Ufficio scolastico, la lettera aperta della Consulta Provinciale degli Studenti di Viterbo

VITERBO – Riceviamo la lettera aperta dei rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti di Viterbo e pubblichiamo.

“Gentile Dirigente,

Le scriviamo questa lettera aperta per esprimerle lo sconforto che abbiamo provatoscoprendo che il suo Ufficio ha realizzato una consultazione degli studenti, senzacoinvolgerci. La Consulta Provinciale rappresenta gli studenti e le studentesse delle scuole superiori; citroviamo, quindi, a svolgere il difficile compito di interpretare le istanze e le esigenze per dardare loro voce di fronte agli organi preposti.Per quanto ci impegniamo, siamo consapevoli di non riuscire sempre ad assolvere al meglioal nostro compito di rappresentanti, soprattutto nella tanto delicata situazione dovuta al COVID. Per questo, abbiamo apprezzato molto l’intervento comprensivo e incoraggiante che ci harivolto durante la nostra prima riunione plenaria.Speriamo lei possa comprendere quindi il sentimento di delusione che scaturisce in noi ilvedere l’Ufficio scolastico promuovere un questionario senza il coinvolgimento di noirappresentanti. I questionari sono certamente uno strumento utile che abbiamo utilizzato anche noi indiverse occasioni, pensiamo però che il nostro compito di rappresentanti non sia unicamentequello di diffondere e sostenere un’iniziativa.

Essere rappresentanti vuol dire, secondo noi, anche confronto, coinvolgimento edelaborazione collettiva di ampio respiro che tenga conto della visione di noi studenti, perchépensiamo che siano i rappresentanti avere un’idea autentica e reale della situazione perpoter dare voce agli studenti e le studentesse che li hanno votati ed eletti. In passato, stimolati dall’ufficio scolastico, abbiamo composto commissioni che hannodiscusso e approvato documenti consultivi, abbiamo prodotto indagini, consultazioni eabbiamo partecipato a diversi momenti di contrattazione sociale. Ci troviamo ad esprimere quindi il nostro dispiacere per tutti gli studenti e tutti irappresentanti che non hanno potuto contribuire al dibattito sentendosi scavalcati eabbandonati in questa circostanza. Speriamo di essere riusciti a comunicare il nostro stato d’animo e ci auguriamo di potertornare presto a confrontarci”.

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