di VINCENZO CENITI-
TURISMO. ANCORA GARAVAGLIA? Nuovo Governo, nuovo ministro per il Turismo? Chiunque sia, dovrà avere le necessarie competenze per un impegno che vale il 13% del Pil italiano e dovrà avere autorevolezza nel CdM e nei rapporti con le regioni e gli operatori del settore. Se resterà Garavaglia, occorrerà continuità all’azione da lui avviata che ha dato, con le dovute riserve, buoni risultati considerando i freni della pandemia. Gli va dato atto di aver gettato le fondamenta per la ristrutturazione del dicastero “Solo Turismo” senza impropri apparentamenti e di aver favorito una nuova coscienza dei cittadini nei riguardi dell’Italia. “Per fidelizzare i turisti – ha ricordato – si deve puntare sulla qualità del prodotto turistico in ogni sua componente. Su questo abbiamo investito e raccolto. Occorrono però più risorse”. Si chiede ora continuità nei percorsi tracciati, uniti a nuovi gesti di fantasia politica finalizzati a posizionare stabilmente l’Italia ai vertici della domanda. Da parte nostra gli siamo grati per l’audizione del 2021 ascoltando le indicazioni di Unionturismo su temi importanti come la governance con una legge-quadro (in visione europea), la nuova normativa alberghiera per l’applicazione del Pnrr, gli aiuti alla mobilità lenta, la territorialità regionale delle guide turistiche, le terme (sia come prevenzione, che come fitness), la razionale applicazione dei distretti turistici, le facilitazioni al turismo scolastico, le aspettative dei balneari in virtù della Bolkestein e una corretta interpretazione dei valori dell’Anno Santo 2025. Parola d’ordine: guai per l’Italia a perdere il podio e far retrocedere il ministero del Turismo a posizioni di retroguardia.
SUMMIT TURISMO A CHIANCIANO TERME Il Parco Acqua Santa delle Terme di Chianciano ospiterà il prossimo 28-29 ottobre la Conferenza programmatica del Turismo che ci rimanda con la memoria al 1967 quando venne celebrata a Roma la prima Conferenza Nazionale del Turismo voluta dall’allora ministro Achille Corona in un’Italia pronta a conquistare primati mondiali. A Chianciano si parlerà di sostenibilità economica ed ambientale, del mondo del lavoro nel turismo, di governance territoriale, di inquadramento normativo europeo. In parallelo alla Conferenza, si svolgeranno incontri territoriali organizzati da ENIT, sui temi dell’enogastronomia come volano di turistico con particolare riguardo alla Valdichiana Senese. E’ prevista la partecipazione del ministro del Turismo e dei rappresentanti nazionali e regionali delle principali associazioni e federazioni che costituiscono lo stakeholders del settore, insieme ai principali tour operators e società interessate. La Conferenza rappresenterà un momento di riflessione sull’evoluzione dell’industria del turismo nazionale da cui deriveranno indicazioni per le politiche che troveranno spazio nel Piano Strutturale (PST), che il ministero dovrà presentare entro il termine di questo anno. .
ENIT. ITALIA OVUNQUE A bocce ferme e con Ferragosto in archivio pensiamo al nuovo look che si dà l’Italia per le competizioni turistiche del prossimo autunno. L’Enit è impegnato nell’attività di restyling per il rinnovo di tutta la comunicazione corporate B2c, mice e lusso. Si è partiti dal logo per poi intervenire su tutti gli strumenti aziendali e la nuova immagine è presente anche sul sito dell’Agenzia Nazionale del Turismo. Grande successo per la campagna #Liveitalian nel mondo: L’Italia è arrivata con una campagna dedicata in luoghi cult e ad alta frequentazione. L’estate ha avuto testimonial d’eccezione tra cui Roberto Bolle, Bebe Vio, Stefano Boeri e Renzo Rosso, ambassador della campagna LiveItalian all’aeroporto di Francoforte sul Meno, al centro di Londra e sui maxi schermi digitali a Times Square a New York. Inoltre sul sito ufficiale Italia.it, oltre a tutti i nuovi materiali, sono via via pubblicati racconti e articoli sul Belpaese a firma dei protagonisti della campagna.
MONTAGNA REGINA DEL TURISMO Numeri alla mano ed exit poll, Alpi, Dolomiti e Appennino hanno fatto il pieno ed entro la fine della stagione le strutture ricettive alberghiere ed extra (indagine Jfc – Consulenza Turistica Territoriale) toccheranno quota 71 milioni di presenze, contro i 49 milioni registrati lo scorso anno. Sul podio Cortina d’Ampezzo, seguita da Courmayeur e Madonna di Campiglio. Ad emergere tra le mete più gettonate al relax: Bormio e Bressanone, tra quelle preferite a chi cerca il divertimento si piazza Livigno, mentre perfette per le famiglie sono Andalo, Asiago e Canazei. Re della sostenibilità, San Vigilio di Marebbe e Molveno.
