VITERBO – “Non possiamo restare indifferenti di fronte alla violenza, la violenza che colpisce il mondo della scuola e la società in generale”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.
“Una violenza – spiega Somigli – che vede per protagonisti i giovani e che interroga direttamente le famiglie nel loro ruolo sia di genitori che di lavoratori. Giovani che aggrediscono o uccidono le loro compagne o ex compagne, giovani che uccidono persone adulte, giovani che si rendono protagonisti di atti di violenza urbana o che fanno della violenza un vero e proprio culto se non addirittura una vera e propria cultura”.
“Dall’altra – prosegue Somigli – ci sono però anche genitori che talvolta legittimano se non addirittura restano indifferenti di fronte a quanto accade ai loro figli. Fino a rendersi loro stessi protagonisti di atteggiamenti violenti come spesso accade anche nei confronti del personale scolastico o medico, come successo più volte di recente. Genitori che poi rivestono ruoli lavorativi dove quegli atteggiamenti passano e condizionano altri fronti al di fuori di quello familiare”.
“E’ necessario fermarsi – conclude Somigli –, è necessario riflettere e trovare gli strumenti giusti per affrontare tutto ciò che sta accadendo e che rischia di sfuggirci di mano, coinvolgendo le istituzioni, le famiglie, il mondo della scuola. A partire dal territorio”.
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