di ANNA MARINA STEFANINI-
VITERBO – Bilancio positivo per gli stabilimenti termali viterbesi e pienone anche alle terme libere Carletti e al parco del Bullicame. Grande affluenza di turisti sia alle terme dei Papi e alla Salus che allo stabilimento therma Oasi.
Tutti immersi nelle chiare,”calde” e dolci acque viterbesi ricche di minerali e di proprietà terapeutiche nel week end.
Il cielo sereno e il piacevole sole hanno invitato tanti bagnanti, desiderosi di relax e benessere, ad immergersi nella piscina monumentale e nelle altre vasche termali viterbesi apprezzate da sempre dagli abitanti della Città dei Papi.
Tutta la zona infatti è ricca di acque termali: si tratta di uno dei bacini idrotermali e idrominerali più ricchi d’Italia in quanto a estensione e portata d’acqua, utilizzato da millenni per le sue qualità terapeutiche e benefiche.
Nella nostra zona si trovano soprattutto sorgenti ipertermali, con una temperatura dell’acqua che al momento dell’uscita varia all’incirca tra 35° e 60 °C.
Le acque termali di Viterbo sono quasi tutte sulfureo-solfato-bicarbonato-alcalino-terrose. Non mancano tuttavia le acque termali, con una tempreatura tr i 30° e 40 °C, e le acque ipotermali, con una tempreatura tra i 20° e 30 °C, di tipo bicarbonato-solfato-alcalino-terrose, spesso carboniche-ferruginose.
La presenza di diverse sorgenti disseminate nel territorio ha favorito, fin dall’antichità, la presenza di numerosi impianti termali con caratteristiche differenti, sia dal punto di viso terapeutico sia dal punto di vista strutturale.
A Viterbo, infatti, ce n’è per tutti i gusti: dai centri termali privati e, quindi, a pagamento, che offrono servizi e comfort, con la possibilità di pernottare in loco, alle terme gestite da cooperative e/o associazioni che si occupano della manutenzione dei siti a tariffe low cost, alle terme libere, in mezzo alla natura.
Tra i complessi termali attrezzati, si trovano: le Terme dei Papi, l’Hotel Salus Terme e il Therma Oasi. Tra le terme ad accesso controllato e libero, che, in entrambi i casi, permettono di vivere l’esperienza termale con un maggior contatto con la natura, ci sono: il Bullicame e le le piscine Carletti.
Il Bagnaccio resta ancora chiuso. Alcuni turisti si sono lamentati per l’orario di chiusura del parco del Bullicame alle ore 17, che, secondo loro, è troppo presto.
Esistono molte altre sorgenti termali naturali nella zona, come le Terme del Bacucco, delle Zitelle, di Ssn Sisto, che però, per diversi motivi, non sono più accessibili al pubblico, oltre a sorgenti minori, disseminate nel territorio circostante, a volte non visibili in superficie.
Da un lato dunque sono stati apprezzati, nel periodo di breve vacanza trascorso, i comfort dei complessi termali attrezzati, dall’altro l’esperienza più spartana delle terme semilibere, immerse nella natura, dove, soprattutto camperisti e stranieri, hanno fatto il pienone.
Resta ancora chiuso il parco termale

del Paliano, che avrebbe potuto garantire un’ulteriore scelta di benessere per chi apprezza le terme strutturate.