Una Poesia di Anna Maria Curci

di LORENA PARIS-

Per questo nuovo appuntamento poetico con le lettrici e i lettori di Tuscia Times, propongo un breve testo di Anna Maria Curci, tratto dal suo libro “Insorte”. Il titolo della bella pubblicazione della Curci si presta poeticamente ad un gioco di significati: sia come participio passato del verbo insorgere, parola che ha il sapore della ribellione, sia come come accettazione (o rassegnazione) di ciò che riserva il destino.

Di luce che scolora.

“Di luce che scolora
che libera e cattura.

Lungo la strada s’apre
replica alla tristezza.

Lo stupore in agguato
la vince sull’affanno.”

Sono parole nette che esprimono concetti immediati.
La presenza dei verbi in ogni verso (sei verbi, in sei versi) rimanda
all’ azione, all’ agire. Non c’è aggettivo a mitigare o a rafforzare le parole, non serve. Lo stile poetico, infatti, è quello che da sempre appartiene alla Curci, dove versi nudi e forti condensano il significato, il messaggio. Un messaggio composto da “opposizioni”.
Un crescendo, di parola in parola: un sentimento di freddezza iniziale che piano s’apre, come la luce nei versi, che dapprima scolora, quasi a mitigare, e poi “spazia” lasciando il posto allo stupore del finale. Nella chiusa, c’è più che una speranza: la vittoria sull’affanno, sulla fatica del vivere, del comunicare, sulle ferite del mondo. Un concetto molto presente nella poetica della Curci che dà rilievo fondamentale alla forza delle parola, alla conoscenza. Alla riconoscenza verso la poesia, aggiungo con piacere.

Anna Maria Curci, poetessa nata a Roma, è insegnante di
lingua e letteratura tedesca. Collabora nella redazione della rivista “Periferie”, diretta da V. Luciani e M. Cohen. Per il sito “Ticonzero” di P. L. Albini ha ideato e cura la rubrica “Il cielo indiviso”. Ha tradotto poesie di L. Seiler (La domenica pensavo a Dio/Sonntags dachte ich an Gott, Del Vecchio, 2012), di H. Domin (Il coltello che ricorda, Del Vecchio, 2016) e i romanzi Johanna (Del Vecchio, 2014) e Pigafetta (Del Vecchio, 2021)di Felicitas Hoppe. Nel febbraio 2023 è stato pubblicato il volume Georg Trakl, Anima azzurra, vagare oscuro. Antologia delle poesie a cura di Anna Maria Curci, per Marco Saya Editore. Ha pubblicato i volumi di poesia Inciampi e marcapiano (LietoColle, 2011), Nuove nomenclature e altre poesie (L’arcolaio, 2015), Nei giorni per versi (Arcipelago itaca, 2019), Opera incerta (L’arcolaio, 2020), Insorte (Il Convivio, 2022).

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