di MARIA ANTONIETTA GERMANO –
VITERBO – Che cosa accade in ognuno di noi quando ci accorgiamo che un amore, il grande amore, sta per finire, anzi finisce? E’ ovvio, con il dolore del fallimento pian piano subentra la rabbia ma poi tutto scema e rimane, con i ricordi, un’acuta tristezza. E la musica con parole che denunciano il dolore e la nostalgia di ciò che fu, inserite in bellissime e indimenticabili canzoni, ha sempre aiutato a lenire il nostro dispiacere. E a rinascere.
Tutto questo nella magnifica serata offerta ieri, 29 novembre, al Foyer del Teatro Unione dal “Festival dell’educazione emotiva”, giunto alla seconda edizione, che ha portato tra i presenti (pochi purtroppo per la verità, ndr) due eccelsi solisti: la straordinaria contralto Natascia Bonacci e il chitarrista Attilio Costa. Un ensemble casuale ed eccezionale che ha coinvolto e fatto cantare, sottovoce, anche il pubblico. Tutto inizia con la struggente canzone “Every Day,I have the Blues” per passare, con il suono della chitarra elettrica, tra ritmi di rumba, bossa e tango, ad altre famose canzoni di Aretha Franklin, regina del soul, perché il blues non è tristezza, non è maliconia. E’ amore.
E ancora “Tu si ‘na cosa grande” di Domenico Modugno (1964); “Bésame mucho” di Consuleo Velàzquez(1940) cantata da Dalida (1976) e diventa la più popolare del XX secolo.
Al termine, dopo i calorosi applausi, la foto ricordo con i rappresentati dell’amministrazione comunale, l’assessore ai servizi sociali Rosanna Giliberto (il vice sindaco Antoniozzi assente per lo sciopero dei treni), l’asessore Giancarlo Martinengo, il consigliere Paolo Moricoli, Michele Palazzetti, direttore del festival e responsabile coaching e formazione IPSE . In sala anche il Presidente IPSE Pierluigi Pezzotta.
NOTA – Natascia Bonacci, cantante che ha collaborato con il quintetto di Romano Mussolini, con
Giorgio Rosciglione, Derek Wilson, Rosario Jermano, Tony Esposito. Attilio Costa, chitarrista che
ha collaborato con Teresa De Sio, Francesco Sicari, con l’Orchestra Italiana del Cinema.