Un suggestivo Presepe Vivente tra cibi e antichi mestieri nell’affascinante Borgo di Celleno

di FRANCESCA BRUTI

CELLENO – Se si ha intenzione di rivivere davvero l’atmosfera di un passato e di un’epoca per noi lontani, ma che nel periodo natalizio sentiamo vicini per la gioia di ricordare la nascita di Gesù, allora il Presepe vivente che da molti anni prende letteralmente vita nell’incantevole Borgo di Celleno fa al caso vostro.

Dopo il successo degli anni anni passati, anche quest’anno è tornato il Presepe Vivente di Celleno, tra i più belli della Tuscia, con i due appuntamenti del 26 dicembre e del 5 gennaio.

Ambientato all’interno delle vie e delle piazzette del paese antico, ecco che gli antichi mestieri prendono vita, attraverso la performance di circa 120 Figuranti in abiti d’epoca, che accolgono i visitatori con sorrisi e cibi caldi: sono vivissimi i banchi della frutta, e quelli con le donne che cuociono il pane e la pizza, all’interno di antichi forni; altre che offrono tisane calde, frittelle e castagne. Il percorso si avvia lungo il ponte che porta all’antica piazza in alto, dove è presente un grande fuoco, pronto per cuocere le castagne, più in là anche il pane bruscato offerto con l’olio della nostra terra. Presenti lungo le vie o nei loro angoli lo scrivano, il ribattino, i laboratori di pelli e stoffe, il vetraio e la vasaia, il fabbro, il ciabattino, lo scalpellino, il falegname e le filatrici. Ci sono anche le lavandaie e la chiromante. Nella piazza principale campeggia un fiero Erode, seduto sul trono, che gode la compagnia di due belle ragazze. Per le vie girano anche le guardie romane che controllano il viavai delle persone e che fanno la guardia anche a due malviventi in prigione!

Fino ad arrivare al pastore con le pecore e gli agnellini che aprono il suggestivo scenario della mangiatoia, dove è possibile finalmente vedere da vicino il piccolo re, Gesù, un bellissimo bambino accanto a sua Madre Maria e suo padre Giuseppe.

In una magica atmosfera, i numerosi visitatori presenti nel pomeriggio del 5 gennaio hanno potuto immergersi in quella vita di 2000 anni fa, assaggiando gustose pietanze messe a disposizione di tutti: focacce sfornate nel vecchio forno a legna, polenta e frittelle, tisane e caldarroste, formaggi appena fatti, bevande calde.

Celleno ancora una volta si conferma scenario ideale per accogliere cittadini e forestieri nel suo bellissimo borgo “fantasma”, oggi vivo più che mai.

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