Una piccola, grande proposta culturale

di MARCO ZAPPA –

VITERBO – In questi giorni a Viterbo sta andando in scena la Cavalleria Rusticana di Mascagni.
La regia è di Massimo Bonelli che nell’occasione si è valso del libero aiuto di Vincenzo Ceniti, di rappresentanti di alcune confraternite locali e della spontanea partecipazione di semplici cittadini entusiasti di partecipare all’evento.
Lascio ad altri di spiegare i dettagli dell’orchestra, della sapiente regia di Bonelli, dei cantori solisti, del coro e di tutto quello che concerne la realizzazione di un’opera lirica ma mi soffermo su un punto che trovo significativo.
Ieri, giovedì, sono andate in scena le prove nella piazza della cattedrale aperte al pubblico in visita nella nostra città o quanto meno attratto dalla musica.
Si è verificato un fatto per me inatteso e cioè un grande interesse da parte degli spettatori occasionali, ovviamente non paganti, per quanto stava avvenendo.
Ho pensato allora che spesso la musica classica è inaccessibile a molti, sicuramente per la sua difficoltà di ricezione, aspetto che viene poi reso ancora più problematico dai costi di gestione, ma se presentata nel suo aspetto più naturale attraverso le fasi di costruzione di un evento cioè le prove, la gente anche impreparata può avvicinarsi al suo mondo così affascinante.
E allora mi sono venuti in mente i soldi letteralmente buttati a piene mani dalla finestra nella maggior parte dei comuni per foraggiare il cantante di turno che propone canzonette più o meno celebri e che a volte chiede un compenso di decine di migliaia di euro per uno “spettacolino” di neanche due ore.
Quanta scuola di musica classica si potrebbe pagare con quei soldi?
Scuola dove confluisce l’orchestra, la recitazione, la regia, la coreografia e se vogliamo esagerare anche la scenotecnica, insomma un mondo culturale ricco di mille voci che può affascinare anche i giovani che la musica classica non riescono né a digerirla né ad apprezzarla.
Questa è la mia risposta di fronte ai facili e fatui sperperi che assessori ignoranti operano di continuo.
Abbiamo molte eccellenze nel territorio che potrebbero mostrare alla cittadinanza come si costruisce un’opera lirica, anche senza la necessità di rappresentarla, in modo che questa “scuola” possa essere libera, gratuita e accessibile così a grandi e giovani, esattamente quello che è successo ieri di fronte alla cornice illuminata del Palazzo Papale.
Ma il problema è sempre politico e di riflesso culturale: si possono riservare dei finanziamenti per una operazione simile o si preferisce spendere soldi per far saltare in piazza come degli invasati qualche migliaio di giovani davanti alla musica di un cantante Pop?
Forse la risposta è contenuta in quanto ho appena scritto…sono migliaia di voti.

 

 

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