Ucciso il leader di Al Qaida Ayman al-Zawahri

E’ stato ucciso il leader di Al Qaida Ayman al-Zawahri. Lo ha comunicato dal balcone della Casa Bianca lo stesso presidente Usa, Joe Biden, in isolamento a causa del Covid. Si è trattato si un’operazione di “precisione”. Il raid è stato pianificato per oltre sei mesi. Il leader di Al Qaida è stato ucciso nella notte fra sabato 30 luglio e domenica 31 luglio nel corso di un’operazione condotta dalla Cia con un drone da cui sono stati lanciati due missili Hellfire. Si trovava sul balcone di una casa nel centro di Kabul quando è stato colpito e ucciso. Illesa la sua famiglia. Nessuna vittima civile. La casa era di proprietà di un consigliere aiutante di uno dei leader dei talebani, Sirajuddin Haqqani. Proprio i membri della rete Haqqani si sono affrettati a prendere il controllo dell’abitazione, cercare di nascondere il fatto che vi si trovava il leader di Al Qaida e spostare rapidamente la sua famiglia. Nonostante questo gli Stati Uniti hanno le prove che al-Zawahri è morto. Su Al Qaida Ayman al-Zawahri pendeva una taglia da 25 milioni di dollari.

I talebani condannano l’operazione ritenendola una “chiara violazione dei principi internazionali e dell’accordo di Doha. Queste azioni sono contro gli interessi degli Stati Uniti, dell’Afghanistan e della regione”. Al-Zawahri, una delle menti degli attacchi dell’11 settembre, aveva assunto le redini dell’organizzazione terroristica nel 2011 dopo l’uccisione di Osama bin Laden, di cui è stato per anni il braccio destro. “Quando ho messo fine alla missione militare americana in Afghanistan quasi un anno fa, ho deciso che gli Stati Uniti non avevano più bisogno di avere uomini in Afghanistan – ha detto Biden- In quel momento ho promesso agli americani che avremmo continuato a condurre efficaci operazioni antiterrorismo in Afghanistan. Lo abbiamo fatto. Non consentiremo all’Afghanistan di diventare un paradiso sicuro per i terroristi “.

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