Uil Scuola, Somigli: “Identità, coerenza e squadra: i nostri valori in vista delle elezioni delle RSU”

VITERBO – “Identità, coerenza e squadra. Davanti a noi abbiamo mesi difficili ma entusiasmanti in cui dimostreremo, ancora una volta, di essere un sindacato di massa, un punto di riferimento stabile”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo Silvia Somigli avviando così il percorso che porterà alle prossime elezioni delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) e alla stagione congressuale che si aprirà a breve per tutto quanto il sindacato.

“La stagione congressuale inizia oggi e si concluderà a settembre – prosegue Somigli –. Per noi questo rappresenta un momento di continuità per portare avanti la nostra crescita e il nostro modello di scuola. La nostra deve essere una battaglia culturale e politica, oltre che sindacale. Siamo un sindacato laico, libero, plurale e riformista. Le nostre idee, anche diverse tra loro, rappresentano la nostra forza”.

Grande spazio alle imminenti elezioni RSU. “Saranno – dichiarano Cinzia Toma (Ic Carmine), Teresa Ricci (Ic Canevari), Cristina Foggetti (Cipia), Claudia Foggetti (IcVanni) e Michele Carlone (Ic Vanni)

un crocevia importante per cogliere i frutti del nostro lavoro. In questi mesi abbiamo fatto un lavoro eccezionale, siamo riusciti a valorizzare ancora una volta il nostro rapporto con i territori, elemento da sempre distintivo della nostra organizzazione, in funzione dei valori e dei principi che ne rappresentano l’identità”.

Per quanto riguarda invece il contratto, “siamo in un momento di stallo nei rapporti con il ministro Bianchi che tutti noi speriamo si risolva, sulla base di una nuova fase politica – spiegano Paola Maggio Aprile (Ic Grotte S.Stefano), Marco Taschini (Ic Grotte S.Stefano), Sabrina Eusepi (Ic Montefiascone), Graziella Fava e Martina Ceccarelli (Istituto Dalla Chiesa Montefiascone). Non accetteremo tuttavia soluzioni al ribasso. Il contratto dovrà rispettare gli accordi presi e tenere conto anche del potere d’acquisto delle retribuzioni, già le più basse nell’ambito del Pubblico Impiego”.

“Le risorse disponibili per il rinnovo del contratto nazionale – ha concluso infine Silvia Somigli – sono insufficienti per pensare ad uno scambio. Servono risorse ulteriori per finanziare il rinnovo del prossimo contratto. Non possiamo accettare che un contratto collettivo venga firmato da un solo sindacato. Rispettiamo le idee di tutti anche se non le condividiamo, ma non tolleriamo che passi questa logica perversa”.

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