARENA    Arena di Verona, venerdì 17 giugno 2022 ore 21,15 inaugurazione del 99° Festival lirico con Carmen di Bizet. Oltre 13mila candeline tremolanti tra le antiche pietre, ancora calde di sole, accendono la spumeggiante ouverture  percorsa da echi musicali appena accennati, poi dipanati con arie e fraseggi in “corso d’opera”, che evocano colori e passioni in una Siviglia di primo Ottocento, tra soldati, sergenti, brigadieri, popolani, sigaraie,  contrabbandieri e toreri (9 repliche fino al 27 agosto).  Un vivace  affresco che s’innerva sulle idee di Franco Zeffirelli di quell’indimenticabile allestimento del 2009 in cui ha firmato regia e scene.  La favola 2022 dell’Arena, che s’appresta a spegnere il prossimo anno le candeline del centesimo Festival (dal 1913), è appena iniziata. Sul podio Marco Armillato. “Dobbiamo tornare a vedere con entusiasmo, speranza, trepidazione (parole e sentimenti di Cecilia Gasdia Sovrintendente e Direttore Artistico)  la luna che sorge sulle nostre guglie da fiaba, su tende gitane, piramidi dorate, mentre l’aria si riempie del canto e della musica universale dei nostri maestri fino all’ultimo degli spalti. Abbiamo voglia, anzi la necessità, di vivere appieno tutto questo, di tornare a respirare … e l’Arena è puro ossigeno”. (In cartellone anche Aida, Nabucco, La Traviata, Roberto Bolle and Friends, Turandot, Carmina Burana e Domingo in Verdi Opera Night).  Questa è l’Italia che ci emoziona.

CREDITO D’IMPOSTA. DOMANDE FINO AL 16 GIUGNO Ancora qualche giorno per la presentazione delle domande delle strutture ricettive per la concessione del credito d’imposta. di cui all’articolo 79 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126. I nuovi termini partono dalle ore 12 del 13 giugno 2022 alle 12 del 16 giugno 2022, accedendo alla piattaforma dedicata. L’intervento, riservato al comparto turistico ricettivo, è finalizzato  alla riqualificazione delle strutture immobiliari in uso .L’agevolazione consiste in un credito d’imposta nella misura del 65% delle spese sostenute, entro il massimo di 200.000 euro, per interventi di: manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo,  ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche,  incremento dell’efficienza energetica,  adozione di misure antisismiche,
acquisto di mobili e componenti d’arredo, realizzazione di piscine termali, per i soli stabilimenti termali, acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali, per i soli stabilimenti termali. Il credito d’imposta è riconosciuto nei limiti delle risorse disponibili pari a 380 milioni di euro.

UN’ESTATE A STRAPPI?  Se le parole d’ordine sono sicurezza e qualità (è quanto emerso in un dibattito della diretta web R3start! dei giorni scorsi), dobbiamo convenire che le agenzie di viaggio potrebbero riacquistare in questi mesi di post Covid autorevolezza, fiducia e lavoro. Il ritorno alle prenotazioni –  viene detto –  ha ripreso respiro da aprile ad oggi.  I  “ma” sono comunque molti.  Per Remo Vangelista (direttore responsabile di Ttg Italia), “scontiamo molte situazioni: la prima è legata ai prezzi, un po’ elevati, figli dell’aumento del prezzo delle materie prime. Sono aumentati i costi di viaggio, degli hotel e con i voli siamo tornati un po’ indietro negli anni, con tariffe al rialzo. Il costo del carburante è in forte aumento. Negli ultimi due anni compagnie e aeroporti avevano ridotto la forza lavoro. Rimettere ora in pista gli stessi voli del 2019 non è possibile. È un discorso tecnico, molti piloti devono rinnovare le licenze. In questi giorni abbiamo assistito a forti ritardi e cancellazioni di voli. Prepariamoci a un’estate a strappi”. Francesca Rovati (media manager di Svizzera Turismo) è fiduciosa in un ritorno ai livelli pre Covid  “ma sarà un processo lungo. La pandemia ci ha segnato profondamente, ora c’è la tendenza a riscoprire ciò che è autentico, vicino e inaspettato”. Per Paolo Pittini (Chief of strategy di Slowbike24) il trend è in crescita ma l’Italia sta arrivando tardi. Quello della bike è un turismo alto spendente. Problemi? “L’approvvigionamento delle biciclette che per questo settore è assimilabile all’aumento dei costi del carburante per il comparto aereo.

