Turismo, Marini (FI): “No al rosso indiscriminato, valutare caso per caso”

ROMA – “Continuiamo a leggere e ad ascoltare che la pandemia è tornata a correre e che, quindi, sarà inevitabile arrivare al colore rosso per tutte le Regioni o quasi. Evidentemente, questo anno drammatico, in cui non solo abbiamo avuto quasi 100mila morti, ma abbiamo visto interi settori del nostro Paese, a partire dal turismo, ridotti praticamente alla fame, non ci ha insegnato nulla. Chiudere tutto, senza fare differenze tra le diverse situazioni esistenti all’interno delle stesse Regioni, rappresenterebbe una sconfitta inaccettabile, che darebbe il colpo di grazia ai comparti più colpiti dalla crisi”. Giulio Marini, responsabile Turismo di Forza Italia nel Lazio, mette in guardia sulle conseguenze catastrofiche di un’Italia tutta in rosso: “Ognuno di noi comprende che le varianti del virus stanno creando problemi e che una terza ondata è alle porte. Ma è chiaro anche che non si può generalizzare, chiudendo tutte le attività indiscriminatamente, senza tenere conto delle zone in cui i contagi dilagano e di quelle in cui, invece, il Covid-19 è ampiamente sotto controllo”. “L’appello che rivolgiamo al Governo – conclude Marini – è di non prendere decisioni avventate e di valutare con estrema attenzione dove chiudere e dove no, facendosi aiutare in questo esame non solo dai virologi, ma anche da chi ha il polso della situazione locale, come presidenti di Regione e sindaci. Così come si è dato il colore bianco alla Sardegna, che ha mostrato di saper essere virtuosa, si può e si deve fare altrettanto in quei Comuni e in quei comprensori territoriali che hanno dimostrato, anche per la collaborazione dei cittadini, che il virus si riesce a contenere. Penalizzare tutti, senza distinzioni, rappresenterebbe un tragico errore, che un esecutivo attento, come ha già dimostrato di essere quello guidato dal presidente Draghi, non può commettere”.

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