Unità di polizia penitenziaria mancanti ed aggressioni frequenti, manifestazione della Fns Cisl a Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO – La Fns Cisl Viterbo registra che nell’Istituto di Viterbo mancano 55 unità di polizia penitenziaria. Aumentano, inoltre, le aggressioni. Manifestazione questa mattina dinanzi a Mammagialla. Una manifestazione nazionale con presidi che si sono svolti anche a Roma, Rieti, Latina e Frosinone. Domani, dopo Viterbo,  toccherà a Cassino. Questa mattina, insieme ai sindacalisti vi era anche il  segretario generale della Cisl viterbese, Fortunato Mannino.

La Fns Cisl rimane convinta che serve sostenere l’adeguamento delle norme di legge che, ad oggi, sono quelle che causano le maggior criticità gestionali nei penitenziari riguardo alla gestione post riforma degli Opg , norme inadeguate che hanno portato l’amministrazione penitenziaria a dover aprire tante micro strutture interne nei propri istituti, per gestire detenuti con disturbi psichiatrici. Il sindacalista Orlandi ha spiegato che serve una maggiore attenzione da parte del Dap in fase di assegnazione del 178esimo corso allievi agenti e che la ministra Cartabia debba adoperarsi per programmare più assunzioni, visto che quelle previste non sono sufficienti a colmare il vuoto creato dal personale che nel frattempo è andato via.  La Fns Cisl ha poi fornito i numeri della struttura penitenziaria viterbese: i detenuti sono in tutto 556, quando la capienza prevista è di 440 persone. Per quanto riguarda gli agenti di polizia penitenziaria questi sono 288 effettivi, quando ne sono previsti 343. Ma per il sindacato ne mancherebbero ancora 55. Altra questione sollevata dal segretario Mannino è quella degli Opg, ritenendo necessario l’adeguamento delle norme di legge che sono quelle che causano le criticità più evidenti nella gestione post  riforma degli Opg. Continuano, infatti, le aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria da parte di detenuti con problemi psichiatrici, quando le competenze sono esclusivamente della Asl. Per Mannino quindi è necessario modificare la legge sulle Rems altrimenti saranno sempre gli agenti di polizia penitenziaria a rischiare, quando questi detenuti non dovrebbero essere dentro il carcere, ma in strutture ospedaliere idonee.

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