Un caffè con TusciaTimes fra storia, letteratura e curiosità

di ANNA MARIA STEFANINI-

“In un caffè ho trovato me stesso” scrisse Cesare Pavese. Eduardo de Filippo: “Quando io morirò, tu portami il caffè, e vedrai che io resuscito come Lazzaro.”

La passione degli italiani, dei viterbesi e dei napoletani in particolare, per il caffè dura da secoli: tra tutti i popoli, però, i napoletani sono forse coloro che meglio hanno saputo integrare il caffè nelle loro tradizioni, diventando maestri nell’arte della preparazione dell’espresso napoletano e trasformandolo in un vero e proprio vessillo dell’essere napoletani.

A Viterbo prima si era doliti incontrarsi al Gran Caffè Schenardi, ma ancora oggi, nonostante sia chiuso il bar storico più artistico, ci sono molte caffetterie di qualità.

“Per riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco”, scrive Erri De Luca: il rito del caffè diventa simbolo di una convivialità trasversale, che scavalca le differenze sociali e le generazioni e accomuna ricchi e poveri, fortunati e sfortunati, giovani e anziani, in una solidarietà e in una fratellanza senza confini, tipica dello spirito italiano e, in particolare, partenopeo.
Totò, Pino Daniele, Luciano De Crescenzo, Massimo Troisi: non c’è un artista napoletano che non abbia omaggiato la bevanda decantandone i pregi e gli effetti benefici.
E, benché nel titolo di un suo celebre film Troisi affermi che “il caffè lo rende nervoso”, non c’è malumore che tenga davanti a una fumante tazzulella ‘e cafè: perché non c’è luogo migliore dove condividere le gioie e i dolori della vita quotidiana che davanti a una bella tazza di espresso nero e bollente.
Il nostro Giuseppe Verdi affermò: “Il caffè è il balsamo del cuore e dello spirito.”

Il caffè espresso dunque non è una semplice bevanda, ma un rito e in esso c’è anche un po’ di storia degli italiani.

Da poco è stata approvata all’unanimità la candidatura del caffè espresso italiano a patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco.

Il Mipaaf ha dato così il via libera. In Italia il caffè è molto di più di una semplice bevanda: è un vero e proprio rito, è parte integrante della nostra identità nazionale ed è espressione della nostra socialità che ci contraddistingue nel mondo.
Da sempre il caffè scandisce le giornate degli italiani.
E non solo. È nella storia, nella poesia, nell’arte, nella musica.

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