di ANNA MARIA STEFANINI-
VITERBO- Il giornalista e conduttore televisivo Mario Giordano, già direttore de “Il Giornale”, del TG4, editorialista di “Libero” e la “Verità”, seguito dal pubblico televisivo nei suoi vari programmi, ha presentato il suo ultimo libro “Maledette iene! Quelli che fanno soldi sulle nostre disgrazie”, uscito a maggio da Rizzoli, nel corso di Ombre Festival, prima a Bagnoregio alle 19, poi a Viterbo alle 21,15 del 24 luglio, moderato, in entrambi gli incontri, dalla giornalista Anna Maria Stefanini.
Il giornalismo e la scrittura di Mario Giordano sono sempre “fuori dal coro”, perchè parla e scrive sulle righe, fra le righe e sopra le righe. Il “sentiment” del giornalismo di Mario Giordano, impossibile da surrogare dell’intelligenza artificiale, risiede nel fatto che cervello, pancia e cuore dei lettori e degli spettatori sono tutti attivati; ascoltare le sue parole e leggere i suoi libri infatti impegna non solo gli aspetti cognitivi e linguistici delle persone, ma tutto il loro essere, attivando anche un sano disgusto nei confronti di alcuni personaggi ed elementi della nostra società.
“Maledette iene!”, in cui l’aggettivo amplifica la caratteristica dell’animale carnivoro predatore,
è una chirurgica analisi di alcuni soggetti che infestano la nostra contemporaneità, che potremmo definire, oltre che iene, avvoltoi o vampiri, con tutto il rispetto oer le varie specie animali. Sono coloro che, approfittando di momenti di crisi e difficoltà, si arricchiscono in modo illecito. Nel libro – inchiesta ci sono nomi e cognomi di chi ha fatto soldi illecitamente sulle disgrazie altrui, in base a una ricerca, documentazione e una ricostruzione dei fatti analitica e fondata, come Giordano sa fare. Il condutture, giornalista e scrittore se la prende con i giornalisti “cialtroni” che non si impegnano nella ricerca del vero, ma si limitano a pubblicare comunicati stampa; con chi, soprattutto nel settore della sanità, si approfitta di situazioni difficili per arrivare ad arricchirsi con ogni mezzo. Mario Giordano incanta, stimola, coinvolge il pubblico attento e partecipe sia nel suggestivo belvedere di Bagnoregio che a piazza della Repubblica a Viterbo. Risponde con chiarezza e senza peli sulla lingua alle domande poste dalla moderatrice e dai presenti, parlando anche di politicamente corretto, di case occupate abusivamente, di green, di immigrazione clandestina, di rispetto, di educazione, di etica, di morale, partendo dall’esempio fornito dai suoi genitori e, in particolare, dalla madre che ancora, a 86 anni compiuti, fa beneficenza.
A lei è dedicato il suo libro perchè è possibile, attraverso il buon esempio e le regole, insegnare ai figli un’etica di comportamento necessaria. Fondamentale, oltre che l’esempio in famiglia, il ruolo della scuola.”Come si fa a dare 9 in condotta a chi ha “sparato” alla professoressa?” – si chiede Giordano, auspicando una scuola migliore, nel rispetto dei ruoli di genitori e docenti.
Ma non soltanto pessimismo ed esempi negativi emergono dalle parole di Mario Giordano. Egli fornisce chiavi di lettura, possibili soluzioni ed esempi di persone facoltose, come i Ferrero, che si sono preoccupati di non licenziare i dipendenti, contrapposti ad altri industriali che pensano solo agli introiti.
Presenti, nell’incontro di Bagnoregio, il vice sindaco, rappresentanti dell’amministrazione comunale e il presidente del Consiglio comunale Davide Crescenzi.
Nell’incontro di Viterbo presente, fra gli altri Giancarlo Gabbianelli – che ha posto un’interessante domanda a Mario Giordano riguardante il presidente Mattarella, sul cui operato il giornalista ha espresso opinioni personali – e presente tanta gente.
Un pienone di folla a Viterbo e anche a Bagnoregio, nonostante la giornata particolarmente afosa.
Un successo dietro l’altro per Alessandro Maurizi e la squadra di “Ombre Festival”.
