Un viterbese di Piansano famoso in Corea del Sud

di Don GIANNI CARPARELLI-

VITERBO – Una persona di Piansano che fa notizia in Corea del Sud, Padre Vincenzo Bordo.
Ora si chiama Kim Ha Jong (servo di Dio) ed è perfetto coreano come ha scritto il card. Lazarus You Heung-sik (Prefetto del dicastero Vaticano per il clero) nella prefazione a un libro che narra la sua vita e la sua missione a Seong Nam.

Il libro è uscito in coreano (più di 10.000 copie vendute e 5 ristampe) e adesso con l’aiuto di Don Giosy Cento, don Gianni Carparelli, l’Ambasciata Italiana in Corea e l’editrice CVS esce in Italiano con il titolo: “Chef per amore”. Nel buio che sembra invadere i cammini umani: guerre, violenze, suicidi e omicidi, arroganza e bullismo tra tanti giovani, abusi e sfruttamento di minori, compra-vendita di carne umana (scusate… ma è così!), violenza sulla natura e animali, disonestà reclamata come diritti, ricchezze smodate sul trono e miserie che affondano nelle acque… appaiono delle luci sparse per l’universo e portate dalle mani di tanti che non sfoggiano colori o appartenenze religiose, ma semplicemente si chinano su chi fa cammina a camminare e tendono una mano.
Io ho avuto la fortuna di conoscerne molti in giro per le missioni e non solo cattoliche o cristiane.
Mi permetto di parlare di Kim Ha Jong perché amico da sempre e che ho avuto la fortuna di andare a visitare più volte anche con giovani di Canepina (Vt) e la sua famiglia di Piansano, a fare del volontariato. Don Giosy era andato nel 2015 per un concerto ammirato da tutti e non solo cattolici, ma buddisti.
Per il suo servizio il governo coreano lo ha anche insignito del premio ‘Ho Am’ (Nobel coreano per il servizio alla comunità) nel 2014. Andare a fare del volontariato è una esperienza unica.
Vedere di prima mano come si aiutano le persone che vivono, meglio sarebbe dire sopravvivono, a casaccio. Non basta dare un pacco di cibo precotto, e intendiamoci: serve anche questo, e poi vedere che se ne vanno.
C’è un tatto umano che lo si apprende anche servendo con rispetto le persone servite.
Pulizia, servizi igienici immacolati, medici disponibili a turno, dentisti e barbieri, distribuzione di vestiti puliti e ordinati… e poi un cibo preparato da volontari professionisti e che rispetta le abitudini alimentari del posto.
Kim Ha Jong, Vincenzo da Piansano, che saluta tutti personalmente con il saluto coreano, un grande inchino, e che i volontari seguono, a volte musica con cantanti coreani, o un film discusso tipo cineforum, la possibilità di trovare un lavoro, residenze per bambini e ragazzi abbandonati, una presenza notturna per le strade dove vivacchiano tanti ragazze e ragazze che fuggono di casa attraverso il progetto Azit. Azit è un variopinto bus che gira di notte alla ricerca dei ragazzi di strada).
In più 6 Centri/case famiglia per accogliere i ragazzi di strada.
Tutto questo è “Anna’s House”, la Casa di Anna che in questi 25 anni di servizio ha distribuito 3.000.000 di pasti ai poveri. Negli ultimi due anni il numero delle persone servite è salito a più di 500.
Quando per la pandemia molti dei servizi chiudevano per timore, Vincenzo ha insistito a restare aperto, e giustamente. Era uno dei pochi punti di luce per tanti abbandonati.
Quando tutto sembra buio, accendi una luce. Lo diceva anche Madre Teresa, che ho avuto la fortuna di conoscere e abitare insieme per una settimana, a Toronto nella “Pauline Ave. n. 22”, la prima casa che aprì in una città, città ricchissima e piena di poveri e disagiati. Chiudo con una mia riflessione: questa è per me la vera Chiesa e la vera Liturgia celebrata in mezzo alla vita.
Se la Chiesa non andrà mai in fondo è perché ci sono tante persone, e non solo cristiane, alla guida della giustizia e della carità vera.
Domenica 30 luglio, don Vincenzo sarà alle ore 10:00 presso la Chiesa di Castel d’Asso per concelebrare la Santa Messa ed abbracciare gli amici della piccola comunità .

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE