Una mozione “sterile” per sfiduciare la sindaca Frontini (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – “Una mozione sterile, non la voteremo”. Con questa affermazione da parte della segretaria provinciale del PD Manuela Benedetti è iniziata, presso la sede di Via Polidori, nella tarda mattinata di oggi la conferenza stampa. Presenti i consiglieri Francesca Sanna, Alessandra Troncarelli, Lina Delle Monache e Alvaro Ricci.

“Ci siamo presentati alle elezioni- ha puntualizzato Benedetti- con Alessandra Troncarelli, già assessore regionale, persona preparata con notevole esperienza, sostenuta da ben otto liste che con il 30% avevano superato quelle di Chiara Frontini. Poi abbiamo affrontato il ballottaggio da soli, mentre tutti gli altri sostenevano l’altra candidata. Quindi, oggi questa situazione, priva di un obiettivo, è solo una mossa propagandistica”.

Anche per Troncarelli, che ha poi preso la parola, risulta essere una proposta sterile: “Ricordo molto bene, l’affermazione sostenuta da questa Amministrazione, che un sindaco del PD non l’avrebbero mai votato, mettendo al primo posto l’ideologia in   antitesi  alla competenza. Mi rimane difficile capire come si possa pretendere che io e la mia squadra potessimo sottoscrivere questa mozione”.

Per la consigliera Sanna, questo modo di agire non corrisponde al loro modus operandi. “Noi, e lo posso affermare con ragion di causa, ci siamo mossi sempre nell’interesse della città, mettendo a disposizione le proprie competenze, aiutando a risolvere i problemi che di volta in volta venivano affrontati. Penso alla diatriba dello stadio Rocchi, la mancanza di fondi per San Pellegrino in Fiore e per le celebrazioni di Santa Rosa. Pertanto, possiamo condividere un ordine del giorno, non certo un documento politico”.

Lina Delle Monache, ricorda ai presenti le “battaglie” quali il fotovoltaico, le energie rinnovabili, l’ampliamento della discarica, in particolare la sanità, non affrontate e non prese minimamente in considerazione, da FdI e lista civica Rocca, attualmente al governo della regione Lazio.

Al termine dell’incontro, le conclusioni del capogruppo Alvaro Ricci: “Per noi il no è netto, però in questo momento, ci dobbiamo fare alcune domande. La fiducia arriva proprio a ridosso dell’8 aprile, giorno del primo consiglio provinciale? Si vuol fare confusione fra le due realtà, Comune e Provincia? Per concludere, io ho l’impressione che a loro servissero questi quattro voti e ci volevano usare come “ruota di scorta”. La sindaca, deve essere più incisiva, perché in questo modo la città non si risveglia, ancora non si è visto il tanto auspicato salto di qualità”.

 

 

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