Una poesia di Teresa Blasi

di LORENA PARIS-

Vi propongo oggi, care lettrici e cari lettori, un testo poetico di Teresa Blasi, elegante e descrittivo. I versi ci raccontano di alcuni luoghi che l’autrice ha frequentato durante una delle sue passeggiate, tra le mirabili bellezze della Tuscia, molto cari anche a Pasolini che li scelse come set di alcune scene del suo famoso film “Il Vangelo secondo Matteo”. Posti incantati che anch’io conosco bene e che, con questa lettura, mi sono ritornati subito in mente: i sentieri stretti e tortuosi che scendono dai pianori verso le selve fitte di vegetazione rigogliosa, i ruscelli, le cascate sonore, i mulini medievali, l’alta torre , le rocce imponenti, gli alberi come giganti secolari.
Nelle parole auliche che Teresa Blasi ha scelto di usare c’è la descrizione della bellezza di quella natura, che penetra dentro la sua percezione. Un tutt’uno da cui ella si lascia prendere, come la ricchezza abbagliante di quei paesaggi nella luce primaverile, con il maggio già fiorito, e la suggestione intensa che ne nasce. Una magnificenza che Teresa ha respirato avidamente e che per lei si fa ricordo. Ricordo, forse migliore di quei momenti vissuti, che germoglia nuovo e toccante. Un ricordo vivo e per sempre.

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Teresa Blasi, insegnante, nata a Vetralla poi trasferita a Viterbo, ha vissuto per lunghissimi anni l’appassionato impegno nella scuola e nella realtà politica e culturale del viterbese. Ci ha lasciato poco più di un anno fa. Nel 2007, ha pubblicato la raccolta di versi Secretum, edizioni Settecittà – Con Davide Ghaleb Editore ha pubblicato: la raccolta di poesie e prosa Il funare nel 2009, la raccolta di poesie Alla radice dei giorni nel 2014, i racconti sulla memoria Il profumo delle carrube nel 2014, Schegge nel 2017.


Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris


 

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