Tuscania, un lettore ci segnala le vicissitudini della cooperativa sociale bio TeveRiva

TUSCANIA ( Viterbo) – Riceviamo da Dario Mencagli e pubblichiamo: “Caro Direttore,
ti propongo un indovinello, come usava tempi addietro.
“Che differenza passa tra una cassetta PIENA DI CARTE e una cassetta PIENA DI VERDURE?”
Risposta: “Che, se aspetti una settimana, le carte sono ancora belle fresche e sane.
La verdura, invece, è andata a male e tocca di buttarla tutta!”
Mi viene in mente spesso questa differenza, specialmente quando si pensa a chi lavora in città, con le carte, e chi lavora in campagna, con gli ortaggi.
Senti cosa è successo alla cooperativa sociale bio TeveRiva, che produce ortaggi a Tuscania.
Anche adesso continua a rifornire cittadini chiusi in casa e il mercato bio del sabato, in via della Polveriera, a Pianoscarano (Viterbo).
Le persone della cooperativa le conosco direttamente, non per sentito dire!
A giugno 2019 hanno fatto richiesta di un attacco Elettrico Enel. Per vicende che lascio perdere di elencare, hanno avuto l’attacco solo a marzo 2020.
Hanno montato una pompa elettrica trifase nel pozzo. Ma, quando sono andati ad collegare, hanno scoperto che l’ENEL aveva messo la monofase.
Salti mortali e telefonate per correggere l’errore. Finalmente venerdì 20 vengono i tecnici da Tarquinia a fare il sopralluogo e dicono che faranno l’allaccio lunedì 23.
Dopo poco telefonano per dire che, per ordini superiori, l’intervento è considerato normale e quindi vietato dalle nuove leggi di emergenza.
Loro eseguono solo. Non hanno numeri per chiamare i responsabili che hanno dato l’ordine. Dicono di fare un FAX al numero Enel previsto per reclami!
Posta elettronica: niente!
(Una curiosità: dove vai tu a fare i fax in tempi normali? E quando tutte le agenzie di pratiche sono state chiuse?)
Telefonano, quelli della cooperativa, al numero dedicato per le emergenze della Prefettura.
Rispondono che l’agricoltura è strategica e urgente e che l’Enel deve intervenire, ma per far intervenire la Prefettura, la cooperativa TeveRiva deve mandare una PEC, e interverranno in 5 giorni.
Domanda: dopo 10 giorni, che fine avranno fatto le piantine sul campo per i raccolti di primavera e le verdure?
Cosa mangeranno i funzionari dell’Enel e della Prefettura?
Chi dalla città cercherà verdure, che risposta può aspettarsi?
“Mandateci un Fax e poi vedremo”?

Un saluto di cuore, con pace e bene!

P.S.
Proprio stamattina, alla rassegna stampa di radio 3, un cittadino segnalava che tutti i supermercati (non i negozietti!) del suo quartiere avevano aumentato alcuni ortaggi da 1€ a 2-2,5€ KG: però i grandi giornali non ne parlano.
Il giornalista conduttore ha detto che si sarebbe informato. Aspettiamo i risultati domattina”.

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