di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Il presidente dell’associazione Afesopsit, Vito Ferrante risponde agli attacchi del segretario Nursing Up Alto Lazio, che ha scritto un comunicato in merito al trasferimento dell’SPDC da Viterbo a Tarquinia “avvenuto nel silenzio rituale della Consulta Psichiatrica”. Ferrante ribatte annunciando per domani un comunicato di risposta a queste accuse ed anticipando: “Abbiamo parlato con gli operatori, con la direzione della Asl, abbiamo fatto il giro del mondo per trovare un posto più adeguato a quello di Tarquinia. Oltre a noi, è stato trasferito anche il reparto di Oncologia per questa pandemia. Noi diciamo che la guerra tra poveri non la facciamo, pur restando contrari a questo spostamento. Abbiamo anche insistito per avere i locali del VI piano della palazzina C di Belcolle, ma i vigili del fuoco hanno detto alla direzione che non potevano chiudere le vie di fuga”. In merito poi alla doccia guasta denunciata dal Nursing up nella struttura di Tarquinia, Ferrante precisa: “Ho chiesto personalmente delucidazioni al direttore sanitario Proietti, che mi ha riferito che la doccia è stata riparata. Non è vero poi che non c’è la Rianimazione, perché ci sono sia il rianimatore che gli anestesisti”. Ferrante precisa ancora: “Ci siamo più volti sentiti con la direzione sanitaria ed incontrati con la Consulta e siamo rimasti tutti d’accordo per il trasferimento dell’Spdc a Tarquinia, ma solo per il tempo necessario per questa pandemia, quindi, per un breve periodo si spera. Inoltre, il direttore generale della Asl, Donetti ci ha presentato un nuovo progetto di Spdc a Belcolle, un progetto che ci ha portato in Consulta e sul quale noi abbiamo anche apportato delle modifiche. Si tratta di una specie di anfiteatro tondo di 1500 metri quadri con un giardino interno ed un Day Hospital, una cosa davvero molto bella. Quindi, non è affatto vero che la Consulta sta in silenzio o non si preoccupa dell’Spcd, tutt’altro”.
