di LORENA PARIS-
VITERBO- Per la mia consueta rubrica del Martedì, pubblico volentieri una breve poesia che ho scritto solo qualche giorno fa e dedicata al mese di giugno.
Il preludio dell’estate, il ciclo naturale del tempo e il suo moto sono rappresentati dalla luna , dalla sua luce trasparente e dal grano che matura. Piccoli miracoli di forza, intrecciati all’ineludibile precarietà: “la stagione fragile soccorsa dalla poesia”, metafora dell’ultimo capoverso.
Si fa luce la luna
e mistero il grano che cresce.
Un cammino leggero
il tempo che scioglie.
La trasparenza adagiata
si fa spigatura e sembianza.
La stagione fragile è riposta
nel canto di un verso.
Lorena Paris
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