CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Sabato 16 dicembre presso la sala rossa del Comune di Civita Castellana si è svolta la prima edizione di “Un dono per la vita”, iniziativa ideata dall’associazione Ivan Rossi onlus con il patrocinio del Comune di Civita Castellana. Presente il sindaco Luca Giampieri, che ha aperto gli interventi portando i saluti e i ringraziamenti dell’Amministrazione. Alla giovane studentessa in medicina Ginevra Cavalieri è stata, infatti, consegnata la prima moneta speciale dell’associazione Ivan Rossi: una moneta in argento placcato oro, realizzata da mani artigiane, con al centro raffigurato il volto di Ivan. Ginevra ha compiuto un’azione solidale molto importante: ha donato il proprio midollo osseo per aiutare la madre Rossella, anche lei presente in sala.
Visibilmente emozionata, Ginevra Cavalieri si è detta “onorata e lusingata del premio, ma io mi sento di aver fatto solo una cosa normale, perché con il trapianto una persona rinasce: un piccolo gesto può fare veramente la differenza”.
“Un’iniziativa lodevole, che promuove il ricordo di Ivan e valorizza i gesti di solidarietà estrema come quello di cui lui si è reso protagonista – afferma il primo cittadino -. Ringrazio di cuore Rita Fantera, la mamma di Ivan Rossi, e l’associazione che ne porta il nome per le tante iniziative benefiche in Africa e per aver ora spostato il proprio lavoro sul nostro territorio, con la donazione di infrastrutture per i bambini e di defibrillatori alla Croce Rossa. Ringrazio Ginevra Cavalieri, che ha salvato sua madre con la donazione del midollo osseo: un grande gesto di amore e altruismo per il quale riceve il primo ‘Un dono per la vita’. Un ringraziamento, infine, va a Paola Massarelli e all’Admo per il prezioso lavoro di sensibilizzazione tra i cittadini sull’importanza della tipizzazione e dell’inserimento nella banca dati dei potenziali donatori. Ogni gesto di donazione è di vitale importanza: di midollo, di sangue e anche di organi”.
“Con quest’evento, l’associazione vuole omaggiare ogni anno una persona che si contraddistingue per umanità ed altruismo – spiega Rita Fantera -, mettendo in pratica gli stessi valori mostrati nella vita da Ivan”. Rita ha poi elencato i tantissimi progetti solidali che l’associazione che porta il nome di suo figlio ha messo in campo prima in Africa, nel Burkina Faso, e poi al servizio di tutte le realtà solidali locali: dalla Caritas all’Avis, dalla Croce Rossa alle persone con disabilità dei Ragazzi del girasole, solo per citarne alcune.
“Il modo migliore per ricordare Ivan è fare del bene e aiutare gli altri”: ha commentato poi Paola Massarelli, presidente provinciale dell’ADMO – Associazione donatori di midollo osseo, che ha sottolineato l’importanza di mettersi a disposizione si di un’emergenza familiare sia di perfetti sconosciuti. Massarelli ha, quindi, anche raccontato la vicenda che ha riguardato suo figlio, vivo grazie ad una donna inglese che gli ha donato il midollo anni fa. “Per donare il midollo osseo basta avere dai 18 ai 35 anni ed essere in buona salute – ha spiegato la presidente ADMO -, è una procedura a rischio zero per il donatore ma di importanza vitale per il ricevente”.