Un polo museale a Palazzo dei Priori

di MARCO ZAPPA –

VITERBO – È ormai manifesta l’intenzione di creare un polo museale nel Palazzo dei Priori e nell’attuale anno solare dovrebbe aprire qualche sala con esposte le prime opere prelevate dall’attuale Museo Civico.

Nel tempo a questo punto è auspicabile che tutta la pinacoteca si trasferisca nei locali che verranno predisposti allo scopo.

Sarà un’operazione lenta e lunga come tutte quelle che hanno a che fare con la macchina della burocrazia e con i conti pubblici perennemente in rosso. Cosa accadrà dei reperti etruschi che attualmente figurano nell’attuale museo adiacente alla Verità quando questo sarà depauperato delle tavole di Sebastiano del Piombo e delle altre opere?

Qualcuno si è posto il problema?

Io non ci credo e allora per essere propositivo lancio una proposta: perché non spostare la prestigiosa collezione di ceramica (vasi e sarcofagi in terracotta) e la raccolta di oggettistica (monili, sculture bronzee ecc) nel Palazzo Calabresi che da troppo tempo ormai aspetta un dignitoso impiego? Tra l’altro se non sbaglio esiste un collegamento interno con il Palazzo dei Priori che unificherebbe i locali determinando un unico polo museale di arte antica e moderna.

I restanti sarcofagi di peperino potrebbero allora essere trasferiti alla Rocca Albornoz come integrazione alla collezione etrusca lì già presente.

Svuotato di tutte le sue collezioni, il Museo Civico cambierebbe del tutto la sua connotazione divenendo luogo di incontri culturali, magari con un caffè al suo interno e non solo.

L’Associazione Culturale “Opus Laudat Artificem”, della quale sono il presidente, sta formulando la prima proposta di una esposizione permanente riguardo la storia del Novecento con oggetti e documentazioni che comprendono un tempo che va dalla Belle Epoque fino al secondo dopoguerra ma anche un approfondimento sulle dinamiche storiche locali.

Sarebbe un raro esempio di specifico polo museale in Italia, attrazione per studenti e turisti che nel tempo potrebbe ingrandire il suo campo di interesse comprendendo altri periodi storici, non ultimo il Medioevo.

 

 

 

 

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