di WANDA CHERUBINI-
VITERBO – La Fatina degli italiani, Maria Giovanni Elmi, volto storico delle annunciatrici Rai, è tornata la scorsa settimana in tv, alla trasmissione “Luce nuova sui fatti” su Tele Lazio Nord, per parlare della sua lunga esperienza televisiva ed artistica. Molto disponibile e sorridente, ha evidenziato, come tra i tanti appellativi che le hanno attribuito, quello a lei più caro resti quello di Fatina, grazie alla trasmissione il Dirigibile che tanti bambini e non solo hanno seguito. Ma ha anche rimarcato il suo attaccamento per una televisione del passato fatta di educazione e del buon uso della lingua italiana, evidenziando le differenze con la televisione di oggi. Del resto, ha detto Maria Giovanna Elmi, la tv è lo specchio della società attuale. Alla domanda di qualche aneddoto che ricorda di più della sua lunga carriera, la Elmi ha ricordato quando Audrey Hepburn le chiese un autografo per il figlio che la seguiva nel programma in cui era la fatina, appunto, tanto amata dai bambini. Ha anche sottolineato come è stata contraria all’abolizione del ruolo delle signorine buonasera, dal momento che ciò ha fatto perdere quella famigliarità che invece era tanto amata dagli italiani. Ma le signorine buonasera non solo annunciavano i programmi televisivi, ma a volte dovevano anche dare degli annunci importanti. E tra quelli che la Elmi si ricorda ancora c’è la gaffe fatta quando doveva annunciare una partita internazionale dell’Italia: gli autori le avevano scritto Scozia invece poi lei, leggendo sul Messaggero, aveva letto Svezia. Capito l’errore era pronta, quindi, a dire Svezia, ma davanti alla telecamera disse Scozia. “Capii la gaffe, ma ormai era andata”- ha detto con il suo inconfondibile sorriso. Un ritorno in televisione, quindi, molto apprezzato da tutti, in particolare dai telespettatori di Tele Lazio Nord e dai conduttori del programma “Luce nuova sui fatti” Gaetano Alaimo ed Arianna Cigni, che hanno permesso di far fare un tuffo nel passato ai telespettatori ripercorrendo pagine memorabili della nostra televisione.