LADRI D’ALBERGO Ogni anno lastminute.com ci delizia con i dati sui furti in hotel. Tra gli oggetti più rubati (sondaggio su 500 strutture in tutto il mondo) al primo posto gli asciugamani (87%), seguiti dai prodotti beauty (60%) e da stoviglie e posate (52%). La classifica continua con pantofole (39%), accappatoi (34 %), telecomandi (28%) e biancheria da letto (23 %). Ci sono poi ladri più sofisticati che prediligono appendiabiti (17%); asciugacapelli, lampadine e lampade; sveglie (5%); telefoni (3%); bollitori e batterie (3%). Anche piante e tende. REVIVAL DEL TURISMO D’ANTAN Agli inizi degli anni Sessanta, presso il neo Corso di perfezionamento in Economia del Turismo nella facoltà di Economia e Commercio di Firenze, l’allora preside Alberto Bertolino scriveva che a muovere il turismo era il bisogno di riposo biopsichico dopo l’attività lavorativa. Ne erano testimonianza le attenzioni per le città termali (Montecatini, Abano, Salsomaggiore, Ischia, Chianciano) e i prolungati e rilassanti soggiorni marini e montani. In anni successivi con l’aumento della velocità dei mezzi di comunicazione, il coinvolgimento delle masse, il desiderio di saperne di più, gli stimoli dell’ignoto, il web, i social, la migliore disponibilità di reddito e di servizi ad ogni livello, si è andata affermando una nuova motivazione, più intrigante, il desiderio di innovazione soddisfatto con ripetute incursioni di pochi giorni in varie destinazioni, soprattutto nelle città d’arte. Non più dunque ozioso riposo nel tempo “liberato” dal lavoro, ma frenetica ricerca di emozioni e di nuove esperienze, saltando da qua a là per vedere il più possibile, fotografare, filmare, messaggiare, socializzate tra sudori, ali di folla, apericena, discoteche, parchi di divertimento ed altro. Oggi il bisogno di riposo, di quiete, di verde e di antichi borghi recupera spazio e consensi manifestandosi seppur in forme e modalità diverse da quelle di oltre mezzo secolo fa. Occorrerà tenerne conto.
EMILIA ROMAGNA. TERME A FERRAGOSTO Tra le tante manifestazioni che hanno animato il Ferragosto in ogni angolo d’Italia, ci incuriosisce la “Notte Celeste” celebrata alla Terme dell’Emilia e Romagna. Una festa sotto le stelle tra antichi borghi e città ospitali, con spettacoli, eventi e suggestive atmosfere. Località e centri termali della “terra dello star bene” hanno proposto nel weekend di mezza estate un cartellone carico di appuntamenti. In particolare trattamenti benessere per viso e corpo, bagni in piscine termali, wellness ed altro. Anche spettacoli, animazione, musica, passeggiate, escursioni e percorsi naturalistici. Se ne sono interessati l’Apt Servizi Emilia-Romagna in collaborazione con le Destinazioni Turistiche (Visit Romagna, Visit Emilia e Territorio Turistico Bologna-Modena) il Coter, i Comuni e i Centri Termali.
ANCORA APERTA LA FERITA DEL TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA Sei anni fa, nel 2016, un terremoto di magnitudo 6,0 con epicentro a Castelsantangelo sul Nera nelle Marche sconvolse il centro Italia distruggendo Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto tra Lazio e Marche. Un anno dopo, nuova scossa con epicentro a Capitigliano in Abruzzo, coinvolgendo ben 4 regioni e 138 comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Oltre 600 vittime, 400 feriti e 41.000 sfollati. Trenta miliardi di euro di danni tra edilizia pubblica e privata. Ad oggi – come ci ricorda Barbara Cacciolari consigliere di Unionturismo – la spesa complessiva ha superato i 6 miliardi di euro, i cantieri completati sono 7.256, riconsegnate 16.520 singole unità’ immobiliari alle famiglie, abitazioni, uffici, negozi, su 128.000 unità da ricostruire. Nel suo report aggiunge “ 25.000 persone da 6 anni ancora non vivono sotto un tetto stabile, altre 8.000 persone abitano ancora nelle casette che allo stato attuale necessitano di cure e manutenzione. La ricostruzione è partita, anche se a frenarla sono intervenuti eventi esterni, come il Covid che ha di certo procurato ritardi e incertezze. M il ritardo maggiore si registra negli edifici pubblici e nei lavori sulle chiese, ad oggi sono stati chiusi 365 cantieri, una goccia nell’oceano. Per garantire una ricostruzione più veloce, il commissario Legnini promette il prossimo varo del Testo Unico delle Ordinanze, previsto per il mese di ottobre, unitamente ad una nuova piattaforma digitale gestionale al fine di completare il difficile percorso di semplificazione delle procedure. Certamente la lentezza della macchina della ricostruzione ha purtroppo coinvolto le popolazioni locali, incentivandone l’esodo, a discapito del rientro nei borghi inagibili e lesionati. Il ripopolamento dei luoghi sarà un tema importantissimo da affrontare, oltre la ricostruzione, al fine di evitare di perdere i custodi di un patrimonio inestimabile, il popolo resiliente. Un appello (che facciamo nostro) lo rivolgo ai tecnici, alle imprese, ai governanti di ogni ordine e grado: fate presto! .