Un saluto al prefetto Antonio Cananà dalla redazione di Tusciatimes

di ANNA MARIA STEFANINI –

VITERBO – Il prefetto Antonio Cananà sta per lasciare Viterbo e saluta le autorità, i facchini di Santa Rosa e la popolazione viterbese al pranzo sociale del Sodalizio dei Facchini. Ha incontrato tante persone nei giorni appena trascorsi, dopo che si è diffusa la notizia dell’assegnazione di un nuovo prestigioso incarico a Roma a Cananà. Tante le manifestazioni di stima e affetto nei suoi confronti. La frase più ricorrente è stata :” Mi dispiace” e la sua risposta:”A me dispiace di più”.
Prefetto deriva dal latino praefectus (‘preposto, messo a capo’, participio perfetto dal verbo praeficĕre, a sua volta composto da prae, ‘avanti’, e facĕre, ‘fare’), termine che nel diritto romano designava funzionari pubblici investiti di determinate funzioni, in ambito civile e militare, per delega di un’autorità.

Oggi, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, il Prefetto ha la responsabilità generale dell’ordine e della sicurezza pubblica nella provincia, e sovraintende all’attuazione delle direttive emanate in materia; ha un ruolo significativo dunque sulla sicurezza, l’integrazione e
la tutela dei diritti inviolabili della persona.

Il Prefetto è organo di rappresentanza
generale del Governo sul territorio e organo periferico del Ministero dell’Interno.
Il Prefetto è uomo di Stato, soggetto anche a trasferimenti e cambi di posizione.

“Fra qualche ora lascio la città – ha detto Cananà -. Mi dispiace andare via, mi avrebbe fatto tanto piacere rimanere, perché ho imparato ad amare questa terra straordinaria. Il mio rapporto è stato ricco di soddisfazioni. I contatti rimarranno.”

Antonio Cananà da Viterbo si trasferirà dunque a Roma per svolgere le funzioni di capo dell’Ispettorato generale di amministrazione presso il Dipartimento per l’amministrazione generale, per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie.

Ringraziamo il prefetto Antonio Cananà per il lavoro svolto nel nostro territorio e per essere stato, nel periodo trascorso a Viterbo, un riferimento fondamentale e prezioso per la cittadinanza.

Sempre attento alle esigenze di tutte le Istituzioni e anche ai bisogni specifici della città, ha svolto al meglio il prestigioso incarico, onorandolo con gli strumenti della conoscenza, della competenza e caratterizzandolo per dedizione e umanità. Dopo un primo periodo di ambientamento e conoscenza del territorio,
la collaborazione con le Istituzioni, la vicinanza ai Cittadini, le azioni concrete a sostegno di problematiche sociali e le attività culturali messe in campo lo hanno caratterizzato come fedele Servitore dello Stato e la sua vicinanza alla popolazione in occasioni ufficiali, istituzionali e conviviali come “viterbese doc”. È stata molto significativa oggi, 11 novembre, la Sua presenza al pranzo sociale dei Facchini e la consegna, da parte del Sodalizio, di una targa e della cravatta sociale. Nel 2022, la festa di Santa Rosa era stata caratterizzata da qualche divergenza di vedute, fra Prefettura, Questura e Sodalizio sul trasporto, per conciliare le esigenze della sicurezza, alla quale il Prefetto è preposto, e le nuove normative legislative alla tradizione. Divergenze ampiamente superate nel trasporto 2023.

Già in occasione della festa delle Forze Armate, il 4 novembre scorso, il Prefetto aveva salutato la città e la piazza del Plebiscito, ove ha sede l’ufficio territoriale del Governo; la piazza sempre animata e viva, che ha imparato a conoscere, ad amare e che spesso guardava dalle finestre.
“È il mio ultimo sguardo a questa piazza. Sindaco, mi raccomando, continui a tutelarla” aveva detto Cananà, prima di leggere il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ha sempre dato un po’ soggezione la sua figura, per i suoi modi apparentemente distaccati e molto istituzionali, eleganti e signorili, ma spesso lo abbiamo visto anche sorridere e scherzare con i viterbesi che, a poco a poco, hanno imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo. Un signore, dai modi rispettosi e anche cordiali.

“Quest’anno abbiamo creato i presupposti affinché il trasporto della macchina di Santa Rosa vada avanti nel rispetto della tradizione e della sicurezza. Affinché sia il trasporto che il Sodalizio possano prosperare in futuro” ha detto oggi il Prefetto.

Dalla redazione di Tusciatimes i migliori auguri di buon lavoro, con rinnovate espressioni di stima.

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