Turismo Roma Capitale: lotta al lavoro irregolare e ad evasione fiscale siano priorità

ROMA – Sono almeno 30mila le lavoratrici e lavoratori occupati senza contratto e rapporti di lavoro regolari nelle oltre 12 mila strutture ricettive extra alberghiere irregolari individuate, fino ad ora, dal Comune di Roma. Lavoratrici e lavoratori che si occupano di accoglienza e assistenza dei turisti, pulizie, manutenzione e altri servizi e che svolgono la loro attività senza alcuna tutela contrattuale, retributiva e, troppo spesso, in assenza di adeguate misure di sicurezza. Sono i numeri a raccontare l’urgenza: un territorio come il nostro, dove l’incidenza del lavoro nero e grigio è del 15% e sopra la media la media nazionale del 12% determina di fatto una bolla di irregolarità che richiede un forte intervento delle istituzioni a tutti i livelli, a partire dal Campidoglio. Apprezzabile quindi la dichiarazione del Comune di Roma che, proprio in queste ore, ha affermato il proprio impegno nella lotta all’evasione fiscale legata al turismo irregolare, che dovrebbe consentire il recupero di circa 40 milioni di euro di tassa di soggiorno non versata. Un impegno che andrebbe esteso anche ad altri settori nei quali, importanti sacche di economia sommersa sottraggono risorse che potrebbero invece essere destinate al potenziamento dei servizi alla cittadinanza ed alla riduzione della pressione fiscale dell’addizionale comunale all’IRPEF. Su questi temi, dunque, è bene che il Campidoglio faccia la sua parte ed aumenti gli sforzi. Inoltre, anche per l’importanza del ruolo che ricopre Roma come Capitale del Paese, crediamo sia necessario l’impegno di tutte le forze politiche per intervenire a livello nazionale sul piano normativo per contrastare un fenomeno, quello del turismo irregolare – che assieme all’evasione fiscale ed alla concorrenza sleale, nasconde, come dimostrano i dati rilevati, lavoro sommerso e sfruttamento – , per la creazione di lavoro regolare e di qualità, garantendo diritti e tutele a chi lavora e, attraverso questo, qualificando l’offerta turistica, evitando che il Giubileo si trasformi in una macchina di lavoro sommerso ed evasione fiscale.

Filcams Cgil Roma Lazio, Cgil Roma e Lazio

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