Turismo, Erbetti (M5S): “L’assessore De Carolis rifletta prima di rispondere”

VITERBO – Riceviamo da Massimo Erbetti (consigliere comunale M5s) e pubblichiamo: “Ringrazio l’assessore De Carolis, per la pronta risposta, ma a volte, forse, prima di rispondere, sarebbe opportuno riflettere. Assessore, non ho mai detto che i turisti volessero partecipare all’evento, ma vedere il Duomo, cosa che lei stesso ha detto fosse possibile a qualunque ora, (riporto quanto da lei inviato ai giornali).
“Ovviamente, le restrizioni riguardano chi intenda partecipare all’evento e non chi avesse voluto visitare il Duomo o il Museo del Colle del Duomo che sono rimasti perfettamente accessibili secondo i protocolli previsti”
Per cui la sua “difesa” si contraddice da sola. Si può andare al Duomo? Lei dice di sì, ma nella realtà dei fatti non è permesso: “domani mattina”, capisce Assessore? Ai turisti non è stato consentito accedere alla piazza, per andare al Duomo. Prima che mi risponda frettolosamente per l’ennesima volta, le voglio dire che “l’ennesima fonte anonima”, non è poi così anonima come dice lei, visto che ero io ad accompagnare i turisti, se vuole posso anche farlo testimoniare da loro stessi.
Per quanto riguarda poi le norme anti covid, che lei sostiene io non conosca, credo che se il problema fosse il rispetto delle stesse, l’amministrazione dovrebbe prevedere il contingentamento degli ingressi in ogni piazza, via e durante la movida notturna, cosa che lei sa benissimo non avviene.
Un’ultima cosa, non si trinceri dietro la scrupolosità e l’efficienza degli operatori culturali e gli addetti, perché nessuno ha messo in dubbio le loro capacità e i loro sforzi in un periodo così difficile.
Detto questo, torno a rinnovarle il quesito e l’invito fatto ieri.
Lei assessore tornerebbe in una città dove è trattato a pesci in faccia?
Attendo una sua risposta e se proprio non volesse darmela, non si preoccupi, io Viterbo la amo a prescindere, ma quei turisti hanno il diritto di ricevere le scuse e lei, dovrebbe avere il dovere morale di porgerle a nome di tutta la città“.

 

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