CAMERIERI. PER LA FIPE CONTRATTI  PIRATA Se i contratti dei camerieri vengono applicati correttamente  non ci dovrebbero essere problemi per i camerieri. Se scarseggia però la loro disponibilità il motivo è un altro. Secondo Enrico Stoppani presidente di Fipe-Confcommercio il settore sconta un problema di reputazione: il lavoro di un cameriere non viene convenientemente valutato. E aggiunge che il reddito di cittadinanza è una causa parziale, dal momento che la legge di Bilancio revoca il beneficio a chi rifiuta due offerte di lavoro. Per il presidente Fipe  il problema è legato ai contratti pirata che non rispettano i minimi tabellari e non applicano le garanzie dei contratti collettivi. Per uscire da questa situazione occorre rafforzare le scuole professionali, recuperare mano d’opera dall’estero e puntare sulla decontribuzione anche a tempo parziale. Da parte sua e in altra sede il ministro Garavaglia parla di contratti da rivedere. “Il  periodo stagionale – ha commentato – è troppo breve, bisogna trovare modalità per allungarlo, si può lavorare con il welfare aziendale. Però bisogna metterci mano. Perché, attualmente è evidente che il mercato del lavoro è ingessato e bloccato” . Rilancia poi l’idea di lasciare parte del reddito di cittadinanza a coloro che accettano un lavoro stagionale.

CONTRIBUTI  PER FESTE E CERIMONIE  Pronte le istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate per  accedere al contributo a favore dei settori wedding, feste e cerimonie, hotel, ristoranti e catering previsti dal decreto “Sostegni bis”. Va ricordato che I contributi sono alternativi. Tra i beneficiari rientrano  le imprese con sede legale o operativa in Italia, che nel 2020 hanno subito una riduzione dei ricavi e del risultato d’esercizio non inferiore al 30% rispetto all’anno precedente. Per i soggetti costituiti nel 2019 il confronto dovrà essere effettuato sul fatturato tra il periodo di operatività di tale anno e lo stesso periodo del 2020.. Approvati anche il modello e le modalità per la trasmissione dell’istanza, che può essere effettuata in via telematica fino al 23 giugno. L’importo riconosciuto sarà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario. Il modello per richiedere il contributo deve essere trasmesso dal 9 giugno al 23 giugno 2022 utilizzando i canali telematici delle Entrate o il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia. La trasmissione può essere effettuata anche da un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche del portale “Fatture e Corrispettivi”. In alternativa il richiedente può conferire una specifica delega. L’istanza deve contenere, tra l’altro, l’indicazione del possesso dei requisiti previsti, l’attestazione del non superamento dei limiti degli aiuti di Stato e la sussistenza degli ulteriori requisiti definiti dal Temporary Framework. L’intervento non supererà i 2,3 milioni di euro per beneficiario; e sarà concesso entro il 30 giugno 2022.

 SENATO . OK AL RISARCIMENTO   BALNEARI L’articolo per la riassegnazione delle concessioni balneari con finalità turistico-ricettiva entro il 31 dicembre 2024 (contenuto nel disegno di legge sulla concorrenza approvato la settimana scorsa dal Sernato) conferma quanto previsto e cioè che in sede di affidamento della concessione, ci debba essere adeguata considerazione degli investimenti, del valore aziendale dell’impresa e dei beni materiali e immateriali, della professionalità acquisita anche da parte delle imprese turistico-ricettive che gestiscono concessioni demaniali, oltre alla valorizzazione di obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori, della protezione dell’ambiente e della salvaguardia del patrimonio culturale. È, inoltre, previsto che le concessioni balneari siano affidate sulla base di procedure selettive nel rispetto dei principi di imparzialità, non discriminazione, parità di trattamento, trasparenza e adeguata pubblicità, da avviare in anticipo rispetto alla scadenza. Dovranno anche essere definiti criteri uniformi per la quantificazione dell’indennizzo per il concessionario uscente, a carico del concessionario subentrante. Il ministro Garavaglia rende noto che nei decreti delegati verranno tutelate le imprese a conduzione familiare che rappresentano il 75% del totale. .

 

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