Una poesia di Dacia Maraini

di LORENA PARIS-

VITERBO – Come annunciato dai media, il 9 dicembre scorso, ho avuto il piacere di moderare l’incontro di Dacia Maraini, con la platea di Palazzo Brugiotti, in Viterbo.
L’ appuntamento, che ha riscosso grande successo di pubblico, era relativo alla presentazione del suo ultimo libro: “Alfabeto quotidiano – Le parole di una vita” di Marlin editore, organizzato dagli instancabili e bravi professionisti di Archeoares snc. Un meraviglioso dialogare con la scrittrice, nonché poeta, saggista, autrice teatrale e grande comunicatrice.
Si è parlato del tema del libro, ovvero “un botta e risposta” con Gioconda Marinelli su 250 parole/concetti e sia su argomenti a lei cari, quali la lettura, la scrittura, l’immaginazione, la memoria, l’etica, la libertà e la poesia.
Bello il suo ricordo dell’amicizia con i grandi del novecento, tra cui Fellini e Pasolini. Da appassionata di poesia, le ho voluto fare una sorpresa, leggendo – proprio in apertura – i suoi bellissimi versi, che riporto qui, con la mia voce in audio.

“Scrivo per non perdere il vizio
di dire le cose.
Scrivo nel tentativo di lasciare
una traccia.
Scrivo per paura che i pensieri
mi passino di mente.
Passeggio con la penna
su questo foglio bianco e lo lordo di idee.
Ci gioco, lo uso, mi faccio sedurre,
usare, tentare.
Con la penna dico tutto, non mento,
non ho pudore.
Dove la lingua esita e si ferma,
la mano scorre fluida e leggera.
Scrivo per guardarmi dentro.
Scrivo per fermare il tempo.
Scrivo per suscitare sentimenti
e per esprimere i miei.
Scrivo per dare un senso al silenzio.
Il cielo blu
il mare blu
l’inchiostro blu. “


Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris


Versi che “gridano” il suo amore per la scrittura, una sua forte esigenza. Bellissima anafora con la forma verbale “Scrivo”, ripetuta più volte.
Il finale è meravigliosamente poetico con l’accostamento del blu: le parole sanno essere infinite come il cielo e profonde come il mare.

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