di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- “Viterbo e la sua storia, la città, i monumenti, i dintorni e paesi”, è il libro scritto interamente in versi da Cesare Iacoponi (Montefiascone 28 maggio 1918-Viterbo 20 maggio 2002), che suo figlio Sandro ha recuperato e fatto stampare affinché non si perdesse la memoria e le opere del padre, nativo di Montefiascone, ma viterbese d’adozione. Impiegato statale, poi in pensione, Cavaliere della Repubblica italiana, socio benemerito già presidente e vice presidente dell’associazione aeronautica di Viterbo, già segretario fondatore del gruppo culturale “La Ginestra”, storico, scrittore, poeta, ha da sempre coltivato la sua passione per la poesia in lingua ed in dialetto falisco e viterbese. Nutriva un profondo amore per la sua bella Viterbo per la quale ha commossi cenni di affetto. Vincitore di numerosi premi, tra cui quello della presidenza del Consiglio dei Ministri 1981 e del premio letterario internazionale “Pace nel mondo” 1984, Cesare Iacoponi nel libro “Viterbo e la sua storia” dedicata i suoi versi ai monumenti di Viterbo e dei paesi limitrofi. “Si tratta di un libro unico in Italia – spiega il figlio, Sandro- Purtroppo non c’è più traccia dei suoi libri e con questo primo libro vorrei ricordare mio padre, che tanto ha dato a Viterbo, che amava. Nel 2018 l’ho ricordato a Caffeina ed ho toccato con mano l’oblio in cui era caduto mio padre, nonostante avesse fondato la Tuscia dialettale, la Ginestra ed essere stato uno dei fondatori dell’Accademia degli Ardenti. Ha vinto anche una miriade di premi.
Ma non c’è alcun libro di mio padre. Ho pensato così di rifare le opere di papà, partendo dalla prima. Nel libro le illustrazioni sono state fatte da Anna Salvatore, professoressa, che all’epoca aveva 17 anni. Volevo ricordare mio padre in un modo però fuori dagli schemi con una grande manifestazione da ripetersi ogni anno, ma il Covid ha bloccato tutto. Durante il lockdown ho pensato di coinvolgere le scuole e così ho pensato di realizzare un premio di poesia. Stavo al Cedido per una conferenza ed Eleonora Costantini mi si avvicinò sentendomi parlare con il direttore della biblioteca comunale, Pelliccia, appunto di mio padre. Mi
disse che parte della sua tesi di laurea l’aveva fatta proprio sul libro di mio padre. Quella è stata la scintilla che mi ha fatto pensare di creare un premio di poesia e fotografia. Il premio si chiama “Primo concorso Vetus Urbis Cesare Iacoponi” con il tema “Viterbo e i suoi palazzi” perché nel libro i palazzi sono la parte più corposa. Da lì è nata l’idea. Il premio si rivolge alle classi quarte delle scuole superiori di Viterbo. Entro il 30 settembre si dovranno presentare i lavori, il 29 ottobre uscirà la graduatoria, mentre il 20 novembre ci sarà la premiazione. Il bando presenta tre premi per la poesia e tre per la fotografia da 300, 200 e 100 euro”.