Un viaggio nel mondo della ceramica, fabbriche e ceramisti dal 1792 al 1929 (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- “L’industria della ceramica a Civita Castellana” opera di Augusto Ciarrocchi è stata presentata questa mattina presso la sede di Unindustria Viterbo, Via Faul n.17 nell’ambito della Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria.
Ad accogliere gli alunni delle classi quarta e quinta del Liceo Artistico Ulderico Midossi di Vignanello il presidente di Unindustria Sergio Saggini, il direttore Marco Rughetti, Raffaella Cerica, direttore centro ceramica di Civita Castellana, Rosalia Martelli responsabile dell’attività culturale d’Impresa e Silvia Valentini, direttore scientifico museo della Ceramica della Tuscia, ha moderato l’incontro il giornalista Francesco Corsi.
Settimana dove la responsabilità sociale d’impresa, coinvolge tutto il territorio dal punto di vista sociale ed economico, lo ha spiegato, il presidente Saggini, rivolgendosi ai presenti, in particolare agli alunni, perché l’azienda non è mai staccata dal contesto sociale del territorio.
Augusto Ciarrocchi, presidente della Ceramica Flaminia S.p.A. e vice presidente di Confindustria Ceramica, membro dell’associazione AGAS “G Volpato” ha contribuito alla fondazione del museo Casimiro Marcantoni, ricco di reperti ceramici che rappresentano un’istituzione per la cittadina di Civita Castellana e del territorio circostante.
Sollecitato dal moderatore, lo scrittore spiega perché questa attività si sviluppa proprio a Civita Castellana.
“La ceramica è un elemento fondamentale per i nostri paesi, fin dai tempi più remoti. Caso vuole che un gruppo di inglesi, seguendo una loro moda, trovano proprio da noi la materia prima: argilla bianca e caolino. L’attività si consoliderà nel 1792 con la nascita della Fabbrica Pontificia che il papa benedice. Questo l’inizio della storia della ceramica a Civita Castellana”.
“E’ un libro, nonostante le sue trecento pagine, che si legge molto piacevolmente, soprattutto perché è uno spaccato della storia di una piccola città di provincia, con poco più di duemila abitanti che è riuscita a crescere per merito dell’attività di produzione della ceramica, dall’estrazione della pasta bianca, alla realizzazione del manufatto”
Questo il preambolo del libro che Ciarrocchi ha scritto con la passione di un ricercatore, ha sottolineato Silvia Valentini, invitando insegnanti ed alunni a leggere l’opera perché risulta essere un documento preciso e dettagliato, dell’attività di Civita Castellana, dal 1792 al 1929, anche dal punto di vista artistico.
Al termine della conversazione, l’autore, visibilmente emozionato, ha ricordato l’amico e ricercatore Giorgio Felini, in quanto il libro era stato progettato e in parte elaborato, insieme.

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE