Un gesto di rispetto e amore per la nostra città

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – Passeggiando per il centro storico della nostra città, si scoprono caratteristiche uniche, che fanno di Viterbo, una città con il quartiere medievale più vasto d’Europa.
Oltre a palazzi signorili, torri e fontane, si possono vedere alcuni lavatoi in buono stato di conservazione, con la presenza di acqua corrente.
Fin dal 1500 circa, iniziarono a comparire in Italia, ma si diffusero in modo importante nel XIX secolo.
Andare a lavare i panni al lavatoio, per la donna, diventava un momento di socialità e di condivisione, dove si poteva confrontare, parlare e spesso aiutare i gesti con il canto.
Questa mattina, gironzolando per i vicoli che da Porta Romana vanno verso Fontana Grande, mi sono soffermata nel lavatoio del Bottalone in Via Vetulonia, attratta da un disegno appeso al muro.
Una bella figura femminile che recita: “Sono la guardiana di questo luogo, per favore non sporcare casa mia!”.
Un messaggio che l’autore Luca Kovacs invita al rispetto di quel luogo, spesso imbrattato da immondizia e da grafie poco piacevoli.

 

 

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